Pedofilia, in Rete il dossier sui preti
Tante denunce, suicidi tra le vittime
L’ex presidente della commissione creata dalla Chiesa di Bruxelles per esaminare i casi di abusi sessuali mette online i documenti. Secondo il rapporto tra gennaio e giugno 2010 sono arrivati 465 racconti di abusi commessi tra il 1950 e il 1980 che coinvolgono 102 prelati
BRUXELLES – Dentro c’è il dolore di centinaia di persone abusate e tradite. Il rapporto della commissione creata dalla Chiesa per esaminare i casi di abusi sessuali sui minori in Belgio, con tutti i dossier che la procura di Bruxelles aveva sequestrato a fine giugno, da oggi è accessibile su Internet. Lo ha fatto sapere in una conferenza stampa a Lovanio, l’ex presidente della commissione e psichiatra infantile, Peter Adriaenssens, spiegando che la pubblicazione sul web contiene le testimonianze di 124 vittime, diffuse in maniera anonima e con il loro consenso. “Il lavoro non è terminato. E’ stato realizzato per rispetto dei testimoni che si sono rivolti alla commissione”, ha detto Adriaenssens.
Il 28 giugno la commissione si era dimessa nella sua totalità 1. Il professor Adriaenssens, docente dell’Università di Lovanio, aveva gettato la spugna dopo le investigazioni condotte dalla magistratura e, in particolare, dopo le perquisizioni all’arcivescovado di Mechelen 2, alla stessa Commissione Adriaenssens e all’abitazione privata dell’ex primate del Belgio, il cardinale Godfried Danneels, che avevano portato al sequestro di 475 dossier sulle denunce di abusi sessuali commessi da preti. “Siamo serviti da esca”, aveva denunciato Adriaenssens deluso e tutti i componenti della commissione avevano seguito il suo gesto.
Complessivamente la commissione aveva raccolto 327 denunce di uomini e 161 di donne, più 19 non registrate perché contenevano dati ritenuti insufficienti. Almeno 13 delle vittime si sono poi suicidate. Dalle verifiche, sono risultati 102 i religiosi pedofili o comunque colpevoli di abusi. Secondo il rapporto di duecento pagine, tra gennaio e giugno 2010 sono arrivate 465 denunce di casi di pedofilia commessi tra l’inizio degli anni ’50 e la fine degli anni ’80 da esponenti ecclesiastici, ma anche da insegnanti di religione o da accompagnatori dei movimenti giovanili.
Gli uomini che hanno presentato denuncia, secondo i dati della commissione Adriaenssens, hanno corso rischi soprattutto in età dai 10 ai 14 anni, ma ci sono casi di vittime anche di 2, 4 e 5 anni. Le donne avevano invece un’età più alta. Circa il 70 per cento delle vittime che hanno presentato denuncia oggi hanno un’età compresa tra i 40 e i 70 anni. Gli episodi di violenza denunciati alla commissione si sarebbero svolti soprattutto negli anni ’60, mentre – ha osservato il professore – si è constatata una diminuzione dopo la metà degli anni ’80.
“Si può dire che nessuna congregazione è esente da casi di abuso sessuale su minori commessi dai suoi membri”, si legge nel rapporto. “Le vittime aspettano e meritano una chiesa coraggiosa, che non abbia paura di confrontarsi con la sua vulnerabilità, di riconoscerla, di collaborare per cercare risposte eque”, dichiara nel rapporto la commissione.
http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/10/news/pedofilia_dossier_inrete-6947624/
Qual è il sito dove è stato pubblicato il rapporto?