Italiano, medico, accusato di violenza, lesioni e sequestro di persona nei confronti di una donna straniera

Rovigo. Medico costringe l’amante a fare
sesso con più persone e transessuali
L’uomo ha spinto la relazione clandestina con la donna al limite
È stato denunciato per violenza, lesioni e sequestro di persona

ROVIGO (10 gennaio) – (e.l.t.) Quando l’amore si trasforma in violenza. Una relazione amorosa che durava da oltre 15 anni sarebbe diventata una storia brutale nella quale l’uomo avrebbe obbligato la donna ad avere rapporti con più persone contemporaneamente e con transessuali. Lui un medico bassopolesano sposato e con figli, lei una donna straniera arrivata in Polesine molti anni fa. Le indagini che si trovano in mano dei carabinieri al momento sono ancora in pieno svolgimento e c’è riserbo sull’identità del medico che per ora è stato denunciato per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni con cutter.

La donna afferma che all’inizio del loro rapporto non sapeva di essere la compagna di un uomo con famiglia, ma il forte legame che li ha tenuti assieme l’ha portata a proseguire la relazione, anche se clandestina, nel momento nel quale è venuta a conoscenza della reale situazione. Poteva sembrare un “normalissima” storia d’amore anche se non ufficiale, dove l’amore veniva vissuto di nascosto, ed invece da qualche tempo questo legame si era trasformato, racconta la vittima, in un vero e proprio incubo dove lei si trovava costretta a vivere rapporti sessuali a tre e con persone transessuali.

Un incubo che pochi giorni fa è diventato una realtà dolorosa con la casa di lei diventata una pericolosa prigione. Il medico, secondo la denuncia, era andato a trovare la donna per uno dei loro incontri, quando le cose gli sono sfuggite di mano e i due hanno iniziato a litigare. Un litigio violento, dove lui sarebbe persino arrivato a chiuderla a chiave all’interno della casa impedendole di andarsene. Il litigio sarebbe diventato così violento da portare il medico a usare un cutter per ferire alle braccia l’amante, che si sarebbe difesa spruzzandogli addosso dello spray antiaggressione che teneva in casa.

In quel momento lui sarebbe andato in bagno e lei avrebbe preso il telefono per avvisare i carabinieri. Impaurito l’uomo, sentita la telefonata, sarebbe fuggito dalla finestra del bagno. Immediato l’intervento degli uomini dell’Arma che sono riusciti a entrare nell’abitazione grazie a un’amica che aveva le chiavi di casa della vittima. Inevitabile la denuncia nei confronti dell’uomo. Nei giorni successivi all’episodio i militari hanno perquisito l’abitazione del medico alla ricerca di materiale pornografico.

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