Femminicidio, Melania Rea. La criminologa: marito violento e dominatore!

Parolisi, violento e dominatore “Ha ucciso Melania perchè voleva ribellarsi a questo rapporto”
Questo l’identikit psicologico fornito dalla criminologa Margherita Carlini nominata consulente dei Rea. L’avvocato Gionni ha depositato una memoria in Procura

La Cassazione: “Parolisi è pericoloso”
Ascoli, 8 febbraio 2012 – L’avvocato Mauro Gionni (legale della famiglia di Melania) ha depositato questa mattina una memoria per i Rea come persone offese ed ha annunciato che si costituiranno parte civile. Gionni ha nominato come consulente la criminologa Margherita Carlini ed ha allegato una sua relazione che spiega la genesi e l’identikit del crimine. Pagine cha raccontano e illustrano i retroscena psicologici che inescano il delitto.

Per la Carlini “l’omicidio di Melania può essere considerato un omicidio di prossimità”. Ovvero quegli omicidi che si consumano in un contesto di relazione. Le vittime di questa tipologia di omicidi – spiega la Carlini – sono prevalentemente donne che hanno un’età compresa tra i 25 e i 35 anni. In Italia viene uccisa una donna dal proprio marito, convivente, fidanzato o ex circa ogni 96 ore. Gli autori degli omicidi sono uomini, in più del 75% dei casi, mariti o conviventi. La maggior parte di questi omicidi è preceduta da maltrattamenti”.

“La violenza all’interno di una coppia non si presenta in modo improvviso e casuale ma segue meccanismo ben precisi che vegono definti come spirale del controllo e della violenza – prosegue la Carlini -. Le fasi di violenza vengono alternate a false riappacificazioni. Sono i momenti in cui l’aggressore chiede scusa per i suoi comportamenti, piange, si dispera, promette di cambiare e promette amore eterno. Questa fase, definita luna di miele, è assolutamente falsa e strumentale e serve all’uomo per creare ancora più confusione nella donna e quindi per legarla ancora di più a se stesso. In realtà quando la donna inizierà a ribellarsi per uscire dalla violenza, l’abusante l’aggredirà fisicamente, nel tentativo di riprendere in mano le redini della situazione”.
E questo, per la Carlini, è quanto avvenuto tra Salvatore e Melania. “La genesi dell’uxoricidio – spiega La Carlini – è dato dal desiderio/necessità di possesso. Il rapporto tra Salvatore e Melania è basato sul dominio e la possessività. Nel momento in cui la donna sceglie di allontanarsi dalla situazione di controllo o di umiliazione nasce un conflitto all’interno della coppia che si trasforma in violenza e può arrivare all’omicidio. Anche nel contesto relazionale Salvatore-Melania si è verificato il conflitto. E’ la ribellione della preda che non accetta più le angherie a creare frustrazione sentimenti d’inferiorità intollerabili per il soggetto predatore. E allora colui che finora aveva dominato perde la posizione di controllo, vacillano le sue certezze indispensabili per la salvaguardia della sua fragile identità. Ecco quindi l’azione violenta, come tentativo estremo, di riprendersi uno status quo”.

http://www.ilrestodelcarlino.it/ascoli/cronaca/2012/02/08/665295-parolisi_violento_dominatore.shtml

Questa voce è stata pubblicata in Femminicidio, Italia, Violenza maschile. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Femminicidio, Melania Rea. La criminologa: marito violento e dominatore!

  1. Pingback: Dell’obbligo di fare sesso nel matrimonio (la moglie è una puttana!) « Al di là del Buco

I commenti sono chiusi.