Una iniziativa a Parma contro la violenza sulle donne

Testimoni silenziose: donne vittime di violenza

Uomini che odiano le donne, uomini deboli che non sopportano un abbandono o un rifiuto e che arrivano a uccidere. Mai come in questo periodo, reduci da un’estate che ha visto riempirsi le pagine di cronaca di femminicidi, si sente il bisogno di riflettere sul tema della violenza.

Per questo l’associazione Centro antiviolenza di Parma, in collaborazione con Istituzione biblioteche e Provincia di Parma, ha deciso di portare alla Biblioteca Civica una mostra itinerante sul tema del femminicidio, dal titolo «Testimoni silenziose», visitabile fino al 16 ottobre. Protagoniste sono delle sagome disposte nei corridoi della biblioteca e recanti ognuna la storia di due donne, assassinate nell’arco del 2008 da mariti, fidanzati, amici e conoscenti maschi. Come la storia di Gabriella Massari uccisa, a colpi di pistola, il 19 agosto 2008 dal marito, che non ha risparmiato la vita neanche alla figlia Elisa. Si tratta quindi di «violenza illustrata», di storie che con rispetto si raccontano a chi, uscendo dall’indifferenza, abbia voglia di fermarsi un attimo a leggere e a pensare. Nata nel 1990 da un’idea di alcune scrittrici e artiste americane, «Testimoni silenziose» è ad oggi una campagna internazionale alla quale partecipano molti stati fra cui Gran Bretagna, Israele, Spagna, Ungheria, Romania e Australia. In Italia è promossa dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, che ogni anno si occupa di aggiornare i dati relativi ai femminicidi attraverso l’analisi minuziosa degli organi di stampa. «Non esistono statistiche ufficiali sull’argomento – spiega Samuela Frigeri del Centro antiviolenza di Parma -. Questo di per sé dimostra già una scarsa attenzione verso questo dramma». Numeri che sembrano quelli di una vera e propria mattanza a danno delle donne, uccise proprio per il loro essere donne (da qui la definizione di «femminicidio» come omicidio di genere). Sono 101 gli episodi di violenza contro le donne del 2006 a Parma, 107 nel 2007, 112 nel 2008 e 119 nel 2009. Un’escalation che sembra non essersi arrestata neanche nel 2010. «Quello che è necessario fare – aggiunge l’assessore della Provincia alle Politiche sociali, Marcella Saccani – è responsabilizzare la società, e gli uomini in primis, preoccupandoci di educarli fin dalla più tenera infanzia ed è in quest’ottica che vivremo la “Settimana nazionale contro la violenza” prevista dall’11 al 16 ottobre, o altre iniziative come il Premio Colasanti-Lopez e il progetto europeo Daphne per l’educazione nelle scuole».

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