Muore al Niguarda donna bruciata viva dal convivente
All’ospedale Niguarda di Milano è terminata l’agonia di Leda Corbelli, la donna 65enne ricoverata dal 17 dicembre scorso con ustioni gravissime procuratele dal compagno. Dopo una lite tra i due, il convivente, disoccupato e con problemi mentali, l’aveva cosparsa di liquido infiammabile e le aveva dato fuoco.
L’uomo, Raffaele Fratantonio, 58enne, originario delle provincia di Ragusa, è stato arrestato per tentato omicidio lo scorso dicembre, dai carabinieri della compagnia di Rho, ma ora l’imputazione nei suoi confronti potrebbe presto aggravarsi. Ora, in seguito alla morte della sua convivente, dovrà rispondere di omicidio.
Una storia terribile quella di Leda Corbelli che viveva con il compagno a Novate Milanese e che in tutti i modi aveva tentato di curare Raffaele Fratantonio. L’uomo era disoccupato e viveva a carico della donna. Spesso si rifiutava di assumere farmaci prescritti accusando la convivente di non curarlo ma di voler limitare la sua capacità psichica per poterlo controllare meglio.
E il 17 dicembre scorso, proprio durante una lite furibonda, Fratantonio prende una tanica di benzina che si era portato in casa, la versa addosso a Leda e le dà fuoco. La donna, ormai una torcia umana, cerca inutilmente aiuto nel cortile dello stabile in cui risiede, ma nessuno potrà fare nulla, se non avvisare i carabinieri che arrestano l’uomo. La donna viene ricoverata in fin di vita. Oggi la sua agonia è finita.
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