Italiano, maresciallo dell’esercito, accusato di aver tentato violenza nei confronti della figlia dodicenne di conoscenti

Tentata violenza sulla 12enne contattata
via Facebook, arrestato un maresciallo
L’uomo, in forza all’Esercito, aveva intrattenuto in chat la ragazzina, figlia di amici, fino a farle
accettare un appuntamento: i carabinieri lo hanno fermato mentre lei saliva sulla sua auto

Ha inondato di messaggini a sfondo erotico attraverso Facebook una dodicenne figlia di un conoscente, è riuscito a strapparle un appuntamento, l’ha incontrata in una strada di Milano e l’ha fatta salire sulla sua auto. A quel punto sono intervenuti i carabinieri, che l’hanno fermato con l’accusa di tentata violenza sessuale su disposizione del procuratore aggiunto Piero Forno, uno degli inquirenti impegnati nel caso Ruby. Il gip Bruno Giordano ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per un maresciallo dell’Esercito di 45 anni.

La convalida non era scontata: il solo chattare non poteva portare all’arresto e l’uomo, di fatto, non ha neppure sfiorato la ragazzina. Pm e gip si sono rifatti a una sentenza della Cassazione del 1993, però, in base alla quale il solo fare salire in macchina una minore di 14 anni anche senza contatto fisico può configurare il reato di tentata violenza. Di per sé neanche questa circostanza sarebbe stata sufficiente. Solo la combinazione delle due circostanze ha portato all’arresto. Determinante il ruolo dei genitori dell’adolescente, che si sono accorti delle avance telematiche ricevute dalla figlia e d’intesa con Forno hanno organizzato la trappola per arrestare il sottufficiale.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/07/news/tentata_violenza_sulla_12enne_contattata_via_facebook_arrestato_un_maresciallo-13287153/?ref=HREC2-8

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