Uomo, accusato di aver tentato di violentare la sua ex

Lo lascia, lui tenta di violentarla
CAPRIOLO. Irruzione dei carabinieri in piena notte in un appartamento. Lei era nuda e piangeva. Arrestato l’ex fidanzato marocchino. La donna, che ha 35 anni era uscita in compagnia di un’amica per un incontro riappacificatore: era un tranello

Capriolo. Lei, bresciana di 35 anni di Capriolo lo lascia interrompendo una relazione che durava da tempo.
Lui, marocchino di 30 anni, pure residente nel paese della Franciacorta, tramite un’amica in comune, una capriolese di 35 anni, organizza per domenica sera un incontro chiarificatore a tre. «Per fare la pace» avrebbe detto per essere convincente. Ma si trattava di un escamotage e una volta solo in casa con l’ex fidanzata, l’avrebbe picchiata, costretta a spogliarsi e tentato una violenza carnale, sventata dall’arrivo dei carabinieri.
E’ accaduto poco dopo la mezzanotte di ieri in via Pozze a Capriolo. L’amica, costretta ad andarsene, intuendo le intenzioni dell’uomo ha chiesto aiuto suonando ad un campanello e ha gridato di chiamare i carabinieri: «Stanno violentando una mia amica».
In via Pozze sono giunti i militari di Capriolo e gli uomini del nucleo Radiomobile di Chiari. La donna, spaventata, ha raccontato in lacrime di essere uscita in auto con l’amica e l’ex. Lei era alla guida di una Punto e stavano tornando a casa dopo aver bevuto in compagnia, forse un po’ troppo per essere lucidi fino in fondo, quando l’uomo l’ha costretta a fermarsi tirando il freno a mano dopo aver cercato un approccio sessuale in auto. Ha costretto l’amica a scendere e avrebbe, secondo i carabinieri, trascinato la ex sino all’abitazione dove vive con altri connazionali. Sono stati alcuni residenti ad indicare ai carabinieri la palazzina dove abitano gli stranieri e dove, teoricamente, la coppia poteva trovarsi.
AD AIUTARE i carabinieri la luce accesa in una stanza in un appartamento. I militari hanno suonato, ma nessuno ha aperto e così è stata decisa l’irruzione con un appuntato salito sul balcone, mentre i colleghi forzavano la porta. Quando sono entrati in casa la donna era nuda, sdraiata su un letto in lacrime, mentre l’ex fidanzato stava cercando di rivestirsi. Forse voleva scappare sentendosi in trappola.
L’uomo è stato bloccato ed è stato portato in caserma. La ragazza ha raccontato della serata passata insieme.
DI UN INCONTRO richiesto dall’ex amico e del tentativo di violenza. Sia la donna, sia il marocchino, portati in caserma, sono apparsi alterati. Probabilmente all’origine di tanta eccitazione c’era l’alcol, lo stesso che ha fatto perdere al marocchino il controllo e i freni inibitori.
DOPO UNA NOTTE di interrogatori i carabinieri hanno dichiarato in arresto il maghrebino con l’accusa di sequestro di persona e tentata violenza sessuale e, in aggiunta, l’accusa di percosse. Ora si trova in carcere a Canton Mombello in attesa della convalida e degli interrogatori. Potrà dare la sua verità sui fatti, respingere eventualmente le accuse. L’inchiesta è coordinata dal pm Francesco Pappalardo.

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