Violenza maschile sulle donne: l’aggressore ha spesso funzioni di comando

17-05-2010 – Violenza donne:associazione,aggressore e’in funzioni comando

"L’uomo violento è spesso un soggetto che nella vita professionale assurge alla funzione di comando". E’ questo l’identikit dell’uomo violento tracciato da MediterraneaCAV che gestisce lo sportello provinciale "Centro Antiviolenza per donne e minori" per conto della provincia di Reggio Calabria, sulla base, è scritto in una comunicato, di quanto "trapela dai molteplici colloqui con donne, che quotidianamente subiscono brutali atti di violenza all’interno delle mura domestiche, e che spesso, grazie alla garanzia dell’anonimato, chiedono di sfogarsi con le operatrici dello sportello provinciale di Reggio Calabria con sede in Cinquefrondi".

"L’identikit dell’uomo violento – prosegue la nota – risponde alla figura dell’uomo che non ti lascia respiro in ogni momento della giornata, perché morbosamente ossessivo e geloso. Costui vive costantemente con l’angoscia di essere tradito, diffida di tutti e non esita a dare ceffoni, al solo ravvisar di un atteggiamento o uno sguardo sospetto, ‘a suo dire’, della moglie o compagna verso altri". "I diversi colloqui con le donne vittime di maltrattamenti – ha sostenuto il presidente di MediterraneaCAV, Emilio Ierace – si caratterizzano dall’unisona interpretazione che l’uomo violento è allo stesso tempo un uomo insicuro, debole e totalmente fragile nella sua identità maschile, tant’é che ricerca la propria identità di maschio, attraverso le svariate forme di sottomissione, maltrattamenti e violenze di ogni genere verso la propria partner, infierendo soprattutto sulla psiche della stessa.

Contrariamente alle recenti statistiche, la MediterraneaCAV, nel tracciare l’identikit dell’uomo violento, ha potuto sfatare l’idea che l’uomo violento abbia un’età compresa tra i 34 e i 54 anni e che sia un’ operaio di cultura media-bassa, infatti nella molteplicità dei casi esaminati si é potuto stabilire che si tratta per lo più di un impiegato tra i 20 e i 35 anni, di cultura medio-alta e con forte propensione alla violenza ed alla trasgressione sessuale". Le professione che maggiormente spicca, quale appunto professione dell’uomo violento, prosegue la nota, "é quella dell’impiegato della difesa in genere. Noi abbiamo attribuito quale possibile significato a questo dato statistico che l’identikit dell’uomo violento rispecchia quello di una persona che vive molto poco nel sociale e che trascorre molto tempo in casa, perché insicuro e ossessivo nei confronti della partner.

Dunque, sulla scia di questo dato allarmante, e soprattutto dell’enorme mole di separazioni e divorzi che oggigiorno sono di piena evidenza, lo staff socio-sanitario-assistenziale della MediterraneaCAV consiglia a tutte le donne, di ovviare ad un lungo periodo di fidanzamento col proprio partner prima di giungere al fatidico ‘si’ o ad una possibile convivenza, al fine di poterne stabilire la vera personalità ed il livello di amore". Purtroppo – conclude la nota – molto spesso questi casi di gelosia morbosa, sfociano in terribili delitti, tanto da costituirne una delle cause maggiori di morte per le donne. Per questo tali fenomeni non vanno assolutamente sottovalutati". (ANSA).

http://www.telereggiocalabria.it/news/1-cronaca/24847-violenza-donneassociazioneaggressore-ein-funzioni-comando-.html 

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