Marito uccide la moglie a colpi di pistola e fugge
L’omicidio passionale a Cervinara nell’avellinese
Ha sparato un colpo al petto di sua moglie, poi è fuggito. A fare fuoco Michele Rivetti, 50 anni di Cervinara, nell’avellinese che ha ucciso Elisa Affinito di 40 anni. Il delitto è avvenuto nel cortile di casa, dove la coppia viveva con i 4 figli e la madre della donna.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti l’uomo, un disoccupato con qualche precedente penale, era roso dalla gelosia e avrebbe ucciso la donna al termine dell’ennesimo litigio. Poi è scappato con la sua auto che in seguito ha abbandonato nel comune di Cancello. Vani intanto i tentativi dei figli di rimettersi in contatto con il padre per convincerlo a consegnarsi.
http://www.tmnews.it/web/sezioni/videonews/20110818_video_09484171.shtml
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Tragedia della gelosia: uccide la moglie con un colpo di pistola e poi fugge. Braccato dalla polizia
S.Felice a Cancello – Una donna di 40 anni, Elisa Affinito, madre di quattro figli, è stata uccisa con un colpo di pistola al petto dal marito Michele Rivetti. L’uxoricidio è avvenuto a Cervinara, in provincia di Avellino. Alla base del gesto potrebbero esserci dei motivi di gelosia. L’omicidio è avvenuto nel cortile di casa dove vivevano i coniugi con i quattro figli e la madre della vittima. Sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Cervinara, insieme alla Squadra Mobile di Avellino, che stanno cercando il marito fuggito dopo l’uccisione della moglie. L’uomo, cinquantenne, è disoccupato ed ha precedenti penali. Sul luogo dell’omicidio sono giunti anche il magistrato di turno ed il medico legale.
Nel pomeriggio di ieri una svolta nelle ricerche in quanto l’uomo si è tradito telefonando al figlio maggiore rivelando di aver abbandonato l’auto nell’area di San Felice a Cancello, comune di cui è originario. Vani i tentativi da parte del figlio di farlo costituire. Numerosi i posti di blocco disposti sul territorio circostante dalla polizia. Nella fattispecie pare si stia utilizzando anche un elicottero.
http://www.casertanews.it/public/articoli/2011/08/18/065145_cronaca-s-felice-cancello-tragedia-gelosia-uccide-moglie-colpo-pistola-poi-fugge-braccato-polizia.htm
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Uccide la moglie per gelosia
ricercato 50enne a Cervinara
La vittima aveva 40 anni ed era madre di quattro figli. L’omicidio si è consumato nel cortile di casa. L’uomo si è dato alla fuga dopo aver esploso un colpo di pistola al petto della donna
Una donna di 40 anni, Elisa Affinito, madre di quattro figli, è stata uccisa con un colpo di pistola al petto dal marito. L’uxoricidio è avvenuto a Cervinara, in provincia di Avellino. Alla base del gesto potrebbero esserci dei motivi di gelosia. L’omicidio è avvenuto nel cortile di casa dove vivevano i coniugi con i quattro figli e la madre della vittima. Gli agenti del commissariato di polizia di Cervinara stanno cercando il marito della vittima, Michele Rivetti, di 50 anni. L’uomo è disoccupato e ha qualche precedente penale
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/08/17/news/cervinara_uccide_la_moglie-20542581/
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Marito spara alla moglie e la uccide: arrestato da polizia
Era in fuga da mercoledi’ scorso. Preso nel casertano
(ANSA) – AVELLINO, 19 AGO – Michele Rivetti, il 53enne che mercoledi’ scorso a Cervinara, in provincia di Avellino, ha ucciso sua moglie, Elisa Affinita, 40 anni, con un colpo di pistola al petto, e’ stato catturato dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino e del commissariato di Cervinara.
L’uxoricida, che si era dato alla fuga portando con se’ l’arma del delitto, e’ stato arrestato ad Arienzo, il centro in provincia di Caserta dove era nato. Rivetti non ha opposto resistenza.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/campania/2011/08/19/visualizza_new.html_753842443.html
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Vita e morte della bracciante Elisa
uccisa dal marito per una vacanza
La storia della donna uccisa dal marito a Cervinara, nel beneventano. La giovane donna aveva perso i familiari nell’alluvione del 1999. Ancora il fuga l’uomo, legato al clan dei Massaro
di PIERLUIGI MELILLO
Sul volto di donna attraente i segni del dolore e del sacrificio. La sveglia suonava ogni mattina alle cinque per Elisa Affinita, la 40enne uccisa con un colpo di pistola al cuore dal marito nel cortile di casa al rione San Cosma di Cervinara. Lui, Michele Rivetti, 53 anni, originario di Arienzo nel Casertano, una fama da “guappo” nella Valle Caudina, ha atteso che Elisa tornasse dal lavoro. Le è andato incontro quasi volesse aiutarla a liberarsi delle buste di plastica con la frutta che le era stata regalata dall’azienda agricola della Piana del Sele, dove era impegnata come bracciante. Ha esploso un colpo con la pistola che ha poi portato con sé nella fuga. Un raptus di gelosia? Ora gli inquirenti non ne sono più convinti, anche alla luce delle testimonianze di parenti e vicini che conoscevano la coppia.
Lei, Elisa, non era mai stata sfiorata da pettegolezzi, non c’erano altri uomini nella sua vita. Eppure il marito avrebbe covato per giorni rancore e rabbia. E si è scoperto che Elisa, insieme con tre dei suoi quattro figli e l’anziana madre, era da pochi giorni tornata da una vacanza di due settimane al mare, a cui il marito aveva acconsentito di malavoglia salvo poi pentirsene: Michele Rivetti è sorvegliato speciale, nel suo curriculum di criminale le pesanti accuse di estorsione e lesioni guadagnate al servizio del clan Massaro. E mai avrebbe potuto lasciare Cervinara, lo avrebbero arrestato. In casa, da alcuni giorni si mostrava inquieto e irascibile, non perdonando alla moglie il fatto di averlo lasciato da solo
per quella breve vacanza che invece da tempo Elisa pensava di meritarsi pagandola con il denaro guadagnato duramente come bracciante nelle serre del Salernitano. Non solo sacrifici ma anche dolore. La vita di Elisa era stata già segnata da un destino tragico.
Nell’alluvione di Cervinara del dicembre del 1999 morirono il padre Luigi ed il fratello Giuseppe. Furono travolti dal fango che sconvolse la frazione Ioffredo del popoloso centro della Valle Caudina. Per lei, descritta dai vicini come una madre modello, una vita sempre in bilico tra la famiglia distrutta dalla frana assassina e un amore difficile con un uomo che era sempre nei guai con la giustizia, ma che lei aveva fortemente voluto, nonostante i pareri negativi dei parenti e degli amici. Eppure il matrimonio era stato felice, gli unici tormenti erano causati dai continui controlli delle forze dell’ordine.
Due giorni prima del delitto la polizia era stata a casa sua, gli agenti non avevano trovato nulla. Ma lui sapeva come sfuggire alla giustizia, in quella casa popolare risaltava l’imponente impianto di sicurezza con quattro videocamere piazzate vicino all’angusto portone. Michele Rivetti si era guadagnato negli anni la fama di duro per i suoi legami con il clan Massaro, attivo fino a pochi anni nella zona a nord di Caserta con base a Santa Maria a Vico: gli inquirenti sono sicuri che nella fuga si sia servito dell’aiuto di fiancheggiatori del clan, oggi decapitato. Ma ormai il cerchio intorno a lui si sta stringendo. Nell’unico contatto telefonico durante la fuga uno dei figli, che lo invitava a costituirsi, gli ha rivolto un solo interrogativo tra le lacrime: “Perché hai ucciso mamma?”.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/08/19/news/vita_e_morte_della_bracciante_elisa_uccisa_dal_marito_per_una_vacanza-20610878/
segnalo
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_agosto_17/arrestato-stupro-sardegna-1901311614275.shtml
segnalo
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=160029&sez=HOME_ROMA