Uomo sfigura il viso di una donna con un acido: accusato il suo ex

Acido in faccia, avvocatessa sfigurata

Misteriosa aggressione nella sua casa di via Rossi. La donna, Lucia Annibali, 35 anni, rischia di perdere la vista

Pesaro, 17 aprile 2013 – UN UOMO è entrato ieri sera intorno alle 22.30 nella casa dell’avvocato Lucia Annibali, 35 anni, di Urbino, ma residente in via Rossi 19 a Pesaro, per tenderle un agguato. Infatti, al rientro della donna, l’attentatore, a volto coperto, è uscito da una stanza lanciandole contro un prodotto acido, che l’ha colpita in viso e in varie parti del corpo. Poi è fuggito mentre la ragazza urlando dal dolore è uscita sul pianerottolo chiamando aiuto e facendo accorrere i condomini.

Di lì a poco è arrivata l’ambulanza del 118 che ha provveduto a prestare i primi soccorsi alla giovane avvocatessa, cercando di alleviare il dolore provocato dalle ustioni. Molti testimoni affermano di aver visto la ragazza distesa sulla barella col viso coperto da bende. Sono stati attimi di terrore, perché non si sapeva che strada avesse preso l’attentatore. E’ certo che la ragazza lo ha visto prima che venisse centrata dal lancio dell’acido, ed è molto probabile che possa conoscerlo. Sembra infatti che prima di essere trasportata in ospedale a Parma, in gravissime condizioni, abbia fatto in tempo a sussurrare un nome, probabilmente quello di un suo ex. La donna rischia di perdere la vista.

Un professionista, amico di Lucia Annibali, viene sentito in queste ore nella caserma dei carabinieri a Pesaro: e’ sospettato di essere lui l’uomo che ieri notte ha gettato dell’acido sul volto dell’avvocatessa di 35 anni, sfigurandola. Le indagini sono coordinate dal pm della procura di Pesaro Monica Garulli.

Da quanto si è appreso, la giovane professionista con studio in via Gonzaga a Urbino vive da sola in quell’appartamento di via Rossi, che aveva acquistato un paio di anni fa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri a cui spettano le indagini.

La solidarietà del sindaco di Pesaro

Il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli e l’assessore alla Cultura e Pari opportunita’ Gloriana Gambini esprimono ‘’con amarezza il piu’ profondo sdegno per l’atroce atto di violenza’’ compiuto nei confronti dell’avvocatessa Lucia Annibali, sfigurata da un uomo con dell’acido.

‘’Con ferocia inaudita – si legge in una nota – questi ha colpito la donna, sola in casa, secondo un copione purtroppo tristemente noto e sempre piu’ drammaticamente diffuso, che vede le donne vittime di atti di violenza da parte di uomini che, in qualche modo appartengono alla loro cerchia di relazioni. Ci facciamo interpreti dello sdegno di tutta la comunita’ di fronte a un atto di tale ferocia, esprimendo solidarieta’ e affettuosa vicinanza alla donna gravemente ferita’’.

http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/2013/04/17/874924-acido-faccia-avvocatessa-lucia-annibali-urbino.shtml

Pesaro, avvocatessa sfigurata con l’acido. Fermato il suo ex
Avrebbe mandato un uomo incappucciato a gettare dell’acido in faccia alla collega che lo aveva lasciato. La vittima rischia di perdere la vista. Aggredita nell’androne di casa da un uomo con il volto coperto

PESARO – Un collega di Lucia Annibali, l’avvocato Luca Varani, 35 anni, di Pesaro, iscritto all’Ordine degli avvocati di Rimini, è in stato di fermo per concorso in lesioni volontarie gravissime. Avrebbe mandato un uomo incappucciato a gettare dell’acido in faccia alla collega, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale, poi troncata. Ora l’avvocatessa rischia di perdere la vista.

Varani è stato sentito a lungo nella caserma dei Cc di Pesaro. Ieri sera alle 21:35 circa, mentre la Annibali veniva aggredita e sfigurata in casa, in via Rossi 19, da un uomo incappucciato, lui era impegnato in una partita di calcio di terza categoria. Secondo gli investigatori, coordinati dalla procura di Pesaro, sarebbe però il mandante dell’aggressione il cui esecutore materiale non è stato ancora identificato. Trasferito poco fa nel carcere di Villa Fastiggi, l’indagato si dichiara innocente. L’avvocatessa Annibali però aveva subito fatto il suo nome: alla vicina che le ha prestato i primi soccorsi e poi ai carabinieri.
I due giovani professionisti avevano avuto una relazione, e sembra che Varani avesse tentato di tutto per riallacciare il rapporto. In passato la Annibali lo avrebbe denunciato per molestie e per un tentativo di introdursi in casa sua anche dopo che lei aveva fatto sostituire la serratura. E anche di recente i vicini avevano visto l’uomo aggirarsi nell’androne del palazzo di via Rossi e nel garage.

I carabinieri di Pesaro hanno fatto sapere fin da questa mattina di lavorare a “un’ipotesi
ben precisa” per trovare il responsabile. L’avvocatessa, tra dolori lancinanti, con l’acido, probabilmente vetriolo, che le corrodeva la pelle, è riuscita a chiedere aiuto.

L’appartamento in cui abita l’avvocatessa è stato posto sotto sequestro. Tra i rilievi, quelli sulla porta d’ingresso, per vedere se ci siano segni di effrazione o meno. La donna lavora nello studio legale di Urbino insieme con il padre, che in questo momento è a Parma, al capezzale della figlia. Annibali, da quel che si sa, non è sposata e non ha figli.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/04/17/news/pesaro_avvocatessa_sfigurata_con_l_acido-56818529/?ref=HRER1-1

LA DONNA È IN GRAVISSIME CONDIZIONI
Agguato ad una avvocatessa di Pesaro
Sfigurata con l’acido, fermato l’ex
La donna, Lucia Annibali, 35 anni, rischia di perdere la vista. Fermato un suo collega con cui aveva avuto una storia

Un’avvocatessa di 35 anni, Lucia Annibali, originaria di Urbino, è stata aggredita martedì sera nell’androne di casa, a Pesaro, da un uomo con il volto coperto che le ha gettato sul viso dell’acido. La donna ha aperto il portone di casa e vi ha trovato dentro il suo aggressore. Prima di essere trasportata in ospedale a Parma, in gravissime condizioni, avrebbe fatto in tempo a sussurrare un nome. Nel pomeriggio è stato fermato un suo collega, l’avvocato Luca Varani, 35 anni, di Pesaro, iscritto all’Ordine degli avvocati di Rimini. L’uomo è in stato di fermo per concorso in lesioni volontarie gravissime. Avrebbe mandato un uomo incappucciato a gettare dell’acido in faccia alla collega, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale, poi troncata. La donna adesso rischia di perdere la vista.
IPOTESI – La professionista, tra dolori lancinanti, con l’acido, probabilmente vetriolo, che le corrodeva la pelle, è riuscita a chiedere aiuto e a mettere i carabinieri – da quel che si intuisce – sulla pista giusta. All’origine della vicenda «c’è una storia», si erano lasciti sfuggire gli investigatori in mattinata, senza però precisare quale fosse il contesto. All’inizio era stata esclusa la vendetta di un ex non rassegnato alla fine di un rapporto e non si metteva da parte neppure l’ipotesi che l’aggressore fosse un cliente.

http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_17/avvocatessa-sfigurata-acido-pesaro_550d32f0-a735-11e2-ae64-724b68a647ec.shtml

Pesaro, avvocatessa sfigurata con l’acido. Fermato un suo ex, è un collega
La donna ha trovato l’aggressore in casa, ora rischia di perdere la vista. Prima di essere trasportata in ospedale con ustioni di terzo grado sul volto, ha sussurrato ai carabinieri il nome dell’ex. Ora l’avvocato, indagato, è stato trasferito nel carcere di Villa Festiggi

Aggredita e sfigurata. Lucia Annibali, avvocato di 35 anni originaria di Urbino, appena rientrata in casa ha trovato un uomo che le ha gettato in faccia un contenitore pieno di acido. Prima di essere trasportata all’ospedale di Parma, la donna ha però sussurrato un nome. Un indizio che i carabinieri di Pesaro hanno seguito fino a trovare un uomo, Luca Varani, 35 anni, di Pesaro, anche lui avvocato e collega di Lucia.

Ora Varani è in stato di fermo per concorso in lesioni volontarie gravissime. L’accusa è di aver mandato un altro uomo incappucciato a gettare l’acido in faccia alla collega, con la quale Varani aveva avuto una relazione sentimentale, poi troncata.

L’assalitore, si è appreso, era già dentro l’appartamento di via Rossi e la donna se lo è ritrovato di fronte non appena messo piede in casa. Lucia, nonostante il dolore lancinante per l’acido, forse vetriolo, che le corrodeva la pelle, ha chiamato i carabinieri e li ha messi sulla pista giusta, facendo subito il nome dell’avvocato Varani: un nome che Lucia aveva già confidato alla vicina, la prima a prestarle soccorso.

L’interrogatorio di Varani è stato lungo. L’uomo ha spiegato al pm Monica Garulli della procura di Pesaro, di avere un alibi: alle 21:35 circa, mentre l’avvocatessa veniva aggredita e sfigurata, lui stava giocando una partita di calcetto di terza categoria. La squadra, ha raccontato l’indiziato, è allenata da un maresciallo dei carabinieri e tra i giocatori c’è anche un sovrintedente di polizia. Gli investigatori sostengono, però, che Varani sia il mandante dell’aggressione e che per questo non si trovasse nel luogo dove Lucia è stata sfigurata. Chi ha materialmente gettato l’acido addosso alla donna non è stato ancora individuato. Varani si dichiara innocente, ma – per timore che possa scappare – è comunque stato trasferito nel carcere di Villa Festiggi, in attesa dell’udienza di convalida.

I due giovani professionisti avevano avuto una relazione poi troncata dalla donna. Varani, che non avrebbe mai accettato il rifiuto, ha tentato di tutto per riallacciare il rapporto. Non risulta che la Annibali l’avesse formalmente denunciato per stalking dopo la fine della loro relazione, anche se la donna aveva sporto denuncia per un tentativo di furto con scasso nella propria abitazione di via Rossi. Di recente i vicini avevano visto l’uomo aggirarsi nell’androne del palazzo e nel garage.

Il difensore di Varani, l’avvocato Roberto Brunelli, non l’ha ancora incontrato perché il magistrato ha imposto il divieto di colloquio. Avvocato specializzato in infortunistica, ramo in cui collabora con il padre, Varani ha una fidanzata che aspetta un figlio da lui. Al momento gli investigatori non escludono che l’avvocato possa aver avuto altri complici oltre all’uomo incappucciato che ha gettato il liquido corrosivo addosso alla sua ex.

Lucia Annibali è ricoverata in prognosi riservata nel centro grandi ustionati dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Rischia di perdere la vista, e ha ustioni su gran parte del corpo.

Solidarietà alla donna è stata espressa dalla deputata democratica Alessia Morani in una nota. “Sento il dovere, anche come collega di Lucia del Foro di Urbino, di chiamare le istituzioni ad un’assunzione di responsabilità e ad un’azione immediata per l’approvazione del disegno di legge sul femminicidio su cui c’è un ingiustificabile ritardo”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/17/pesaro-avvocatessa-sfigurata-con-lacido-fermato-suo-ex-e-collega/565854/

Pesaro, donna sfigurata dall’acido:
si cercano due esecutori materiali
In mattinata sarà interrogato l’ex della vittima: un avvocato. Ed è stata disposta una perizia sulla sua mano destra. L’uomo ha un’ustione e dice di essersela procurata versandosi addosso del caffé bollente

TAG pesaro, donna sfigurata, acido, violenza sulle donne PESARO – Un alibi perfetto, troppo. L’ustione sul dorso della mano destra, quella che lui ha giurato di essersi fatto accidentalmente versandosi addosso del caffè bollente. Le scarpe sportive di pelle che sembrano corrose da una sostanza aggressiva. La storia dell’assedio alla ex fidanzata, spaventata da lui e insieme decisa a non denunciarlo formalmente per non rovinargli la reputazione. L’avvocato Luca Varani, che in mattinata sarà interrogato per la convalida del fermo e l’eventuale applicazioni di misure cautelari, saprà quali indizi e quali fonti di prova gli investigatori dell’Arma hanno raccolto e cercherà di difendersi, sempre che decida di rispondere alle domande.

La procura lo accusa di essere il mandante di una spedizione punitiva da film e da altri luoghi: avrebbe assoldato qualcuno per gettare dell’acido in faccia alla collega “colpevole” di averlo lasciato un paio di anni prima, Lucia Annibali, aspettata e colpita sulla porta di casa. Un “giustiziere”, entrato e uscito come un fantasma dal condominio della donna. E probabilmente un secondo uomo, d’appoggio. E’ a loro che stanno dando la caccia i detective guidati dal tenente colonnello Antonio Sommese. Indagini da strada, alla vecchia maniera. E accertamenti tecnici, alla Csi. L’attenzione si sta concentrando su una rosa di persone, soggetti con i quali l’avvocato Varani aveva contatti per ragioni professionali o personali, e su alcuni pregiudicati. Le voci che girano a Pesaro, amplificate da siti e giornali locali, parlano di “due albanesi”. Gli investigatori però non confermano e invitano alla prudenza.

Oltre all’interrogatorio di Varani, assistito dal penalista Roberto Brunelli, in programma c’è un “accertamento tecnico irripetibile”. Due consulenti nominati dalla procura dovranno visitare l’avvocato sotto accusa e dire se l’ustione che ha sulla mano è stata provocata da un acido o da altro. L’ipotesi è che il legale possa aver maneggiato la sostanza corrosiva per preparare il contenitore consegnato al “giustiziere” e che sia stato investito da uno schizzo. Le scarpe bucate, sequestrate e conservate in condizioni idonee, saranno invece esaminate in tempi successivi. Si acquisiranno anche referti e cartelle cliniche di Lucia Annibali. L’accusa formalizzata inizialmente potrebbe essere appesantita: da concorso in lesioni gravissime a concorso in lesioni permanenti. La donna, che sembra stia recuperando parzialmente la vista, almeno da un occhio, rimane ricoverata in prognosi riservata nel reparto Chirurgia plastica – Grandi ustionati dell’ospedale di Parma, struttura diretta dal professor Edoardo Caleffi, centro di eccellenza e polo di riferimento per tutta Italia. Con l’avvocatessa e con i familiari i medici sono stati espliciti, diretti: hanno spiegato di avere a disposizione gli strumenti più moderni per minimizzare i segni dell’acido, ma hanno anche dovuto dire che “non sarà più quella di prima”.

Sulla vicenda è intervenuta il ministro del Welfare, Elsa Fornero. “Ogni atto di violenza contro le donne da chiunque ed ovunque sia commesso è un crimine che impedisce il godimento dei diritti e delle libertà fondamentali dell’intera collettività: a tutti noi spetta il compito di intervenire”. E “riflettere sull’arretratezza culturale di un certo mondo maschile che ancora ha una visione arcaica basata sul possesso in nessun modo più accettabile”. Si è mosso anche l’ordine degli avvocati di Rimini, il foro cui Luca Varani è iscritto. Lunedì è convocata una riunione straordinaria del consiglio. Si voterà la sospensione temporanea del collega, sempre che resti in carcere, “nell’interesse della categoria, dei clienti e anche suo”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/04/18/news/pesaro-56967947/

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