STALKING: PERSEGUITA EX E LE RAPISCE FIGLIO NEONATO, ARRESTATO
(AGI) – Tivoli Terme (Roma), 20 ott. – Sms, telefonate a tutte le ore, appostamenti sotto casa, minacce di morte anche ai vicini, danneggiamenti, violazioni di domicilio e, da ultimo, addirittura il sequestro-lampo del figlioletto neonato. Sono stati otto mesi di vero e proprio incubo quelli vissuti da una giovane romena, perseguitata in tutti i modi dal connazionale con il quale aveva avuto una relazione e che aveva deciso di lasciare per le continue violenze subite.
Tutto comincia appunto quando la tormentata relazione tra i due finisce: C.Z. 24 anni, non sa rassegnarsi all’idea e comincia sistematicamente a chiamare la sua “fiamma” nel tentativo di convincerla a tornare con lui. A complicare la situazione, la scoperta da parte dell’uomo della gravidanza della ex.
Gravidanza in un primo tempo tenuta nascosta, ma poi ammessa una volta diventata evidente: “volevo dirgli che il bimbo non era suo – raccontera’ in lacrime la neomamma ai carabinieri -, ma ho avuto paura che, credendo alla mia bugia, mi ammazzasse”. Nei giorni scorsi l’epilogo della drammatica vicenda: l’uomo, probabilmente ubriaco, si e’ presentato per l’ennesima volta sotto la casa della ex ma quando ha visto che lei ignorava i suoi “inviti” (urlati a squarciagola) a scendere, ha scavalcato un cancello, forzato la porta dell’appartamento, preso a schiaffi la giovane che aveva cercato rifugio nel bagno e le ha strappato dalle braccia il bimbo di pochi mesi. Salvo poi lasciarlo poco piu’ tardi, solo, ai piedi delle scale, quando si e’ reso conto di essere braccato. La giovane vittima, infatti, nel frattempo, angosciata per la sorte della sua creatura, si era rivolta ai carabinieri della Stazione di Tivoli, diretti dal capitano Emanuela Rocca, che hanno ricostruito l’intera vicenda, raccolto le testimonianze di vicini, minacciati anche di morte, effettuato sopralluoghi nell’appartamento teatro del rapimento e disposto tutta una serie di di servizi di osservazione. Al termine, i militari hanno chiesto ed ottenuto la misura della custodia cautelare in carcere alla procura di Tivoli: per Z.C. si sono aperte le porte del carcere di Roma Rebibbia, per la sua ex compagna e’ cominciato un nuovo capitolo di vita, senza la paura quotidiana di uscire di casa, di portare il bambino dal pediatra, di subire l’ennesima visita indesiderata.
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