Picchia la compagna italiana
perché non si converte all’Islam
Operaio 37 anni di origine marocchina obbligato dal giudice ad allontanarsi dall’abitazione familiare
TREVISO – Voleva a tutti i costi che la sua convivente trevigiana di 39 anni abbracciasse la religione islamica, arrivando a ferirla con una forchetta e a brandire un coltello pur di convincerla a convertirsi.
Per questo un operaio marocchino, 37 anni, regolare in Italia, è stato obbligato dal giudice a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai luoghi frequentati dalla donna e ad allontanarsi dall’abitazione familiare. I due, secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile di Treviso, che si è occupata del caso, vivevano assieme da una decina di anni; dal 2006 l’immigrato aveva iniziato a picchiare la convivente con calci, pugni e morsi, motivando le violenze con la mancata conversione e con la incapacità della donna di essere una brava cuoca. In diverse occasioni la vittima si era recata in ospedale a causa delle ferite procurate dall’uomo, ma non aveva mai voluto denunciarlo. Solo dopo che il marocchino ha brandito un coltello da cucina davanti al suo volto, la donna ha deciso di raccontare i lunghi anni di violenze e di minacce agli investigatori.
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/31-agosto-2010/picchia-compagna-italiana-perche-non-si-converte-islam-1703672456597.shtml