Italiano, già denunciato per stalking, accusato di aver diffuso foto della ex fidanzata per tutto il paese

Vicenza/ Denunciato per stalking, per vendetta distribuisce foto osè per tutto il paese

Ha invaso con le foto e le immagini di una bella casalinga tutto il paese. Buste anonime recapitate non solo al marito, ma anche ai vicini di casa, agli amici, ai parenti, al medico di base, in latteria e in palestra? È quanto accaduto nei giorni scorsi a Porto Mantovano, un Comune della provincia virgiliana dove abita Marcella, una bella quarantenne focosa. Responsabile dell’invio multiplo di materiale che doveva restare segreto sarebbe un tecnico informatico vicentino. Alberto C., 43 anni, residente a Vicenza, è stato denunciato per stalking, diffamazione e minacce. La questura ha già provveduto ad ammonirlo, vietandogli di avvicinarsi alla donna.

L’incredibile vicenda è accaduta nei giorni scorsi in provincia di Mantova, ma la vicenda prende avvio un paio d’anni fa. Marcella è una donna che sa come piacere agli uomini. È sposata, ma in quel periodo cerca anche qualcos’altro. Su internet conosce Alberto, un bell’uomo, all’epoca libero. L’amicizia virtuale diventa poco alla volta reale. I due si vedono, per un caffè e quattro chiacchiere. Ma si piacciono e si attirano a vicenda. E finiscono a letto.
La relazione, clandestina, dura qualche mese. Poi, all’improvviso, Alberto scompare. Non risponde alle chiamate e ai messaggi. Più nulla. Marcella scoprirà successivamente che si era trovato una fidanzata. Ma, tutto sommato, era stato ai patti: «Tu per me sei solo un amico con cui divertirmi. Non lascerò mai mio marito, tu non devi avere nulla a che fare con la mia vita». Un amante e basta. E Alberto aveva detto sì.

Nel novembre scorso, dopo un paio d’anni di silenzio totale, il tecnico informatico vicentino torna a farsi vivo all’improvviso. Si è recato a Porto Mantovano, è andato nel negozio dove lavora Marcella e le ha spiegato che voleva riverderla. Le ha poi riferito della fidanzata, ma del fatto che non l’aveva mai dimenticata. «Una come te non si può scordare facilmente». Lei ci sta, la storia ricomincia, solo che Marcella è un po’ più attenta, anche perchè capisce che lui si comporta in maniera strana. Quando scopre che lui ha telefonato ad una sua amica va su tutte le furie: «Doveva stare fuori dalla mia vita, come si permette di chiamare persone che mi sono vicine?». E decide di troncare tutto. Basta. Troppo rischioso.
Alberto cerca di convincerla in tutti i modi, ma quando capisce che lei non ne vuole più sapere, e soprattutto che non lascerà mai il marito, va fuori di testa.

Realizza una serie di fotomontaggi con immagini hard di Marcella. Poi recupera dei video (che aveva girato all’insaputa dell’amante) in cui loro due entrano a braccetto in un motel. Ancora, altre immagini esplicite dei loro rapporti sessuali. Infine, anche un audio con i gemiti inequivocabili di Marcella. Tutto questo materiale lo riproduce in centinaia di copie.

Il piano è diabolico. Infila foto, cd e dvd in centinaia di buste e le spedisce a Porto Mantovano. Alle amiche, ai parenti, a tutti coloro che conoscono Marcella. In qualche caso allegando anche dei messaggi con insulti o minacce. Si reca nel Mantovano e si diverte e lasciare delle foto sul tergicristallo della macchina del marito della sua amata.
In paese succede il pandemonio. Marcella inizialmente non vuole più uscire di casa, poi prende coraggio. Racconta tutto al marito, che la perdona e che la accompagna a sporgere denuncia, e spiega quello che può ad amici e parenti.

Sono cinque le querele a carico del vicentino, sporte anche dal marito e da amici di Marcella. Nel frattempo parte del materiale è stata raccolta dalla famiglia della donna per farla sparire.

http://affaritaliani.libero.it/cronache/denunciato_stalking_vendetta040711.html

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