Donna percossa, stuprata. Lei e i bambini vanno in un centro per donne maltrattate!

La moglie non vuole fare il sesto figlio
lui la violenta e la maltratta a cinghiate
Protagonista della vicenda una coppia pakistana che vive a Castano Primo, in provincia
di Milano. Le percosse andavano avanti da mesi: alla donna era anche impedito di uscire

Un 43enne originario del Pakistan ha percosso la moglie per mesi, prendendola anche a cinghiate, perché dopo cinque figli, tre femmine e due maschi, si rifiutava di fare il sesto, che il marito pretendeva fosse maschio. E’ avvenuto a Castano Primo, nel Milanese, e a riferirlo sono i carabinieri di Legnano. L’uomo è stato arrestato su ordine del gop di Milano. I maltrattamenti, spiegano i carabinieri, duravano da mesi, ma la donna, una 28enne pakistana in Italia da diversi anni, ha trovato solo ora il coraggio di denunciare il marito.

La donna ha approfittato dell’assenza del consorte e si è presentata alla stazione dei carabinieri di Castano Primo, dove ha raccontato ai militari increduli mesi e mesi di percosse, anche con l’uso della cintura, di maltrattamenti, di divieti di uscire di casa. La ‘colpa’ della moglie, agli occhi del marito, era quella di aver partorito cinque figli, di cui tre femmine, e di non volere pareggiare il conto con un figlio maschio che ristabilisse l’equilibrio.

La donna ha cercato più volte di spiegare al marito che le precarie condizioni economiche non consentivano di allevare un altro figlio, dato che lui è il solo a lavorare e che parte dello stipendio viene spedita ogni mese alla famiglia di origine in Pakistan. L’uomo non ha mai voluto sentire queste ragioni, al punto di costringerla ad avere rapporti sessuali. I carabinieri hanno quindi affidato la donna agli assistenti sociali del Comune di Castano Primo, che si sono occupati di collocarla in un luogo protetto insieme con i bambini.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/05/news/la_moglie_non_vuole_fare_il_sesto_figlio_e_lui_la_maltratta_a_cinghiate_arrestato-34494438/?ref=HREC1-1

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Una risposta a Donna percossa, stuprata. Lei e i bambini vanno in un centro per donne maltrattate!

  1. severino ettore scrive:

    Ennesima storia di paura e di sottomissione, recentemente anche a Milano in un ospedale si è presentato un problema analogo, con l’aggravante che le percosse sono durate per tutto il periodo della gravidanza ed anche in presenza dei figli (tutti in tenera età).
    Questi personaggi cosidetti “uomini” (e perdonatemi se sono un uomo) di fronte alle persone sconosciute, agli amici, ai parenti, sembrano essere assolutamente normali, carini, a volte addirittura simpatici, ma la vigliaccheria che li contraddistingue si manifesta con questa violenza del tutto gratuita e spesso immotivata.
    Ma non fermiamoci a parlare solo di violenza domestica, parliamo anche di violenza sessuale, commessa sempre più spesso inermi donne, bambini, adolescenti di ogni età, perchè queste persone sempre più spesso godono di trattamenti di favore, perchè lo stupro di gruppo è considerato una semplice bravata, quindi quasi impunibile. Perchè nessuno si domanda quale calvario vive e dovrà vivere chi è stato sottoposto a violenza?
    Non posso nemmeno immaginare il disagio, il terrore e la qualità di vita delle vittime, posso solo sperare che un domani possano tornare ad avere fiducia nella specie umana, e ritrovare almeno una piccola porzione di vita così come intesa.
    A tutte le vittime esprimo la mia solidarietà, anche se ben poca cosa può essere nei confronti di un tale dramma.

    Severino Ettore

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