Eredità e litigi: tragedia a Gorno
Uccide il cognato, ferisce la sorella
Tragica lite lunedì mattina, 9 maggio, a Gorno: una coppia di pensionati è stata aggredita davanti a casa dal fratello di lei. L’uomo – Giovanni Benigni – è stato ucciso mentre la moglie – Caterina Quistini – è in gravissime condizioni.
Tutto è avvenuto nella prima mattinata in una palazzina del paese, in via Cornello. I carabinieri sono arrivati sul posto insieme ai soccorritori solo dopo che l’omicida si è costituito, intorno alle 8,30 del mattino, e hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.
I due pensionati – 78 anni la vittima, 64 anni la moglie, che non avevano figli – poco dopo le 7 stavano uscendo di casa per andare a Messa, come tutte le mattine. Il fratello della donna, Dionisio Quistini, 68 anni, che abita nello stesso edificio, li ha affrontati sulle scale: ne è scaturita un’accesa discussione.
A un certo punto il fratello della donna avrebbe impugnato una spranga, quasi certamente un piede di porco, e si sarebbe avventato sui due pensionati. Li ha colpiti con grande violenza e ripetutamente: lui è morto sotto i colpi, lei invece ha riportato lo sfondamento della base del cranio.
Poi Dionisio Quistini ha lasciato la palazzina e, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe raggiunto una nipote, probabilmente per confessare quello che aveva fatto. Erano le 7,15. Ma non sarebbe riuscito a spiegarsi e, in stato confusionale, l’uomo ha quindi raggiunto Clusone e si è costituito ai carabinieri.
Solo a quel punto è scattato l’allarme e alla palazzina di Gorno sono arrivati i soccorsi. Per l’uomo però non c’era più nulla da fare, mentre la donna, in gravissime condizioni, è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Il primo referto emesso dai medici parla di coma: Caterina Quistini – ex cuoca all’ospedale di Groppino, ora in pensione – è arrivata in ospedale poco dopo le 10 ed ora è ricoverata in rianimazione al pronto soccorso, in condizioni molto critiche.
Del caso si stanno occupando i carabinieri della compagnia di Clusone, in stretto contatto con l’autorità giudiziaria. Nel primo pomeriggio Dionisio Quistini è stato interrogato a lungo dal magistrato.
Pare che la lite sia scoppiata per questioni legate sia alla casa in cui la tragedia si è consumata, per ragioni di eredità, sia ad attriti di vicinato. Dionisio Quistini abita al secondo piano. La sorella invece, fino a qualche tempo fa, abitava al 1° piano: si era trasferita all’ultimo piano dopo la morte del fratello, che lo aveva lasciato proprio a lei.
Secondo i vicini di casa si tratterebbe di una tragedia annunciata: da molto tempo nella casa di via Cornello si sentivano accese discussioni. I carabinieri hanno ricostruito anche una serie di reciproche denunce fra Caterina Quistini e il fratello Dionisio: erano anche finiti in causa. Una lunga serie di dissapori che ora hanno purtroppo avuto un tragico epilogo.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/203807_gorno_tragica_lite_fra_condomini_uccide_un_vicino_un_altro__grave/
—
Bergamo, ucciso dal cognato
per colpa dell’eredità contesa
La vittima è un uomo di 78 anni: il fratello della moglie, ferita anch’ella gravemente, lo ha atteso
mentre usciva da casa per andare a messa e ha preso entrambi a sprangate. Poi si è costituito
Ha atteso la sorella e il cognato fuori casa, li ha aggrediti a sprangate uccidendo lui e mandando lei in coma, poi si è costituito. Sono queste, secondo una prima ricostruzione, le fasi del delitto compiuto stamattina a Gorno, in Val Seriana, in provincia di Bergamo. Fra i tre erano da tempo in corso furibondi litigi legati a un’eredità. Litigi che coinvolgevano soprattutto Dionigi Quistini, 68 anni, e la sorella Caterina, di 64. Finché stamattina l’uomo ha deciso di farla finita.
Sapendo che ogni giorno alle 7,30 la sorella e il cognato Giovanni Benigni, di 78 anni, originario di Caravaggio, uscivano per andare a messa, si è appostato fuori casa della coppia, in via in via Cornello, frazione Villassio. E quando ha visto uscire i due parenti si è scatenato, avventandosi contro di loro armato di una spranga di ferro, colpendo più volte la sorella e il cognato. Quest’ultimo è morto in seguito alle gravissime ferite riportate. Lei è invece ricoverata in coma in Rianimazione agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Quistini si è poi recato a casa di un nipote, che abita in paese, e gli ha raccontato tutto. Poi è andato dai carabinieri e si è costituito.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/05/09/news/bergamo_donna_uccisa_durante_una_lite_fra_parenti-15988335/