Prostituta uccisa nel Parmense, l’assassino sognava una relazione stabile
È un operaio di cinquantadue anni, Silvano Rainieri, ad aver ucciso, strangolandola, Cosmina Emilia Burlan detta Cristina, la prostituta romena di vent’anni il cui cadavere è stato trovato ieri in un canale nella frazione di Borghetto di Noceto (Parma). Rainieri ha confessato l’omicidio nel corso di un lunghissimo interrogatorio a cui è stato sottoposto nella notte in Questura a Parma.
L’omicida ha raccontato di aver ucciso perché respinto dalla giovane, che non voleva avere una relazione sentimentale con lui. Rainieri, che viveva in una frazione di Fontanellato, nel Parmense, assieme alla madre, lavorava come operaio nel settore alimentare e, stando agli inquirenti, ha problemi di relazione con il prossimo. Aveva cominciato a frequentare i luoghi in cui si prostituiva la vittima da molto tempo e, da qualche mese, si allontanava in auto con Cristina sempre più spesso. Lo hanno testimoniato, ben prima che l’uomo confessasse, le amiche e le colleghe della ragazza. Anche la sera del delitto, domenica 23 gennaio, Cristina stava lavorando in una zona periferica a pochi chilometri dall’anello tangenziale. È stata vista dalle amiche salire sull’auto di Rainieri e allontanarsi con lui. I due erano diretti a Borghetto di Noceto, la frazione in cui poi si sarebbe consumato il delitto. Stando alla ricostruzione degli inquirenti (l’indagine è affidata alla pm Roberta Licci), Rainieri avrebbe manifestato alla donna l’intenzione di avere una relazione stabile con lei, ma la ragazza avrebbe decisamente rifiutato l’offerta. In seguito la discussione è degenerata: Rainieri avrebbe aggredito la prostituta cercando di strangolarla a mani nude. La ragazza ha opposto resistenza e, probabilmente, la lotta all’interno del veicolo è proseguita per molti minuti. A inchiodare Rainieri, infatti, il segno di un morso ricevuto alla mano destra. Le ferite sono chiaramente visibili sull’indice e sul mignolo. Cristina avrebbe lottato fino all’ultimo e cercato di chiamare aiuto utilizzando il proprio cellulare. Rainieri però sarebbe riuscito a impadronirsi del telefonino e a scagliarlo in un prato a poca distanza dalla sua auto. In seguito l’uomo ha stordito la lucciola serrandole il collo con forza, prima a mani nude, e poi una volta che la donna è svenuta, con la cintura dei pantaloni. Poi si è liberato del corpo gettandolo nel canale e si è disfatto anche della borsetta. Nel frattempo le altre prostitute che l’avevano vista andar via e non tornare si sono allarmate. Una di loro ha provato a rintracciarla al cellulare, ma inutilmente. Ieri la ragazza si è presentata in Questura per sporgere denuncia sulla scomparsa della collega, fornendo un preciso identikit dell’uomo con il quale si era allontanata senza fare ritorno. Le forze di polizia lo hanno subito rintracciato e sottoposto ad interrogatorio allo scopo di capire che cosa fosse accaduto. Proprio durante il primo interrogatorio è giunta in Questura la segnalazione del ritrovamento di un corpo femminile in un canale della campagna parmense. Un agricoltore, infatti, si era imbattuto nel cadavere nel corso del proprio lavoro. Rainieri, sottoposto a domande sempre più circostanziate e pressanti ha cercato di negare ma la sua resistenza non è durata molto. È stato portato nel carcere di Parma con l’accusa di omicidio volontario di impeto
http://www.telesanterno.com/prostituta-uccisa-nel-parmense-lassassino-e-un-cliente-abituale-0125.html
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Lucciola strangolata dal cliente
Lui la uccide dopo il rifiuto “d’amore”
Il corpo senza vita di una donna ritrovato in campagna, nella zona di Noceto. Si tratta di Emilia Cosmina Burlan, prostituta romena. L’assassino è già stato fermato: è un 50 enne di Fontanellato che si era invaghito della donna
di MARIA CHIARA PERRI e GIACOMO TALIGNANI
Lucciola strangolata dal cliente Lui la uccide dopo il rifiuto “d’amore” Emilia Cosmina Burlan
Vent’anni, romena. Il suo nome è Emilia Cosmina Burlan, per tutti “Cristina”. Venuta in Italia per una vita migliore e finita a battere i marciapiedi della provincia di Parma. Ed è qui che ha trovato una fine orribile. Prima strangolata e poi gettata in un canale. Emilia è stata uccisa, prima picchiata e poi strangolata con una cinta, perchè aveva rifiutato l’offerta d’amore di un suo cliente abituale, Silvano Rainieri, 52enne di Fontanellato. Lui le ha stretto la cinghia al collo fino a toglierle il respiro e poi l’ha gettata in un canale in mezzo a un bosco a Borghetto di Noceto, dove i due si erano appartati. Il cadavere, seminudo e con i segni dello strangolamento sul collo, è stato ritrovato nel primo pomeriggio di lunedì nella zona di via Bardiana, verso le 14.30, da un agricoltore del posto.
LA CRONACA La scomparsa della giovane era però già stata denunciata verso mezzogiorno e mezzo da un’amica. Quest’ultima aveva segnalato alla Squadra mobile che Emilia, detta Cristina, la sera prima (domenica) stava lavorando in via Emilia Ovest, nella zona vicino all’hotel Parma e Congressi. Poi era arrivato un cliente. Uno abituale, che anche le altre lucciole conoscevano. Silvano Rainieri, residente a Parola di Fidenza, Emilia la frequentava dalla scorsa estate. Più e più prestazioni a pagamento con quella giovane ragazza dell’est Europa. Le voleva quasi bene, almeno dal racconto fornito agli inquirenti. Lui, operaio alimentarista che viveva da solo con la madre, aveva pensato di poter insturare una relazione stabile con quella ragazza. Magari, di poter andare a convivere insieme. Quella sera ha caricato sulla Golf la ragazza e l’ha portata a Borghetto, in un luogo appartato.
I due iniziano una lunga discussione. Rainieri sogna di portarla via dalla strada, di avere una relazione fissa con lei, di poter essere l’unico a possederla. Ma lei non vuole saperne nulla. La giovane declina l’offerta e lui perde la testa. La giovane cerca di chiamare aiuto col cellulare, lui lo getta in mezzo al campo. Il 52enne la aggredisce, la picchia. La discussione si fa violenta e lei per difesa azzanna la mano dell’uomo, morde forte, tanto da fargli sanguinare il mignolo e l’indice. Il cliente non ci vede più e afferra il collo della donna, stringe tanto fino a che non sviene. Poi, impaurito, si toglie la cintura e la stringe al collo della lucciola: la strangola in pochi minuti. Un delitto d’impeto, consumato in pochi attimi.
Compiuto il terribile gesto trascina il cadavere sino ad un canale, getta la borsetta della giovane in un cassonetto e poi sparisce, si va a nascondere a casa.
LE RICERCHE L’indomani però gli inquirenti sono già sulle sue tracce. Una amica della prostituta ne ha infatti denunciato la scomparsa verso mezzogiorno e mezza. Ha cercato di contattarla invano per tutta la notte. Le due erano solite prostitursi insieme. Venivano da Cremona, dove erano residenti, per raggiungere la loro “zona” in via Emilia Ovest, dove ormai erano conosciute negli ambienti della prostituzione. L’amica sa con chi si è allontanata la giovane, altre prostitute forniscono indizi importanti sull’identità di quel cliente abituale che voleva sempre e solo Cristina. Gli uomini della Mobile temono sia troppo tardi. A ragione. Quando le forze dell’ordine raggiungono casa Rainieri e fermano il presunto omicida è infatti già stato ritrovato il corpo di Emilia, senza vita. Un agricoltore ha allertato i carabinieri di Noceto. Sul posto arrivano gli inquirenti col presunto assassino. I vestiti della ragazza, il cellulare, la cintura con cui è stata strngolata vengono ritrovati nella zona. Il 52enne indica anche il cassonetto dove ha gettato la borsetta.
L’uomo ammette quasi subito, almeno parzialmente, le sue responsabilità. Cerca di ricostruire cos’è accaduto la sera prima, non sa speigare come si è procurato quelle ferite sulla mano. Viene condotto in questura, dove gli agenti della Mobile e il pm Roberta Licci, titolare dell’indagine, lo interrogano fino a tarda sera. Messo alle strette, crolla e confessa: “Mi ha rifiutato, non ci ho più visto e l’ho strangolata”. Ora è nel carcere di via Burla. Su di lui pende l’accusa di omicidio volontario.
http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/01/24/news/donna_assassinata_a_noceto_ritrovato_un_cadavere_a_borghetto-11608556/
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DONNA ASSASSINATA NEL PARMENSE, PRESUNTO ASSASSINO UN CLIENTE
(AGI) – Parma, 25 gen. – Si chiamava Emilia Cosmina Burlan ma tutti la conoscevano come Cristina, la ventenne prostituta romena uccisa ieri nei dintorni di Noceto, in provincia di Parma. La ragazza e’ stata picchiata e poi strangolata con una cintura da un suo cliente abituale, Silvano Rainieri, 52 anni, residente in un paese della provincia di Parma. Secondo le forze dell’ordine che indagano sull’omicidio e’ stato lui ad uccidere la donna e poi a gettarla in un canale senza vestiti.
A quanto pare, tutto sarebbe nato da una pesante discussione tra la ragazza e Rainieri, che sognava di far cambiare vita alla prostituta e avere una relazione fissa con lei. Ma a quanto emerge, la donna avrebbe rifiutato l’offerta e il 52enne l’avrebbe cosi’ aggredita: prima schiaffi, poi, quando la ragazza reagisce e morde la mano all’uomo, il cliente avrebbe afferrato il collo della donna con le mani fino a farla svenire. Dopo di che si sarebbe tolto la cintura e l’avrebbe stretta al collo della ‘lucciola’ strangolandola.
L’uomo avrebbe confessato il suo delitto dopo un lungo interrogatorio condotto dalla pm della Procura di Parma, Roberta Licci. A tradire fatalmente il cliente era stata proprio la ferita alla mano dovuta al morso di Cristina: una circostanza che aveva immediatamente insospettito gli agenti della squadra mobile che indagano sul delitto
http://www.agi.it/bologna/notizie/201101251401-cro-rt10149-donna_assassinata_nel_parmense_presunto_assassino_un_cliente