Stalking, fermato 40enne bresciano
venerdì 26 novembre 2010
(s.s.) Non accettare un rifiuto come risposta. Telefonare anche 50 volte al giorno, a tutte le ore, per minacciare di morte la ex compagna. Arrivare a chiamare sul cellulare del figlio minorenne della donna pur di parlare con lei. E infine presentarsi sotto casa della ex, per l’ennesima volta, con un manganello estensibile in acciaio in auto, pronto all’uso. In una parola, stalking.
Gli uomini della polizia locale di Brescia, coordinati dal comandante Roberto Novelli e dal commissario aggiunto Alessio Moladori, nei giorni scorsi hanno posto fine a quest’incubo per una donna bresciana di 38 anni arrestando il suo persecutore.
Dalla fine di settembre, infatti, l’ex convivente, un bresciano di 40 anni, M. M., era tornato a tormentare la donna, madre di due figli di 16 e 11 anni avuti da una precedente relazione, che aveva rifiutato di riallacciare una relazione tormentata da tempo.
L’uomo già nel 2009 era stato denunciato a piede libero dagli agenti della polizia locale per molestie e minacce ai danni della donna, e nel 2008 la squadra mobile della questura lo aveva perseguito con un’ordinanza di divieto di dimora, poi patteggiata ad un anno e due mesi di reclusione, per il medesimo reato. Nell’ultimo anno le cose erano sembrate migliorare, fino a precipitare però di nuovo alla fine di settembre quando la donna è tornata a subire minacce di morte e telefonate molestatrici.
Così agli inizi di novembre si è rivolta al comando di via Donegani per chiedere aiuto, per sé e per i propri figli. Gli agenti della locale hanno subito compreso la gravità della situazione e loro stessi sono stati più volte testimoni delle telefonate minacciose dell’uomo.
Nei giorni scorsi le pattuglie hanno effettuato diversi servizi di protezione sia nei confronti della donna, sia per i suoi due figli nel tragitto dalla scuola alla casa. Venerdì 12 novembre, però, all’ennesima telefonata con minacce di morte, il 40enne ha fatto seguire anche una visita sotto casa della donna in via Vittime d’Istria.
Questa volta, però, ha trovato gli agenti della locale ad aspettarlo, i quali hanno potuto procedere all’arresto in flagranza di reato. All’interno dell’auto è stato rinvenuto anche un manganello telescopico in acciaio, vietato, e l’uomo è risultato positivo alla cocaina. Il giudice ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa di processo come miglior protezione per la vittima.
“Abbiamo ritenuto di procedere in questo modo perché non c’era tempo di richiedere un ammonimento e le altre procedure del caso, poiché temevamo che quelle minacce potessero trasformarsi presto in realtà”, ha spiegato Moladori. “La convalida dell’arresto e la disposizione della custodia cautelare in carcere hanno dimostrato che l’inquadramento probatorio è stato molto puntuale”, ha sottolineato Novelli.
Nei giorni scorsi anche la squadra mobile della polizia aveva proceduto ad un fermo per stalking, dopo sei anni di molestie alla ex moglie
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