Sentenza: il prete deve denunciare gli abusi di cui è a conoscenza

Violenza sessuale, la Cassazione: il prete deve denunciare abusi
06 settembre 2010

Se un sacerdote che presiede una struttura d’accoglienza viene a conoscenza del fatto che nella sua comunità si stanno verificando episodi di abusi sessuali, deve immediatamente adottare «i provvedimenti più opportuni». È con questa sentenza che la Corte di Cassazione annulla l’assoluzione di monsignor Renzo Cavallini, ex direttore della struttura d’accoglienza “Casa del giovane la Madonnina”, accusato di concorso in violenza sessuale e condannato in primo grado a 4 anni.

Cavallini infatti, ai tempi in cui dirigeva la comunità, non avrebbe impedito a un operatore laico, Massimiliano Azzolini, di abusare di due giovani di 17 e 18 anni, ospiti della struttura milanese. Per i giudici della Suprema Corte, che hanno accolto il ricorso del sostituto pg di Milano Laura Barbaini, ciò che conta infatti è il «ruolo di autorità e di responsabilità» che Cavallini aveva nella struttura.

«Già di fronte alla prima e anche più modesta segnalazione di abusi», scrivono i giudici, «deve scattare la responsabilità del preposto che deve intervenire, chiarire e adottare i provvedimenti più opportuni del caso per prevenire il rischio di ripetersi di episodi del genere (e ciò ancor prima che si valichi la soglia del penalmente rilevante)».

http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/09/06/AM8Lsg1D-denunciare_sessuale_cassazione.shtml

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