Abusò delle due nipoti
Nonno finisce in carcere
Sentenza definitiva per un pensionato di 80 anni residente a Tornolo condannato alla pena definitiva di 11 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata e continuata. Le indagini avviate nel marzo 2008 su denuncia dei genitori
Abusò delle due nipoti Nonno finisce in carcere
I carabinieri della stazione di Bedonia, collaborati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Borgotaro, hanno arrestato un pensionato di 80 anni, residente a Tornolo, frazione Tarsogno, poiché condannato alla pena definitiva di 11 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di una nipote.
I FATTI – Le indagini ebbero inizio nel marzo 2008 a seguito di una segnalazione fatta alla magistratura dai servizi sociali della Comunità montana delle valli del Taro e del Ceno, relativa ad una coraggiosa denuncia fatta da due genitori su una serie di abusi subiti dalle due figlie (nel frattempo divenute maggiorenni) ad opera del nonno paterno quando elle erano due bimbe.
I militari quindi, avvalendosi del prezioso ausilio delle assistenti sociali e, soprattutto, dei genitori e di una zia delle giovani avviarono una delicata attività e riuscirono a conquistarsi la fiducia delle due giovani, che erano riuscite, dopo anni, a superare il trauma subito dagli incredibili abusi, creandosi un valido percorso psicologico che le aveva spinto dapprima a confidarsi tra loro, poi a riferire tutto agli ignari genitori (che, entrambi lavoratori, avevano sempre affidato al nonno le bambine, essendo essi residenti in due abitazioni attigue). Genitori che, increduli per quanto accaduto (erano sempre al lavoro nei momenti in cui avvennero le violenze), avevano appunto trovato la forza per presentarsi innanzi agli assistenti sociali.
Riuscirono a farsi raccontare nel dettaglio gli abusi subiti dalle due giovani (iniziati quando entrambe avevano l’età di 6 anni circa), che riferirono quanto si era consumato ogni giorno tra le mura di quella che sembrava una normale casa ma che, invece, era lo scenario di violenze assurde ed incredibili, che avevano coinvolto anche altre due nipoti dell’uomo nei momenti in cui esse lo andavano a trovare ed il nonno le aveva condotto in un suo capanno, asseritamente per mostrare gli animali che custodiva.
Appurarono, pertanto, che le due bimbe e le due cuginette avevano subito, per periodi compresi tra 2 e 6 anni, le peggiori perversioni sessuali da parte del nonno. Acquisirono indizi incontestabili che permisero di confermare il racconto delle due vittime su quelli che il nonno aveva sempre detto loro che erano solo dei “giochi”, per i quali le aveva minacciato sempre di non raccontare nulla ai genitori, altrimenti avrebbe fatto loro del male. Inviarono, infine, una dettagliata informativa al pm della Procura di Parma Anna Ferrari che, concordando subito con quegli inconfutabili quanto incredibili esiti, richiese un’ordinanza di custodia cautelare al Gip Pietro Rogato che l’emise, concedendo all’uomo, in ragione dell’avanzata età, gli arresti domiciliari con il divieto di ricevere minorenni in casa se non in presenza di altre persone.
Nell’agosto 2008, quindi, l’uomo fu arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari e la macchina della giustizia continuò il suo cammino, tanto che nel febbraio 2009, innanzi al Gup del tribunale di Parma fu celebrato (naturalmente a porte chiuse) il processo, nel quale la più grande delle nipoti, quella cioè che per prima si era confidata con i genitori ed aveva convinto la sorella a fare altrettanto, riferì, nel corso di una drammatica quanto lucida e precisa deposizione, tutti gli abusi subiti, evidenziando come la casa del nonno e il capanno fossero stati i luoghi nei quali aveva tragicamente perso la sua innocenza e si era interrotta la sua infanzia felice, puntando coraggiosamente il dito contro l’autore di tali infamie, che fu così condannato alla pena di 14 anni di reclusione, rimanendo però sempre agli arresti domiciliari, ed al risarcimento dei danni, per i quali in seguito veniva emesso un decreto di sequestro conservativo dell’abitazione dell’uomo.
CONDANNA ESECUTIVA- Nel febbraio 2010 la Corte d’Appello di Bologna aveva confermato interamente la bontà dell’impianto accusatorio, riducendo la pena ad 11 anni di reclusione poiché i reati commessi in un determinato periodo si erano nel frattempo estinti per sopravvenuta prescrizione. Qualche giorno fa la Suprema Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell’uomo, confermando interamente la sentenza della Corte d’Appello, tanto che la Procura Generale di Bologna emetteva subito un ordine di carcerazione, per cui l’uomo veniva prelevato dai militari dalla sua abitazione ed associato ad una casa circondariale per l’espiazione della pena.
http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/09/26/news/abus_delle_due_nipoti_nonno_finisce_in_carcere-7438718/
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Abusò delle nipotine nel parmense: condannato ed arrestato
Quando avevano tra i 2 e i 6 anni, deve scontare 11 anni
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E’ stato arrestato perchè condannato, con pena definitiva, a 11 anni di carcere per violenza sessuale aggravata e continuata ai danni delle nipotine minorenni. Protagonista della vicenda un pensionato 80enne di Tarsogno, nel parmense, arrestato dai carabinieri della stazione di Bedonia, insieme ai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Borgo Val di Taro. Le indagini ebbero inizio nel marzo 2008 a seguito di una segnalazione fatta alla magistratura dai servizi sociali della comunità montana delle valli del Taro e del Ceno, relativa alla denuncia fatta da due genitori su una serie di abusi subiti dalle due figlie, nel frattempo divenute maggiorenni, ad opera del nonno paterno quando le due erano piccole. I carabinieri accertarono che le due bimbe avevano subito, per periodi compresi tra 2 e 6 anni, terribili perversioni sessuali da parte del nonno. Qualche giorno fa l’ultima parola della Cassazione che ha rigettato il ricorso dell’uomo, confermando interamente la sentenza di condanna della Corte d’Appello.
http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/09_settembre/26/abuso_delle_nipotine_nel_parmense_condannato_ed_arrestato,26228622.html