Violentava la moglie da annifigli al buio e senza ciboPer anni una famiglia ha vissuto nel terrore di un "padre padrone": maltrattamenti di ogni genere sui figliastri adolescenti, stupri e minacce alla moglie, botte anche a due bambini di pochi anni. Dopo l’ennesimo pestaggio su un ragazzino la denununcia della donna. In manette è finito un operaio tunisino di 43 anni, residente in provincia
Violentava la moglie da anni figli al buio e senza ciboNon potevano mangiare. Non potevano uscire. Non potevano fare nulla. Ogni cosa della loro vita dovevano per forza annotarla su un diario. Così lui, il patrigno padrone, poteva sapere ogni mossa dei due figli adolescenti della moglie. Al minimo segno di ribellione, erano botte. Mani strette intorno al collo di ragazzini. Minacce anche ai due figli di pochi anni. E poi, maltrattamenti continui e violenze sessuali sulla moglie. Stuprata per evitare che il marito-orco rivolgesse le sue depravazioni ai figli minorenni. G.F, tunisino di 43 anni, operaio residente in provincia è stato arrestato dalla squadra mobile di Parma il 28 luglio.
La data che sancisce la fine di un incubo per un’intera famiglia, durato più di cinque anni. Lui nordafricano, lei donna dell’Est Europa di 35 anni. Due immigrati con regolare permesso di soggiorno, entrambi impiegati come operai in ditte del parmense. All’apparenza, due persone normali. Una famiglia “allargata” come ce ne sono tante: un uomo che fa da padre ai figli adolescenti della madre dei suoi due bambini. Ma quello, dentro le mura domestiche, non era un padre e non era un marito. Era un uomo ossessionato dal dominio su ogni singolo membro della famiglia. Un uomo che ha sottoposto per anni la moglie e i ragazzi a terribili violenze fisiche e psicologiche. La donna ha dovuto subire maltrattamenti come pugni in ogni parte del corpo e tentativi di soffocamento anche durante la gravidanza. Ha dato al suo aguzzino due figli, che oggi hanno circa cinque anni.
Altre due piccole vittime del clima d’orrore di quella casa. Lei non poteva sottrarsi alle violenze sessuali: se si fosse ribellata, l’uomo avrebbe picchiato a sangue i figliastri. Minacciava persino di stuprarli. Ed è stato l’ennesimo, brutale pestaggio di uno dei due ragazzini a convincere la madre a rivolgersi alla polizia. Agli agenti ha mostrato un referto medico: contusioni sul petto e sul collo dell’adolescente. La denuncia è stata un racconto dell’orrore che gli uomini della polizia sono riusciti a tirarle fuori, dopo anni di sottomissione nel terrore.Oltre agli stupri, alle botte e alla minacce, la donna doveva assistere a vere sevizie inflitte ai due ragazzini. Il marito costringeva gli adolescenti a stare rinchiusi al buio in una stanza, sotto chiave, senza neppure la possibilità di andare in bagno. Li lasciava senza cibo per giorni. Quando doveva allontanarsi da casa, pretendeva che i figliastri annotassero su un diario ogni loro attività. E poi, continuava a ripetere che per contribuire al bilancio famigliare uno dei due avrebbe dovuto darsi allo spaccio di droga, l’altro alla prostituzione.
In questo clima, anche loro vittime di maltrattamenti, sono cresciuti un bambino e una bambina, figli della relazione del tunisino con la moglie.Sperando di sedare l’aggressività del marito, la donna ha anche allontanato i suoi figli dall’Italia per un periodo, rimandandoli nel paese d’origine nell’Europa dell’Est. Le violenze sono continuate. Lei ha richiamato i figli, non sopportando di stare lontana da loro. L’incubo ha avuto fine il 28 luglio scorso, quando gli uomini della Squadra mobile di Parma sono andati prelevare l’uomo con un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip Maria Cristina Sarli, su richiesta del pm Lucia Russo. L’arrestato è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti continuati. Un’intera famiglia è stata liberata. I due adolescenti, nonostante il terrore in cui hanno vissuto, sono stati definiti dagli agenti “bravi ragazzi”. Non hanno accontentato il patrigno dandosi alla delinquenza e proprio quest’anno hanno superato, con buoni voti, l’esame di terza media. Per loro inizia inizia una nuova vita.
http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/08/03/news/arrestato_l_operaio_orco_violentava_la_moglie_e_picchiava_i_figli-6036198/