Tre italiani, militari, fermati per lo stupro di una studentessa

Studentessa stuprata fuori dalla discoteca a Pizzoli

Pizzoli. Stuprata, pare da più persone, e poi abbandonata nel retro del locale, in stato di semi incoscienza. E’ un episodio inquietante, e ancora tutto da chiarire, quello che si è verificato la scorsa notte in una discoteca di Pizzoli, dove una ragazza di 20anni di origini laziali (studentessa fuori sede all’università de L’Aquila), è stata violentata.

Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia de L’Aquila, che hanno definito l’aggressione selvaggia. Sarebbe stato lo stesso proprietario della discoteca Guernica di Pizzoli, questa mattina, a rinvenite la giovane studentessa. L’episodio si sarebbe verificato fuori dal locale, mentre dentro era in corso una festa. La giovane, dopo essere stata soccorsa, è stata trasportata all’ospedale San Salvatore, dove si trova ricoverata sotto choc.

Sul luogo dell’aggressione stamane sono arrivati anche i carabinieri del Reparto operativo e della Scientifica per i rilievi del caso. Sarebbero state trovate anche delle macchie di sangue molto probabilmente appartenenti alla stessa giovane, ricoverata in gravi condizioni e sotto shock all’ospedale dell’Aquila.
A quanto pare l’aggressore o gli aggressori avrebbero utilizzato anche degli oggetti atti ad offendere. Proprio in queste ore si sta valutando la posizione di alcune persone, che si trovano nella caserma dei carabinieri. “Se non mi fossi accorto della giovane svenuta a terra, probabilmente sarebbe morta per il freddo. L’ho trovata mentre stavo chiudendo il locale in un lago di sangue nel parcheggio fuori la discoteca, ho avvertito immediatamente il personale del 118 ed i carabinieri della stazione di Pizzoli”. La testimonianza e’ di Luigi Marronaro, titolare della discoteca “Guernica”, nel comune di Pizzoli, all’esterno della quale, intorno alle 3.30 di stamane e’ stata stuprata una ventenne di Tivoli domiciliata nella frazione aquilana di Coppito.

La giovane con un’amica avrebbe conosciuto tre ragazzi, a quanto pare dell’Aquila e militari dell’Esercito, nella discoteca in cui si stava svolgendo una festa organizzata. A fermare uno dei presunti aggressori e’ stato lo stesso titolare della discoteca che lo ha fatto bloccare all’esterno del locale dagli uomini della sicurezza, per affidarlo ai carabinieri. I medici del Pronto soccorso hanno accertato lo stupro della giovane che per la violenza subita ha perso molto sangue. Gli investigatori hanno reso noto che la giovane è stata però trovata più tardi, sul retro del locale, dal titolare, che ha chiamato i soccorsi e i carabinieri. Dall’ospedale si è appreso che accanto alla ragazza, sotto choc, vi sono adesso anche alcuni psicologi. “E’ un fatto sconvolgente, atroce – ha affermato il sindaco di Pizzoli, Angela D’Andrea -. Mi auguro che il responsabile o i responsabili di questo crimine vengano individuati al più presto”. La discoteca è l’unica attualmente esistente nell’Aquilano. La scorsa notte era stata aperta per una festa organizzata. Sul fronte delle indagini, proseguono senza sosta gli interrogatori dei Carabinieri dei giovani presenti alla festa. In ospedale sono giunti i Ris per le attività tecnico scientifiche. La giovane stuprata, si è appreso da ambienti medici, ha perso molto sangue; numerosi gli interventi per suturare le ferite che le sono state provocate con la violenza.

http://www.cityrumors.it/laquila/cronaca/studentessa-stuprata-fuori-dalla-discoteca-a-pizzoli-42996.html

Ventenne stuprata nel parcheggio di una discoteca a L’Aquila

(AGI) – L’Aquila, 12 feb. – Una ragazza di vent’anni e’ stata stuprata sabato notte nel parcheggio di una discoteca di Pizzoli, popoloso comune ubicato alla periferia ovest dell’Aquila. Il fatto e’ avvenuto attorno alle 3,30, quando all’interno del locale da ballo vi erano un centinaio di persone.
Dalle prime informazioni, la violenza subita dalla giovane sarebbe stata particolarmente selvaggia: prima di abusare di lei l’aggressore l’ha picchiata con una spranga. Sul luogo dell’aggressione stamane sono arrivati anche i carabinieri del Reparto operativo e della Scientifica per i rilievi del caso. La ragazza e’ stata operata ed e’ ricoverata in uno stato confusionale nel reparto di Ginecologia del “San Salvatore” dell’Aquila.
La studentessa della Facolta’ di Ingegneria, originaria di Tivoli (Roma) ma domiciliata a Coppito, ha perso molto sangue. I carabinieri stanno interrogando tre giovani, tutti militari del 33/Esimo Reggimento di artiglieria terrestre “Acqui” dell’Aquila, visti poco prima all’interno della discoteca parlare con la vittima e con una sua amica, anche lei di Tivoli, che non si e’ accorta di quanto stava accadendo all’amica all’esterno del locale.

“Se non mi fossi accorto della giovane svenuta a terra, probabilmente sarebbe morta per il freddo. L’ho trovata mentre stavo chiudendo il locale in un lago di sangue nel parcheggio fuori la discoteca, ho avvertito immediatamente il personale del 118 ed i carabinieri della stazione di Pizzoli” ha raccontato Luigi Marronaro, titolare della discoteca “Guernica”. A fermare uno dei presunti aggressori e’ stato lo stesso titolare della discoteca che lo ha fatto bloccare all’esterno del locale dagli uomini della sicurezza, per consegnarlo ai carabinieri.

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201202122247-ipp-rt10078-ventenne_stuprata_nel_parcheggio_di_una_discoteca_a_l_aquila

VIOLENZA
Ventenne stuprata nella notte
fuori dalla discoteca: è grave
La giovane è stata aggredita selvaggiamente all’uscita di un locale notturno nell’Aquilano. Ora è ricoverata all’ospedale del capoluogo abruzzese. Bloccato un giovane che ha respinto ogni accusa parlando di un rapporto consensuale
Lo leggo dopo
L’AQUILA – Una studentessa di 20 anni è stata aggredita e stuprata durante una festa nella discoteca “Guernica” del comune di Pizzoli (L’Aquila). La giovane è ricoverata nell’ospedale del capoluogo abruzzese, assistita da un gruppo di psicologi, in condizioni gravi e sotto shock, anche se non in pericolo di vita. E’ stata trovata alle 3.30 di stamani, era svenuta, seminuda nella neve e al freddo, con gravi ferite soprattutto nella zona genitale. Nei pressi, bloccato dal gestore e da un buttafuori del locale, un giovane, militare di stanza all’Aquila, con gli abiti sporchi di sangue. I carabinieri dell’Aquila hanno seguito da subito la pista di uno stupro, di una o più persone, e hanno parlato di “aggressione selvaggia”.

Le condizioni della vittima non hanno permesso agli inquirenti di ascoltarla. La sua testimonianza è definita determinante: per chiarire una vicenda che ha contorni poco chiari; per definire la posizione del giovane che di fronte alle domande incalzanti dei carabinieri, ha respinto ogni addebito spiegando che si è trattato di un rapporto consensuale. A gestore e buttafuori del locale che lo avevano avvicinato per primi avrebbe detto: “L’ho solo baciata”.

In giornata, i carabinieri hanno sentito almeno 15 persone. Altre saranno ascoltate. I militari dell’Arma, coordinati dal comandante provinciale dell’Aquila, colonnello Savino Guarino, attendono anche i risultati dei rilievi tecnico-scientifici dopo i prelievi dei Ris.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Mancini, si svolgono nel massimo riserbo e per il momento non escludono alcuna ipotesi. Questa mattina sembrava che l’arresto del responsabile o dei responsabili fosse imminente, ma nel pomeriggio è prevalsa la cautela.

“Sembrava morta. Mi sono preso un grande spavento – ha detto il gestore del locale, Luigi Marronaro – Abbiamo cercato di rianimarla senza riuscirci e poi di ‘beccare’ il responsabile subito. Forse è successo nel parcheggio. Sarà lei stessa a dirlo quando starà meglio. Quanto è accaduto ci ha scioccato tutti, ma chiaramente quanto avviene fuori dal locale non dipende da noi”. “E’ un fatto sconvolgente, atroce – ha affermato il sindaco di Pizzoli, Angela D’Andrea – Mi auguro che il responsabile o i responsabili di questo crimine vengano individuati al più presto”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/02/12/news/ventenne_stuprata_era_uscita_da_una_discoteca_nell_aquilano-29752071/

Ventenne stuprata in discoteca nell’aquilano, è grave

E’ stata operata la ragazza ventenne aggredita e violentata fuori da una discoteca di Pizzoli, in provincia dell’Aquila. La giovane, che partecipava ad una festa con una ottantina di persone, e’ stata trovata fuori dal locale dopo le 3,30 in un lago di sangue.

“Se non mi fossi accorto della giovane svenuta a terra, probabilmente sarebbe morta per il freddo. L’ho trovata mentre stavo chiudendo il locale in un lago di sangue nel parcheggio fuori la discoteca, ho avvertito immediatamente il personale del 118 ed i carabinieri della stazione di Pizzoli”. La testimonianza e’ di Luigi Marronaro,
titolare della discoteca “Guernica”, nel Comune di Pizzoli (L’Aquila), all’esterno della quale, intorno alle 3.30 di stamane e’ stata stuprata una ventenne di Tivoli (Roma) ma domiciliata nella frazione aquilana di Coppito.
La giovane con un’amica avrebbe conosciuto tre ragazzi, a quanto pare dell’Aquila e militari dell’Esercito nella discoteca in cui si stava svolgendo una festa organizzata. A fermare uno dei presunti aggressori e’ stato lo stesso titolare della discoteca che lo ha fatto bloccare all’esterno del locale dagli uomini della sicurezza, per affidarlo ai carabinieri. Il giovane avrebbe negato lo stupro, parlando ai Carabinieri di un rapporto sessuale consenziente. Nei suoi confronti non sono stati finora adottati provvedimenti. La sua versione, si apprende negli ambienti investigativi, dovra’ essere confrontata con quanto dice la vittima che non è stata interrogata perchè in evidente stato di choc.
“E’ un fatto sconvolgente, atroce – ha affermato il sindaco di Pizzoli, Angela D’Andrea -. Mi auguro che il responsabile o i responsabili di questo crimine vengano individuati al piu’ presto”.

La giovane stuprata, si e’ appreso da ambienti medici, ha perso molto sangue; numerosi gli interventi per suturare le ferite che le sono state provocate con la violenza.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=161588

UNA STUDENTESSA DI TIVOLI TROVATA SEMINUDA E ASSIDERATA FUORI DA UNA DISCOTECA
Aquilano sotto-choc: stupro all’uscita
della discoteca, fermato un giovane
Gli investigatori starebbero concentrando la loro attenzione su un militare visto con indumenti sporchi di sangue

PIZZOLI (L’AQUILA) – La sua spensieratezza si è spenta nel parcheggio antistante una discoteca di Pizzoli, in provincia dell’Aquila, a una temperatura che da quelle parti e di questi tempi scende ben al di sotto dello zero, intorno alle 3.30 di notte. Una ragazza di vent’anni èp stata stuprata in «maniera selvaggia». E ora è ricoverata all’ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese, in condizioni gravi anche se non in pericolo di vita.
FERMATO UN GIOVANE – Un giovane è stato fermato per la violenza, ma avrebbe negato le accuse, parlando ai Carabinieri di un rapporto sessuale consenziente. Era stato fermato dal gestore e da un buttafuori del locale di Pizzoli. Nei suoi confronti non sono stati finora adottati provvedimenti. La sua versione, si apprende negli ambienti investigativi, dovrà essere confrontata con quanto dice la vittima e con gli esami tecnico scientifici.

LA RAGAZZA – La ragazza, che è di Tivoli ma studia all’università dell’Aquila, è stata trovata questa mattina, nel retro della discoteca “Guernica”, dal proprietario del locale, Luigi Marronaro, il quale dopo la chiusura stava effettuando il solito giro di controllo prima di andar via. L’ha vista per terra, tra la neve, seminuda e in una pozza di sangue, e ha pensato che fosse morta. Ha chiamato il 118 e i carabinieri e subito sono scattati i soccorsi. La ragazza, anche se ferita e in stato di shock oltre che semiassiderata, era ancora viva.

LA FESTA – La giovane era andata in discoteca a trascorrere una serata di divertimento, una normale festa tra amici che, improvvisamente, si è trasformata in una giostra degli orrori. La ragazza ha perso molto sangue ma non pare in pericolo di vita, tuttavia le lesioni nell’area dell’addome sono state giudicate così gravi da richiedere l’intervento dei chirurghi. Chi l’ha stuprata l’ha fatto in maniera molto violenta e, pare, anche picchiandola. Il sindaco di Pizzoli, Angela D’Andrea, ha condannato duramente l’episodio e ha chiesto che le autorità prendano al più presto i responsabili e che questi «paghino per l’atto orrendo che hanno compiuto».

LE INDAGINI – Il giovane fermato dovrebbe essere un militare che sarebbe stato visto con gli indumenti sporchi di sangue non lontano dalla scena dello stupro. L’uomo avrebbe raccontato di essere in servizio all’Aquila aggiungendo che la mattina seguente si sarebbe dovuto recare al lavoro. Il giovane sarebbe stato riconosciuto in compagnia di altri commilitoni, sabato sera, mentre parlava con la studentessa. Nel locale, stando a quanto riferito dal titolare, non vi erano più di cento persone. Intanto si susseguono, anche sui social network, le manifestazioni di sdegno e di condanna nei confronti dell’accaduto. Il Centro Antiviolenza per le donne dell’Aquila ha già annunciato di volersi costituire parte civile nell’eventuale processo a carico dei responsabili. «Siamo piene di questo dolore sordo mescolato a rabbia intensa – si legge in una nota -, perché ancora una volta uno, due, tre, quattro uomini o ragazzi, quale che sia la loro età ed il loro passaporto, hanno disposto del corpo di una donna come di un personale territorio di caccia, segnando con crudeltà la vita di questa ragazza, interrompendo i suoi sogni, leggeri e intatti come possono esserlo a vent’anni».

http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_12/catenaro-stupro-laquila_33227cfc-55ad-11e1-9c86-f77f3fe7445c.shtml

Studentessa violentata nell’Aquilano
Inchiesta contro ignoti, libero il militare
Proseguono gli interrogatori per individuare il responsabile dello stupro, ma al momento non ci sono indagati. La ragazza, ricoverata in ospedale, martedì sarà ascoltata dagli investigatori
Lo leggo dopo

L’AQUILA – La Procura della Repubblica dell’Aquila ha aperto un’inchiesta contro ignoti nell’ambito delle indagini sullo stupro della 20enne originaria di Tivoli 1, studentessa all’Aquila, trovata svenuta, seminuda in mezzo alla neve e insanguinata fuori alla discoteca Guernica nel comune aquilano di Pizzoli. Per tutta la giornata si sono attesi i primi provvedimenti nei confronti del presunto responsabile dello stupro, ma la decisione presa dalla Procura significa che al momento non c’è ancora alcun indagato e che investigatori ed inquirenti vanno avanti con cautela.

Oggi sono state sentite altre persone, mentre la studentessa, ancora in stato di choc, resta ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale dell’Aquila. La ragazza agli psicologi ha detto di non ricordare praticamente nulla. L’accusa punta comunque sulla testimonianza della giovane, che potrebbe essere ascoltata domani, sulla querela contro l’aggressore e sui risultati degli esami tecnico scientifici dei Ris, lasciando aperta ogni ipotesi, comprese quelle di uno stupro di gruppo. Non si esclude, però, neanche un rapporto consenziente.

Il maggior sospettato – un giovane militare del 33/mo reggimento artiglieria Acqui, originario della provincia di Avellino – è libero. Prima ha negato ogni coinvolgimento nella vicenda, poi ha ammesso il rapporto sessuale dicendo che era stato consenziente. L’uomo era stato fermato con gli abiti sporchi di sangue dal gestore del locale e dai buttafuori nelle vicinanze del posto dove era stata trovata la giovane studentessa, mentre stava lasciando la discoteca in macchina con due suoi commilitoni e un’amica.

Sono liberi – e finora risultati estranei al presunto stupro – anche i suoi due commilitoni, un campano e un aquilano, anche loro interrogati ieri, e anche loro regolarmente in caserma. Fonti dell’esercito sottolineano che i tre ragazzi sono apparentemente tranquilli.

Uno dei buttafuori della discoteca che, insieme al gestore, ha soccorso la giovane, ha spiegato che la 20enne sarebbe probabilmente morta se fosse rimasta altri cinque minuti al freddo. E nonostante gestori e vigilanza abbiano sottolineato di aver fatto tutto il possibile, il primo provvedimento potrebbe essere quello della chiusura del locale: i carabinieri proporranno domani al questore dell’Aquila, competente in questa materia, un provvedimento per la temporanea sospensione della licenza che si adotta, fra l’altro, in caso di pericoli per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/02/13/news/studentessa_violentata_nell_aquilano_inchiesta_contro_ignoti_libero_il_militare-29839618/

L’Aquila: forse usato un oggetto per lo stupro di Pizzoli. E il “Guernica” rischia di chiudere

Il “Guernica” di Pizzoli

La discoteca “Guernica” di Pizzoli, all’esterno della quale sabato notte si è consumato uno stupro ai danni di una ventenne di Tivoli, ora rischia di chiudere. Nelle indagini infatti sono finite anche le immagini del sistema di videosorveglianza del locale che, ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico sulla legge di pubblica sicurezza, che prevede il fermo dell’attività in caso di pericoli per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Sarà il Questore dell’Aquila a decidere per la chiusura o la sospensione temporanea della licenza.
La vittima, intanto, ricoverata ed operata al San Salvatore per le gravi lesioni riportate nella zona genitale, non è riuscita ancora a fornire un racconto dettagliato dei fatti perché ancora sotto choc e la sua prima testimonianza è stata caratterizzata da molti “non ricordo”.
Per la violenza, rivela Il Messaggero, pare sia stato utilizzato un oggetto, non ancora individuato dagli investigatori.
Un militare campano, in servizio presso il 33° Reggimento Aqui dell’Aquila, resta il principale sospettato, anche se nei suoi confronti non è stato emesso alcun provvedimento, tanto è vero che il fascicolo aperto da Pm David Mancini è contro ignoti.
Il ragazzo, sorpreso vicino alla giovane dai buttafuori della discoteca con i pantaloni sporchi di sangue, ha sempre dichiarato di aver avuto un rapporto consenziente con la ragazza. Insieme a lui, potrebbero essere responsabili dell’episodio due colleghi, un concittadino di Avellino e un aquilano. I tre rimangono regolarmente in servizio presso la caserma Pasquali.
Una svolta, forse, si avrà con l’arrivo dei risultati degli esami tecnico-scientifici del Ris di Roma, le analisi di laboratorio avrebbero già evidenziato un tasso alcolemico nel sangue sopra la media.

http://www.abruzzo24ore.tv/news/L-Aquila-forse-usato-un-oggetto-per-lo-stupro-di-Pizzoli-E-il-Guernica-rischia-di-chiudere/70977.htm

Stupro Pizzoli, quattro indagati per violenza brutale

L’AQUILA – Iscritti nel registro degli indagati i quattro giovani sospettati dello stupro della studentessa di Tivoli, avvenuto sabato scorso all’uscita del locale Guernica di Pizzoli. Si mantiene il pieno riserbo sulle indagini che probabilmente porteranno altri sviluppi con l’arrivo dei risultati degli esami fatti dal Ris di Roma. Tra i quattro indagati, tre sono militari del 33° reggimento artiglieria Acqui, la quarta è una giovane ragazza, forse fidanzata con uno dei tre militari. Sulle dinamiche della vicenda si è molto discusso arrivando alla conclusione che probabilmente si è trattato di una pratica sessuale estrema, praticata da un gruppo di più uomini e che ha visto la ragazza coinvolta non consenziente. I tre ragazzi sono stati sentiti a lungo nella giornata di domenica, e poi sono stati lasciati andare. Per i tre militari non sono stati presi provvedimenti fino alla avvenuta denuncia da parte della madre della ragazza. Al momento la giovane si sta riprendendo in ospedale ma pur migliorando fisicamente, restano critiche le sue condizioni psicologiche e continua a ricordare poco o niente dell’accaduto. Viene seguita per questo dagli psicologi e assistita costantemente dai genitori.

http://www.you6.tv/comment-n1153.html

Stupro di gruppo, quattro indagati
Vittima una studentessa. Ricoverata, non ricorda nulla
I sospetti dei pm su tre militari e una ragazza

PIZZOLI (L’AQUILA) – «Stuprata selvaggiamente da uno o più uomini che volevano provare una pratica estrema». È questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di dare una spiegazione all’episodio di presunta violenza accaduto nella notte tra sabato e domenica, all’uscita della discoteca Guernica, nel comune di Pizzoli. Vittima una ragazza ventenne di Tivoli che studia all’università dell’Aquila. Nel frattempo sono già trapelate le prime indiscrezioni a proposito dell’iscrizione sul registro degli indagati dei quattro giovani sospettati a vario titolo del grave fatto. Innanzitutto il giovane militare campano, appartenente al 33° Reggimento artiglieria dell’Aquila, che è stato trovato vicino al punto in cui la studentessa giaceva svenuta, che ha ammesso l’atto sessuale dicendo però che lei era consenziente, altri due commilitoni, uno campano e l’altro aquilano, e della fidanzata di quest’ultimo. L’età dei quattro oscilla tra i 20 e i 22 anni.

Il panorama di Pizzoli, paesino alle porte dell’Aquila
LE FERITE – L’evidenza delle gravi ferite (interne ed esterne) riportate dalla giovane, che era stata trovata svenuta e seminuda in mezzo alla neve e in una pozza di sangue dal titolare del locale e dal buttafuori intorno alle 3.30, stanno spingendo gli investigatori a seguire questa pista, ferme restando naturalmente tutte le altre ipotesi al vaglio della Procura aquilana (titolare dell’inchiesta è il pm David Mancini). Le forze dell’ordine starebbero ancora cercando l’oggetto, forse un bastone, con il quale sarebbe stata compiuta la violenza. I danni subiti dalla ragazza, infatti, non sono compatibili con un rapporto sessuale ordinario.
GLI ACCERTAMENTI – Intanto si attendono tra giovedì e venerdì i risultati dei primi esami del Ris di Roma sugli indumenti sporchi di sangue. È stata inoltre sequestrata, come riferisce il quotidiano abruzzese Il Centro, anche l’auto utilizzata dal gruppo per andare in discoteca. Non pare, tuttavia, che la violenza sia avvenuta all’interno della vettura. Di sicuro mancano le tracce di trascinamento nel piazzale del locale, che resterà chiuso per dieci giorni come disposto dal questore Stefano Cecere.

LA VITTIMA – Le condizioni della ragazza, ricoverata all’ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese e assistita da medici e psichiatri, vanno lentamente migliorando. Con l’aiuto dei genitori, sempre vicini a lei, si è alzata e ha fatto qualche passo intorno alla stanza. Le ferite, che hanno richiesto l’applicazione di numerosi punti di sutura in sala operatoria, sono gravi ma non dovrebbero aver arrecato alla giovane danni permanenti. Tra una decina di giorni, potrebbe già lasciare l’ospedale. Fisicamente sta meglio, ma il forte choc le impedisce momentaneamente di ricordare cosa è accaduto e, quindi, di aiutare gli investigatori a ricostruire i fatti. In Abruzzo si è registrato in questi giorni anche un altro gravissimo episodio di violenza. A Nereto, in provincia di Teramo, una ragazza di 17 anni è stata stuprata dal branco la sera prima di San Valentino ma, solo a distanza di ore dall’accaduto, si è recata al pronto soccorso per essere visitata. I carabinieri hanno per ora sottoposto a fermo un marocchino di 28 anni, che nega la violenza, ma gli investigatori stanno lavorando per individuare altri due giovani che avrebbero partecipato allo stupro dopo aver attirato con l’inganno la ragazza in un posto buio nelle vicinanze del centro storico.

http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_16/catenaro-stupro_aa90b48a-58b3-11e1-9269-1668ca0418d4.shtml

La ragazza stuprata: “Mi volevano uccidere”
dissequestrata l’auto di uno dei sospettati
Nuova ondata di interrogatori dei quattro indagati I carabinieri stanno sentendo per la seconda volta, dopo domenica, i militari che avrebbero una posizione meno grave: un campano e un aquilano, di stanza al 33mo reggimento artiglieria Acqui. Si aggrava la posizione del terzo militare della provincia di Avellino

ROMA – “Ho capito che potevo morire. Quelli mi volevano uccidere”. Ha detto così la ragazza di 21 anni che è stata brutalmente aggredita 1 vicino la discoteca ‘Guernica’ di Pizzoli, in provincia dell’Aquila, la notte tra sabato e domenica scorsi 2. Originaria di Tivoli, la ragazza si è confidata con i suoi familiari. In queste ore sta cercando di ricostruire quanto accaduto. L’avvocato Enrico Maria Gallinaro la assiste e cerca di proteggerla da questa “orribile vicenda che l’ha fatta diventare un oggetto”, ha detto il penalista.

L’avvocato ha aggiunto: “la natura e la gravità delle lesioni riportate dalla giovane rendono il quadro indiziario estremamente grave. La mia assistita è stata abbandonata semi nuda e gravemente ferita, alle tre del mattino, in un parcheggio, nella neve e nel ghiaccio. E’ stato un miracolo che si sia riuscita a salvare”. Ma “ringrazio, a nome di chi vuole veramente bene alla mia assistita, i medici dell’ospedale dell’Aquila, il pubblico ministero, i carabinieri. Tutti stanno cercando di avere il massimo rispetto”, ha detto Gallinaro invitando “gli organi di stampa al massimo rispetto”.

Oggi è stata dissequestrata l’auto del giovane militare aquilano coivolto insieme ad altre tre persone nello stupro. Dei quattro, tre, due campani e un aquilano, sono militari del 33esimo reggimento artiglieria Acqui, mentre la quarta è una giovane, forse fidanzata dell’aquilano. Nel provvedimento si evidenzia che gli investigatori hanno terminato di rilevare le tracce, di sangue e biologiche, per ricostruire il fatto e stabilire se sia avvenuto o meno nell’auto. I quattro sono stati infatti fermati dal gestore del locale e dai buttafuri che avevano trovato la ragazza seminuda e infreddolita.

Nella mattinata di oggi i carabinieri hanno continuato un nuovo giro di interrogatori, sentendo per la seconda volta, dopo domenica, i militari che avrebbero una posizione meno grave:il campano e l’aquilano di stanza al 33/mo reggimento artiglieria Acqui. Non si sa se sarà interrogato anche il terzo militare indagato, della provincia di Avellino.

E’ su quest’ultimo che si riversano i sospetti più gravi. L’uomo era stato bloccato con le camicia e una mano sporca di sangue dal gestore del locale e dai buttafuori subito dopo il ritrovamento fuori dalla discoteca della giovane svenuta in mezzo alla neve e insanguinata. Dai primi risultati degli esami del Ris di Roma è emerso che il sangue è della giovane studentessa, come le tracce biologiche trovate su camicia, mano e braccialetto da polso del 21enne militare, iscritto sul registro degli indagati da ieri.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/02/17/news/studentessa_aquila_violenza-30060329/?ref=HREC1-68

Stupro di gruppo: «Volevano uccidermi»
È suo il sangue sulla camicia di uno dei militari
Parla la ragazza aggredita lo scorso sabato. Tracce biologiche sono state trovate su abiti, mano e bracciale di uno dei quattro indagati

MILANO – «Ho capito che potevo morire. Quelli mi volevano uccidere». Ha detto così la ragazza di 21 anni oggetto di una brutale aggressione nei pressi di una discoteca, in provincia dell’Aquila, la notte tra sabato e domenica scorsi. La giovane, originaria di Tivoli, ha parlato con i suoi familiari, si è confidata. In queste ore sta cercando di ricostruire quanto accaduto.

PROVE – Nel frattempo prendono corpo gli interrogativi che gravano su uno dei sospetti dello stupro di gruppo avvenuto domenica scorsa a L’Aquila. Sono della giovane studentessa, sangue e tracce biologiche trovate su camicia, mano e braccialetto da polso del maggiore sospettato, il 21 enne militare originario della provincia di Avellino, di stanza al 33esimo reggimento artiglieria Acqui, iscritto sul registro degli indagati da giovedì. Emerge, si è appreso, dai primi risultati degli esami del Ris di Roma. Si aggrava quindi la posizione del giovane.

http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_17/stupro-l’aquila-sangue-indagati_cdc72f0a-595e-11e1-b00f-503ee71194ec.shtml

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