Italiano, critico letterario, accusato di estorsione nei confronti di una donna

Arrestato il critico Gian Paolo Serino per estorsione
Ha minacciato un’amica di pubblicare online foto compromettenti

(ANSA) – MILANO, 2 MAR – E’ stato arrestato, a Milano, Gian Paolo Serino, critico letterario. Dalle prime informazioni sarebbe stato bloccato dai carabinieri subito dopo aver intascato una busta con alcune migliaia di euro nell’ambito di un’estorsione fatta a una sua amica. L’uomo l’avrebbe infatti minacciata di pubblicare alcune foto compromettenti se lei non avesse pagato. I carabinieri, quindi, hanno seguito le fasi dello scambio intervenendo appena questo si e’ concluso.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/lombardia/2012/03/02/visualizza_new.html_126424846.html

Ricatti per foto hard, arrestato
e poi rimesso in libertà il critico Serino
Avrebbe chiesto a una donna 5mila euro in contanti, minacciandola di rendere pubblici gli scatti su Internet

MILANO – Torna in libertà il critico letterario e giornalista Gian Paolo Serino, arrestato giovedì con l’ipotesi di estorsione e per cui il pm di turno aveva disposto i domiciliari. A deciderlo per direttissima è stato il giudice Ilio Mannucci. Il magistrato ha convalidato l’arresto ma, in sostanza, considerato che appaiono indispensabili approfondimenti ha deciso che il giornalista e critico sia immediatamente rimesso in libertà. «Proveremo l’innocenza assoluta» afferma il difensore.
LA VICENDA – Il critico letterario Gianpaolo Serino, tra i fondatori della free press culturale «Satisfiction», era stato arrestato per estorsione: avrebbe minacciato una donna di pubblicare su Internet alcune sue foto hard se non gli avesse consegnato 5mila euro in contanti. Serino, incensurato, era stato posto ai domiciliari. L’arresto era avvenuto giovedì pomeriggio da parte dei carabinieri del nucleo Investigativo, che hanno teso una trappola al critico, dopo la denuncia della donna. Lei ha finto di acconsentire e gli ha consegnato la busta con 4mila euro, ma sono intervenuti i militari che l’hanno arrestato.

LA DIFESA – Il difensore del critico, Davide Steccanella, sostiene che quella busta conteneva la quota per l’iscrizione della signora come collaboratrice a «Satisfiction», che funziona come una cooperativa. Quota che non sarebbe stata versata all’inizio della collaborazione e che Serino avrebbe preteso, spaventando la donna con una minaccia inesistente, avendo distrutto davanti a lei stessa le foto scattate durante un rapporto sessuale con lei. «È una vicenda – ha detto l’avvocato – spiacevole per il mio cliente, che è una persona per bene. I soldi erano dovuti. Ne doveva 5mila e ne ha consegnati 4mila». Il socio di Gian Paolo Serino, A. A., in una comunicazione destinata ai magistrati coinvolti nell’inchiesta sull’arresto del critico, ha dato la propria disponibilità a essere ascoltato come teste a difesa. «Sono a conoscenza del fatto che la signorina C. F. aveva dato la sua disponibilità a entrare con una donazione di 5mila euro all’associazione Satisfiction e di volerci lavorare», ha dichiarato.

IL CASO DEL LIBRO – Due settimane fa Serino era stato al centro di un altro «caso»: era uno dei relatori alla presentazione alla Sormani del libro di Riccardo De Benedetti «Céline e il caso delle Bagatelle». L’assessore alla Cultura Stefano Boeri aveva dovuto difendersi dall’accusa di aver concesso il patrocinio del Comune alla presentazione del volume, che ripercorre la storia di un libro maledetto di Louis-Ferdinand Céline, «Bagatelle per un massacro», pamphlet antisemita per eccellenza (fu pubblicato dalla Guanda nel 1982 e ritirato nel 1983)

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_2/gianpaolo-serino-critico-arrestato-estorsione-foto-hard-2003518995223.shtml

Arrestato e subito rilasciato il critico Gian Paolo Serino È accusato di estorsione
Il giornalista, fondatore di Satisfiction, avrebbe ricattato con foto hard una ragazza. La difesa: “Tutte bugie: non voleva pagare la quota associativa”

In manette da ieri pomeriggio Gian Paolo Serino, critico letterario e giornalista, nonché fondatore di Satisfiction, rivista letteraria distribuita nelle librerie Feltrinelli dopo il “licenziamento” di Vasco Rossi. Oggi il gip ha convalidato il fermo, ma ha revocato i domiciliari e il giornalista è tornato libero.

L’uomo è accusato di estorsione e sarebbe stato colto con le mani nel sacco mentre si faceva consegnare 4milia euro da una ragazza a cui aveva scattato foto compromettenti.

Il legale di Serino, però, sostiene che si trattava in realtà dei soldi per l’iscrizione della ragazza come collaboratrice alla rivista, che funziona come una cooperativa. La quota non sarebbe infatti stata versata all’inizio della collaborazione e l’uomo, per riscuoterla, sarebbe arrivato a spaventarla con la storia delle foto: “I soldi erano dovuti”, ha detto l’avvocato, “Ne doveva 5mila e ne ha consegnati 4mila. Il mio assistito non voleva affatto arricchirsi indebitamente con minaccia come contestato, ma ha solo litigato con una persona che rifiutava di versare quanto promesso”.

Circa le foto, il legale assicura che “non esistevano, in quanto il mio cliente le aveva cancellate in sua presenza. Gli stessi carabinieri si sono resi conto che è una brava persona, tanto è vero che non l’hanno portato in carcere”.

Serino inoltre si difende su Facebook: “Sono stato oggetto (non soggetto) dell’aggressività persecutoria di chi vuole fare di tutto, ma proprio di tutto, pur di entrare nel mondo del giornalismo”, scrive aggingendo che “fortunatamente la verità viene sempre a galla. Io continuo a nuotare controcorrente come ho sempre fatto. Nessuna intimidazione può farmi passare la passione per la letteratura”.

http://www.ilgiornale.it/cronache/arrestato_gian_paolo_serinoaccusato_estorsione/estorsione-gian_paolo_serino/02-03-2012/articolo-id=575186-page=0-comments=1

Estorsione, arrestato e scarcerato
il critico letterario Paolo Serino
Il fondatore di ‘Satisfiction’ avrebbe minacciato una donna di pubblicare foto compromettenti
se non gli avesse dato cinquemila euro. Il difensore: “Soldi per un normale rapporto di lavoro”

Arrestato per estorsione e poi rilasciato il critico letterario Paolo Serino. Avrebbe minacciato una donna di pubblicare in Internet alcune sue foto compromettenti, se non gli avesse consegnato cinquemila euro. Serino, incensurato, era stato posto ai domiciliari: il giudice Ilio Mannucci ha convalidato l’arresto, ma ne ha disposto la scarcerazione perché non sussistono esigenze di custodia cautelare. Serino era stato posto agli arresti domiciliari ieri pomeriggio, dopo la denuncia di F. C., 29 anni. Il processo è stato fissato per il 21 marzo.

Il critico è l’ideatore e fondatore di Satisfiction, il primo free pass italiano che si occupa di cultura. I carabinieri del nucleo investigativo gli hanno teso una trappola, dopo la denuncia della donna, assistendo allo scambio della busta con i soldi, contenente 5mila euro. Secondo il suo difensore, però, si trattava della quota per l’iscrizione della presunta vittima come collaboratrice di Satisfiction, che funziona come una cooperativa. Quota non versata all’inizio della collaborazione e che Serino avrebbe preteso, spaventando la donna con una minaccia inesistente, avendo distrutto davanti a lei stessa le foto scattate durante un rapporto. Il magistrato, in sostanza, considerato che appaiono indispensabili gli approfondimenti sul caso, ha deciso che Serino sia immediatamente rimesso in libertà. “Proveremo l’innocenza assoluta”, ha affermato il suo difensore.

Serino, 39 anni, è comparso all’udienza di convalida e per due ore ha fornito
la propria versione dei fatti. Il giornalista e critico letterario ha raccontato di aver conosciuto su Facebook la ragazza che lo ha denunciato. E’ seguito un incontro (sarebbe stata a casa sua per cinque giorni) durante il quale le ha proposto una collaborazione, per il commerciale, con la rivista Satisfiction e il versamento di 5mila euro a garanzia in sostanza della serietà dell’impegno. La giovane avrebbe accettato, affidando momentaneamente a Serino i soldi che poi si è ripresa dicendogli che li avrebbe consegnati alla persona interessata. Intanto il critico si era attivato per avviare la collaborazione, ma fra i due ci sarebbe stato un litigio e la ragazza avrebbe deciso di non collaborare più.

A questo punto Serino avrebbe sollecitato alla donna i soldi, che non erano mai stati consegnati secondo gli accordi, perché aveva dovuto sostenere una serie di costi come la realizzazione di alcuni banner. Secondo l’accusa avrebbe preteso la somma sotto la minaccia di rendere note alcune foto scattate in momenti di intimità. Una minaccia definita inconsistente dal giornalista e che la ragazza avrebbe saputo inconsistente perché le foto scattate erano state subito cancellate. Nessun collegamento, ha precisato, tra le foto e la richiesta di denaro.

Il difensore di Serino, Davide Steccanella, ha chiesto la revoca di ogni misura. Richiesta accolta dal giudice Mannucci, che ha convalidato l’arresto ma disposto la sua liberazione. Il giudice ha respinto l’istanza di domiciliari del pm di turno Mauro Clerici, spiegando in sostanza che l’accusa appare “ridimensionata dalla ricostruzione” di Serino, che se risulterà confermata potrebbe portare a una rivalutazione dell’ipotesi di reato.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/03/02/news/ricatti_hard_a_una_donna_arrestato_il_critico_serino-30815721/

ARRESTATO IL CRITICO GIANPAOLO SERINO:
RICATTAVA UNA DONNA CON LE FOTO HARD

MILANO – Arrestato per estorsione il critico letterario Gianpaolo Serino. Avrebbe minacciato una donna di pubblicare in internet delle sue foto compromettenti, se non gli avesse consegnato 5mila euro. Serino, incensurato, è stato posto ai domiciliari.
Gian Paolo Serino è stato arrestato ieri pomeriggio, intorno alle 16, dai carabinieri del nucleo Investigativo che gli hanno teso una trappola, dopo la denuncia della donna, assistendo allo scambio della busta con i soldi, contenente 5mila euro. Secondo il suo difensore, però, si trattava della quota per l’iscrizione della presunta vittima come collaboratrice alla free press culturale ‘Satisfiction’, di cui Serino è uno dei fondatori, che funziona come una cooperativa. Quota non versata all’inizio della collaborazione e che Serino avrebbe preteso, spaventando la donna con una minaccia inesistente, avendo distrutto davanti a lei stessa le foto scattate durante un rapporto.
«È una vicenda spiacevole per il mio cliente, che è una persona perbene – ha detto l’avvocato Davide Steccanella -. I soldi erano dovuti. Ne doveva 5mila e ne ha consegnati 4mila. Il mio assistito non voleva affatto arricchirsi indebitamente con minaccia come contestato, ma ha solo litigato con una persona che, dopo essersi impegnata anche davanti ad altri a versare la quota di spettanza per poter collaborare alla rivista ‘Satisfiction’ come da sua espressa richiesta, rifiutava di versare quanto promesso». Il legale afferma di essere in grado di dimostrare quanto dichiarato e di smentire la denunciante, F. C., con la testimonianza del socio di Serino, A. A., e con le email ricevute dalla donna nei giorni scorsi in merito alla collaborazione. «Quanto al discorso delle fotografie – ha concluso il legale -, la denunciante sapeva benissimo che le stesse non esistevano, in quanto il mio cliente le aveva cancellate in sua presenza. Gli stessi carabinieri si sono resi conto che è una brava persona, tanto è vero che non l’hanno portato in carcere».

LE EMAIL «Buon giorno Andrea! Come stai? Io son già al lavoro. Debbo chiedersi un favore, quando puoi, una mail nome cognome e satisfiction… Si può avere? Grazie mille». Questa una delle email inviate da F. C., la donna che ha fatto arrestare Gian Paolo Serino per estorsione, al socio del critico e che, secondo la difesa, dimostrano il suo rapporto di collaborazione con la rivista per il quale doveva versare 5mila euro. È lo scorso 12 febbraio e dal suo Iphone F. C. manda una seconda email: «Scusate se oggi sono satis-stressfull ma ho bisogno di sapere Tutto. Ad esempio: cosa rilasciate a coloro i quali finanziano SF con un assegno? Penso poi vogliano tipo una fattura per scaricare il tutto dalle tasse. Parlatemi meglio di come è inquadrata SF. Se c’è un commercialista». Mentre tre giorni dopo F. C. torna a chiedere: «Andrea scusa se te lo richiesto ancora ma credo sia professionale usare una mail targata satisficion anziché yahoo. Sono dettagli e per l’appunto non sfuggono a chi si occupa di comunicazione».

SOCIO PRONTO A TESTIMONIARE Sono «a conoscenza del fatto che la signignorina» C. F. «aveva dato la sua disponibilità a entrare con una donazione di 5mila euro all’associazione Satisfiction e di volerci lavorare». È quanto dichiara A. A., il socio di Gian Paolo Serino, in una comunicazione destinata ai magistrati coinvolti nell’inchiesta sull’arresto del critico, dando la propria disponibilità a essere ascoltato come teste a difesa.

http://www.leggo.it/news/cronaca/arrestato_il_critico_gianpaolo_serino_ricattava_una_donna_con_le_foto_hard/notizie/168617.shtml

Ricatto hard, arresto lampo per Serino

É tra i più brillanti critici letterari della nuova generazione, collabora sia con Repubblica sia con il Giornale, è alla guida di una delle più importanti newsletter del panorama culturale milanese: ma da ieri Gian Paolo Serino, 40 anni, è al centro di un giallo metropolitano dove si incrociano sesso, foto, affari. Un giallo che lo ha costretto a passare la notte in guardina, dopo essere stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di estorsione, e a comparire ieri pomeriggio in stato d’arresto davanti al giudice. Lì le cose si sono rasserenate solo in parte: il giudice dopo avere interrogato il critico ne ha ordinato l’immediata liberazione, ma ha riconosciuto che l’arresto era stato eseguito legittimamente e che gli indizi di reato a carico di Serino sono consistenti, anche se è possibile che il reato non sia una estorsione ma qualcosa di meno grave.
Tutto inizia nei giorni scorsi quando una giovane donna, F.C., si rivolge ai carabinieri del Nucleo Investigativo denunciando un tentativo di estorsione di cui sarebbe vittima: Serino, con cui in passato ha avuto una relazione, pretenderebbe cinquemila euro per non divulgare alcune foto a luci rosse scattate durante i loro incontri. Il racconto della donna appare convincente, viene avvisata la Procura, e scatta come sempre in questi casi la trappola. Imbottita di microfoni, la donna giovedì pomeriggio si presenta all’appuntamento con Serino, nella casa del critico in largo Treves, e gli consegna i soldi. Appena i soldi passano di mano si materializzano i carabinieri, sequestrano i soldi e arrestano il critico.
Fin qui sarebbe una storia senza chiaroscuri, semplice nella sua brutalità, e nemmeno inedita se non fosse per la personalità dell’accusato. Ma nelle ore immediatamente successive all’arresto, Serino e il suo avvocato Davide Steccanella offrono ai carabinieri una versione alternativa. Il critico, nella sostanza, conferma il finale della storia: ovvero di avere usato lo spauracchio delle foto intime (scattate durante una relazione «sessuale ma non sentimentale») per convincere F.C. a tirare fuori i soldi. Ma spiega che si trattava di un debito di lei, che aveva chiesto di collaborare con la newsletter Satisfaction raccogliendo pubblicità. Perch´ per lavorare si debba pagare non è chiarissimo: secondo una prima versione si tratterebbe di quote di iscrizione alla cooperativa che edita la newsletter, secondo un’altra i soldi sarebbero la cauzione chiesta da Satisfiction alla donna come contributo alle spese. Punto costante, nella versione di Serino: l’arrabbiatura della donna e la denuncia sporta ai carabinieri sono il punto finale di una generazione dei rapporti personali, di un attacco di gelosia successivo alla fine della loro storia e alla scoperta del critico in compagnia di un’altra ragazza.
Certo, l’idea di recuperare i soldi con la minaccia delle foto resta in tutta la sua gravità. «Ho fatto una cavolata», conviene Serino. Ieri pomeriggio, a farsi largo nell’intricata vicenda è il giudice Ilio Mannucci che alla fine libera il critico con una ordinanza possibilista: «la vicenda è stata posta in discussione dalle articolate dichiarazioni rese dall’indagato e in parte riscontrate nei documenti depositati», «la pretesa creditoria era corretta ed è stata ammessa dalla stessa parte offesa», ma comunque «la pretesa di Serino sui soldi è stata vissuta con modalità ritenute intimidatorie dalla vittima».

Insomma, si vedrà al processo, dove la difesa punterà a ridurre la vicenda a un caso di «esercizio arbitrario delle proprie ragioni», reato ben più lieve dell’estorsione. Serino esce dal tribunale provato ma visibilmente sollevato, «era una persona che voleva entrare nel nostro gruppo con una funzione commerciale, la somma l’avrebbe recuperata in un mese. C’è anche del personale, in questa vicenda. Io sono molto risentito di questa situazione perch´ mi ritengo assolutamente innocente tanto che il giudice mi ha rilasciato».

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