Carabiniere accusato di aver stuprato 16 ragazze

Carabiniere violentava turiste straniere ospitate con Couchsurfing
Il militare di Padova era già stato arrestato un anno fa. Adesso lo accusano 16 ragazze di tutto il mondo. Intontiva le ragazze con droga nel vino e poi abusava di loro

Si faceva chiamare Leonardo, ma il realtà si chiama Dino Maglio, ha 35 anni e faceva il carabiniere a Padova. Adesso è nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: 16 ragazze straniere giovanissime lo accusano di violenza sessuale. Secondo quanto ricostruito dal pm Giorgio Falcone l’uomo ospitava in casa le turiste straniere tramite il sito Couchsurfing, conosciuto in tutto il mondo perché permette di offrire e trovare ospitalità per viaggiare in tutto il mondo. Ma dopo aver accolto le sue ospiti con gentilezza e averle accompagnate per un giro turistico in città le drogava con un «vino speciale», come lui lo presentava. Mischiato infatti c’era sonnifero (poi sequestrato nella sua abitazione) e le ragazze, intontite, venivano violentate. Un copione che si è ripetuto molte volte, probabilmente gli episodi sono stati almeno 16 e hanno coinvolto polacche, portoghesi, americane tre amiche della Repubblica Ceca, due giovani di Hong-Kong, una tedesca, un’argentina, un’ armena, una canadese e un’australiana. La storia è stata raccontata sull’Espresso che ha raccolto le testimonianze delle ragazze.

Il primo arresto
Dino Maglio è stato arrestato un anno fa dopo la denuncia di una sedicenne australiana, ospitata a Padova con la madre e la sorella. Era stata proprio la madre ad accorgersi che qualcosa di molto grave era accaduta alla figlia, dopo averla trovata nel letto di Dino, senza mutandine, in stato di semi incoscienza. Parte la denuncia. Dino Maglio viene arrestato. Lui nega e dice: «Era consenziente». La ragazza invece lo accusa di stupro e racconta di non essere riuscita a fuggire perché intontita da qualcosa. Il famoso vino.

I domiciliari e nuovi profili Couchsurfing
Il carabiniere ottiene i domiciliari. Si riscrive a Couchsurfing con altro profilo e ricomincia da capo. Ospita altre ragazze, le violenze si ripetono e viene arrestato di nuovo (e sospeso dall’Arma). Sul profilo Couchsurfing di Maglio compaiono le prime recensioni negative ma lui minaccia le sue vittime attraverso i social e intima loro di cancellare quei commenti facendosi forza proprio del fatto di essere carabiniere . La security di Couchsurfing ha più volte cancellato il profilo del carabiniere e anche quelli nuovi che ha aperto dopo le segnalazioni delle ragazze.

Il processo
Ora Dino Maglio attende il processo che comincerà il 17 marzo a Padova. Oltre all’australiana lo accusano altre sette ragazze che hanno presentato denuncia. Le altre hanno raccontato la loro storia al centro di giornalismo d’inchiesta Irpi (Investigative Reporting Project Italy).

I racconti
I racconti delle turiste straniere sono tutti tremendamente identici. Una polacca racconta: «Mi sono trovata nel letto con Dino, ero intorpidita, non riuscivo a muovermi. Quando ho ripreso conoscenza mi stava violentando». Una giovane della Repubblica Ceca in compagnia di una portoghese ricorda: «Siamo tornati alle sei del mattino, lui ha insistito a volerci far bere del vino speciale. A un certo punto vedevo doppio, non riuscivo più ad alzarmi. Ha iniziato a toccarmi, si è sdraiato su di me e io non riuscivo ad andare via. Poi non ricordo più niente».

http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_06/carabiniere-violentava-turiste-straniere-ospitate-couchsurfing-76f7c2fa-adf4-11e4-92f5-d80ea89fe184.shtml

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