In Gran Bretagna si fa una legge contro la pedofilia. In Italia si tenta di depenalizzarla!

da Femminismo a Sud 

Gran Bretagna: la legge antipedofilia e le cattive traduzioni della stampa italiana 

In italia qualche giorno fa il blog di Flavia Amabile sulla Stampa dava notizia di un gruppo fb gestito da donne vittime di violenza maschile che chiedono un Registro Pubblico sui condannati per pedofilia e violenza sulle donne "Genitori, bambini e donne hanno diritto ad una informazione preventiva per impedire almeno che i condannati possano fare ancora del male a qualcuno", così scrivono.

Da quel gruppo una sorella ha preso una nota che ci viene segnalata a proposito della nuova legge antipedofilia appena promulgata in gran bretagna. Grossa differenza rispetto ai numerosi tentativi [1] [2] [3] di depenalizzazione della pedofilia in italia. Uno dei punti della legge britannica consente ai genitori (parents) di conoscere la storia dei sex offenders per impedire, come in effetti qualche volta è avvenuto in italia, che un prete, un insegnante condannati per abusi sui minori possano ancora occupare chiese e scuole all’insaputa di genitori e bambini. A questo proposito, rispetto al quale non entriamo nel merito (lo faremo magari con altro post), le donne della pagina fb registrano una svista, un errore di traduzione di una delle più note agenzie stampa italiane. Ecco cosa ci dicono:

Non si tratta del registro pubblico che chiediamo noi che eviterebbe ai genitori di dover chiedere l’elemosina ogni volta che vogliono conoscere il passato di un prete, di un maestro di scuola elementare, di un insegnante d’asilo o della scuola materna. Ma è un primo provvedimento in europa nella direzione della circolazione delle informazioni che aiutino a prevenire casi di abusi commessi da persone già condannate. Quello che non capiamo è come mai l’articolo dice che solo i padri possono chiedere queste informazioni. E le madri no?

Infatti se andiamo a cercare la notizia in inglese troveremo che il diritto di accesso a queste informazioni è riservato, grazie alla "sarah law" (che prende il nome da una bambina abusata)  ai "parents" ovvero ai genitori.

http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/3076522/Sarahs-Law-finally-rolled-out.html?OTC-RSS&ATTR=News

Ci piacerebbe sapere perciò come mai la notizia in italia è arrivata con una traduzione diciamo così imprecisa. Eccola!

—>>>Lo screenshot della pagina con l’errore semmai ci ripensassero:

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