Statistiche: troppi casi di violenze commesse dai mariti

Violenze, sotto accusa i mariti
STORIE. Resi noti i dati delle aggressioni subite dalle donne che si rivolgono ai Centri ascolto gestiti dal Comune
Sempre più spesso sono i coniugi ad abusare delle mogli. Troppe volte però i soprusi restano sconosciuti alle forze dell’ordine

Sono sempre di più i casi di violenza messi in atto dai mariti.

Oltre il 60 per cento delle violenze fisiche e psicologiche che gli uomini perpetrano sulle donne avviene all’interno di una relazione sentimentale. Ciò vuol dire che l’aguzzino il più delle volte non solo è una persona conosciuta, ma spesso assume il volto del marito, del convivente, del fidanzato oppure dell’ex. Questo dato ci offre una fotografia chiara e precisa di cosa sia oggi la violenza maschile sulle donne, un fenomeno che non risparmia nessuno, neppure piccole città come Thiene. Il tema è stato trattato l’altra sera in un convegno voluto dall’assessore al sociale Roberta Manzardo alla presenza dei relatori Lisa Albanese, psicologa dell’Ulss 4, e Roberto Minervini, ispettore capo della polizia di Stato di Vicenza.
A confermare che anche Thiene vive questo problema sono i dati relativi all’arco temporale compreso tra l’1 agosto 2009 e il 31 luglio 2010 provenienti dall’ufficio servizi sociali del Comune e da 2 realtà cittadine: il Centro ascolto donna e la Casa della solidarietà. Tali risultati ci dicono che in 11 mesi le donne residenti in città che hanno avuto il coraggio di chiedere aiuto sono state 32. Di queste, 19 sono state vittime di violenza maschile: 9 hanno subito abusi fisici e sessuali, 10 suprusi psicologici.
«Solo in minima parte le violenze vengono alla luce – spiega l’assessore Manzardo -. Nella maggior parte dei casi le donne vittime di atti violenti, per paura o ignoranza, tendono a non denunciarlo».
Seguendo quello che dice anche il rapporto del Telefono Rosa, i dati thienesi confermano che la violenza avviene prevalentemente tra le mura di casa, ad opera dal partner. Ben 18 donne hanno dichiarato che il loro aguzzino era il marito o convivente, mentre una ha detto di aver subito violenza dall’ex-compagno. «Le ultime statistiche dicono che il 96 per cento delle violenze alle donne – ha spiegato l’ispettore Minervini – avviene ad opera di persone conosciute. Questo fa sì che sia ancora più difficile denunciare il fatto. Invece, bisogna capire che la violenza è intollerabile e che anche un solo schiaffo è inacettabile».
Sempre in linea con le statistiche rilevate dal Telefono Rosa. i nostri risultati sottolineano poi che l’età media delle donne è di 36 anni e che non c’è differenza tra italiane e straniere tanto che su 19 vittime, ben 9 sono di nazionalità italiana. Infine, a fare la differenza è spesso la posizione economica. In città hanno dichiarato di aver subito maltrattamenti 5 lavoratrici, contro 14 disoccupate o casalinghe.
Ma perché l’uomo si accanisce contro il gentil sesso? «Perché troppo spesso quell’uomo – dice la psicologa Lisa Albanese – vede la donna come “roba” sua, come un oggetto da controllare con la forza fisica e psicologica. Questo è frutto di una cultura che considera il mondo femminile “meno” di quello maschile. Cosa si può fare? Rompere questi stereotipi e far sì che la donna si riappropri della propria dignità».

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/180174__violenze_sotto_accusa_i_mariti/

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