#49 – Roberta Ragusa: indagato il marito per omicidio volontario

Roberta Ragusa avvistata in Toscana
poi la smentita: “Scambiata per una sosia”
Scomparsa il 13 gennaio scorso da San Giuliano Terme. La testimone: “La conosco da bambina, era dimagrita ma erano i suoi occhi”. Poco dopo: “Sono la persona segnalata, le somiglio ma non sono Roberta”. I carabinieri non confermano né smentiscono ma si moltiplicano le segnalazioni

Dal 13 gennaio 2012 di Roberta Ragusa si sono perse le tracce. La donna, 45 anni, madre di due bambini di 10 e 15 anni, è scomparsa quella stessa notte a Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. Si sarebbe allontanata, secondo il racconto del marito, Antonio Logli, con una tuta rosa e un paio di pantofole.
Un giallo che continua da oltre due mesi, con le indagini che sembravano essere a una svolta. Una testimone ha raccontato ai carabinieri di aver visto Roberta Ragusa il 19 marzo scorso, entrare in una casa a Ghezzano, a meno di due chilometri da San Giuliano Terme. Un testimone ritenuto altamente attendibile dalle forze dell’ordine tanto che ad annunciare la svolta è stato il colonnello dei comando provinciale dei carabinieri di Pisa Gioacchino di Meglio.

“L’ho vista nei giorni scorsi, ho incrociato il suo sguardo e lei ha abbassato gli occhi”, ha raccontato la testimone che ha dichiarato di conoscere Roberta Ragusa da molto tempo. “Ha frequentato la scuola media insieme a mia figlia e quindi appena l’ho vista mi è sembrata di riconoscerla – ha raccontato la donna- era dimagrita ma quegli occhi erano i suoi”. La donna ha spiegato ai carabinieri di aver chiamato Roberta ma di non aver ricevuto risposta: “Prima ancora, quando avevamo incrociato lo sguardo mentre guidavo l’auto lei ha abbassato gli occhi. Poi dopo averla chiamata ha varcato il cancello ed è entrata in questa abitazione”.

Ma poco dopo, la smentita. A darla la donna che sarebbe stata avvistata dalla testimone. Cristiana, 39 anni, praticante presso uno studio legale di Ghezzano. “Evidentemente le
somiglio molto, ma non sono io Roberta Ragusa anche se sono la persona scambiata per lei alcuni giorni fa da una donna che ha poi segnalato questo avvistamento ai carabinieri”. Roberta Ragusa non sarebbe dunque stata avvistata. Un giallo nel giallo, a cui si aggiungono nuovi protagonisti. Il mistero resta, gli accertamenti continuano con gli inquirenti che stanno vagliando tutte le altre segnalazioni. Con il colonnello
Pietro Patrono, comandante del reparto operativo di Pisa che afferma: “Sono tutt’ora in corso accertamenti non possiamo nè confermare nè smentire. Stiamo lavorando”. Le indagini delle forze dell’ordine si sarebbero concentrate su un altro avvistamento. Quello fatto, sempre a Ghezzano, da Aldo Ferri, titolare del Bar Sport. Il barista ha raccontato di aver visto Roberta: “E’ entrata intorno alle 20.15 di domenica e ha chiesto e consumato un cappuccino – racconta – si è seduta al tavolo e per circa 20 minuti è rimasta nel locale, leggendo con grande attenzione le pagine del giornale dedicate alla scomparsa di Roberta Ragusa”. Ferri però non l’ha riconosciuta subito, ma solo al momento del pagamento del conto pochi attimi prima che quella donna vestita di scuro si allontanasse a piedi. Al barista sono state mostrate le foto della donna scambiata per Roberta: ‘Non e’ lei la persona che ho visto io. Anche questa somiglia a Roberta Ragusa, ma la donna che ho visto è un’altra”.

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/03/27/news/roberta_ragusa_forse_una_volta_avvistada_in_toscana-32284568/?ref=HREC1-12


Caso Ragusa/ ‘Non sono io’: parla la sosia della donna scomparsa Risolto il giallo della testimonianza poi rivelatasi inutile

Caso Ragusa/ ‘Non sono io’: parla la sosia della donna scomparsa Risolto il giallo della testimonianza poi rivelatasi inutile
Pisa, 27 mar. (TMNews) – Una donna, che lavora in studio legale a Ghezzano, alle porte di Pisa, ha una forte somiglianza con Roberta Ragusa, la donna scomparsa da Gello da 70 giorni. Una somiglianza tale da farla passare quasi per una sosia di Roberta, e che è stata tale da indurre una signora di Vecchiano a rivolgersi ai carabinieri. La signora era convinta di aver visto Roberta Ragusa, una testimonianza giudicata inizialmente molto attendibile dagli inquirenti. Poi, nel pomeriggio, la smentita: la donna assomiglia fortemente a Roberta. I lunghi capelli rossi e gli occhi di Cristiana (questo il nome della sosia di Roberta) potrebbero trarre in errore chiunque. La donna, scambiata per Roberta, si è fermata davanti ai cronisti e alle telecamere, appostate davanti allo studio legale dove fa praticantato, per spiegare: “Vorrei dire una volta per tutte che io non sono Roberta Ragusa”. Il giallo durato una giornata, sulla testimonianza ritenuta prima attendibile, con una conferenza stampa poi annullata dai carabinieri, continua nel giallo più grande della scomparsa di Roberta. Resta come unico indagato per omicidio, il marito Antonio Logli.

http://www.larena.it/stories/100_ultima_ora/347792_caso_ragusa_non_sono_io_parla_la_sosia_della_donna_scomparsa/

Scambio di persona a Ghezzano
Quella vista non è Roberta Ragusa
”Evidentemente le somiglio molto, ma non sono io Roberta Ragusa anche se sono la persona scambiata per lei alcuni giorni fa da una donna che ha poi segnalato questo avvistamento ai carabinieri”. Così Cristiana (il cognome preferisce non farlo per non avere troppa pubblicità), 39 anni, praticante presso uno studio legale di Ghezzano, località dove è stata avvistata nei giorni scorsi. È lei la donna che la testimone dice di aver visto il 19 marzo, scambiandola dunque per Roberta Ragusa

I carabinieri del nucleo provinciale di Pisa hanno smentito l’attendibilità della testimone che ha dichiarato di aver visto il 19 marzo scorso Roberta Ragusa, la donna scomparsa da Gello, nel pisano, da 70 giorni. Si tratta di un caso di somiglianza, spiegano gli inquirenti, la signora Federica ha visto una donna che è soltanto molto simile a Roberta Ragusa. La testimone, che in un primo momento era stata giudicata molto attendibile, abita a Vecchiano e ha raccontato di aver visto Roberta a Ghezzano, una frazione alle porte di Pisa. Ma la donna che dalla testimone è stata vista entrare in un cancello, corrispondente alla descrizione fornita, ha solamente i capelli e i lineamenti che ricordano quelli della donna scomparsa. Il cancello è di uno studio legale.
Grande assembramento di giornalisti e operatori tv questo pomeriggio davanti al comando dei carabinieri di Pisa, che hanno tenuto a ridimensionare la “fuga di notizie” che si era verificata questa mattina. I carabinieri hanno precisato che ogni testimonianza prima di avere un riscontro può essere giudicata attendibile, ma questo non vuol dire che debba per forza dare una svolta alle indagini. È stato infine sottolineato che rimane valida sia la pista dell’allontanamento volontario, sia quella dell’omicidio volontario per cui è indagato il marito di Roberta, Antonio Logli, mentre è stato smentito che vi sia nei suoi confronti l’accusa di occultamento di cadavere.

http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-30dc5ed5-c596-4402-aadf-78d0041da4ff.html

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