Italiano, vetturino, accusato di aver preso a pugni una donna

BUFERA SULLE BOTTICELLE
“A che serve la rete sugli occhi?”
Donna presa a pugni dal vetturino
Dieci giorni fa l’aggressione in pieno centro scatenata da una semplice domanda sulle condizioni del cavallo. Il caso fa scoppiare di nuovo le polemiche sul servizio delle carrozze romane. Onorato (Udc): “Il sindaco faccia qualcosa contro la lobby”

“A che serve la rete sugli occhi?” Donna presa a pugni dal vetturino Una ‘botticella’ in centro

Pugni in faccia per una semplice domanda. La vittima della furia di un vetturino è Valentina, un’impiegata di 31 anni, colpevole di avere chiesto all’uomo a cosa servisse la retina che copriva gli occhi del cavallo da lui condotto. Risale al 7 settembre l’episodio che riapre le polemiche nei confronti del trattamento che subiscono gli animali usati per il traino delle carrozze storiche destinate ai turisti che visitano il centro della capitale.

I passanti che quel pomeriggio sono intervenuti per chiamare i soccorsi, intorno alle 17, in via del Corso si sono trovati di fronte questa scena: il vetturino, un uomo di mezza età sceso dalla “botticella”, picchiava selvaggiamente una donna incastrata nella sua bicicletta. Valentina ha poi raccontato di essersi accostata all’incrocio con via dei Condotti notando che il cavallo, apparentemente affaticato, indossava una retina a coprire gli occhi. Per questo, si era rivolta all’uomo chiedendo: “A che serve? Non è che il cavallo soffre di più?”. Per tutta risposta, il conducente ha brandito un bastone e, poi, è subito sceso per malmenare la donna che ha subito chiesto aiuto. Dopo l’intervento dei vigili urbani, Valentina è stata portata all’ospedale Santo Spirito dove le hanno riscontrato vertigini e contusioni.

A dieci giorni dall’aggressione subita in pieno centro, l’episodio solleva nuove polemiche contro il maltrattamento degli animali sfruttati violando per lo più l’obbligo di pausa imposto dal Comune. A chiedere un intervento in Campidoglio, tra gli altri, è Massimiliano Valeriani, consigliere del Pd al Comune di Roma. “L’assessore De Lillo e il sindaco – dice Valeriani – devono riferire al più presto in consiglio comunale. Non si può più tollerare questa casta dei vetturini delle botticelle che agisce al di fuori della legalità con tanto di licenza pubblica e che sfrutta gli animali oltre ad essere aggressiva con cittadini e turisti”.
“La tolleranza zero di Alemanno – rincara la dose Valeriani – non può valere solo per gli spot nei campi nomadi, ma deve valere per tutti”.

Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio, interviene sulla questione chiedendo la revoca immediata della licenza di questa botticella, qualora “le autorità confermino la versione della ragazza”. Onorato si scaglia contro l’amministrazione Alemanno chiedendo un intervento efficace contro la lobby dei vetturini. In particolare, dichiara Onorato: “Non possiamo più tollerare che sulle strade della Capitale ci sia un servizio, per altro a concessione comunale, privo di tariffe prestabilite con l’amministrazione e che non vengano certificate neanche dall’emissione di una ricevuta”.
“Molti vetturini – aggiunge Onorato – continuano a non rispettare i protocolli stabiliti dal Comune: prendono strade e percorsi vietati intralciando il traffico e mettendo a rischio la vita dei cavalli”.

La condanna dell’episodio arriva anche da Patrizia Prestipino, assessore provinciale a Sport, Turismo e Politiche Giovanili che definisce l’aggressione “una brutta pagina per l’immagine di Roma. Una vicenda triste che dimostra, ancora una volta, come la delibera comunale sulle cosiddette botticelle sia inefficace e, soprattutto, sia costantemente disattesa dai vetturini, che dimostrano non solo sprezzo delle regole ma un’arroganza intollerabile, aggravata dall’indifferenza di chi dovrebbe effettuare controlli e vigilare”.

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