Era esanime vicino alla stazione Termini
Trovata a Roma giovane australiana in gravi condizioni: forse stuprata
Una ragazza di 22 anni di origini australiane è stata soccorso all’alba di oggi in via Milazzo. Operata d’urgenza per un’emorragia interna. Non si esclude che la donna possa essere stata vittima di una violenza sessuale.
Un’australiana di 22 anni è stata trovata esanime questa mattina in strada a Roma, nei pressi della stazione Termini. La ragazza, soccorsa dal 118,è stata operata d’urgenza per un’emorragia interna. Secondo fonti sanitarie la ventiduenne, che è in gravi condizioni, potrebbe aver subito uno stupro.
La ragazza è stata soccorsa all’alba di oggi in via Milazzo e trasportata al policlinico Umberto I di Roma dove è stata operata. Gli agenti del commissariato Viminale e della squadra mobile di Roma, sono a lavoro per chiarire quanto avvenuto. Al momento la 22enne, in Italia per turismo, è sotto sedativi e non è stato possibile interrogarla
A trovare la giovane e a chiamare il 118 è stata una donna, che ha visto intorno alle 6 la ventiduenne in terra, sanguinante, in via Milazzo, nei pressi della Stazione Termini. La giovane presentava contusioni, escoriazioni ed era in evidente stato di shock.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=167159
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Ragazza australiana stuprata a Roma Gravissima per un’emorragia
Trovata svenuta per strada
nei pressi della stazione Termini
Un’australiana di 22 anni è stata trovata esanime questa mattina in strada a Roma, nei pressi della stazione Termini. La ragazza, soccorsa dal 118, è stata operata d’urgenza per un’emorragia. Secondo fonti sanitarie la ventiduenne, che è in gravi condizioni, potrebbe aver subito uno stupro.
A trovare la giovane e a chiamare il 118 è stata una donna, che ha visto intorno alle 6 la ventiduenne in terra, sanguinante, in via Milazzo, nei pressi della Stazione Termini. L’australiana è stata trasportata dall’ambulanza al Policlinico Umberto I, dove è stata operata d’urgenza per un’emorragia. La giovane è ancora in gravi condizioni, non parla ed è sotto effetto di sedativi. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Roma.
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/462029/
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Roma, turista australiana aggredita alla Stazione Termini: forse è stata stuprata
Esanime a terra e con una grave emorragia. Ricoverata d’urgenza e sottoposta a intervento chirurgico
13:21 – Un’australiana di 22 anni è stata trovata esanime questa mattina in strada a Roma, nei pressi della stazione Termini. La ragazza, soccorsa dal 118, è stata operata d’urgenza per un’emorragia. Secondo fonti sanitarie la ventiduenne, che è in gravi condizioni, potrebbe aver subito uno stupro.
A trovare la giovane e a chiamare i soccorsi è stata una donna, che ha visto intorno alle 6 la ventiduenne in terra, sanguinante, in via Milazzo, nei pressi della stazione. L’australiana è stata trasportata dall’ambulanza al Policlinico Umberto I, dove è stata operata d’urgenza per un’emorragia. La giovane è ancora in gravi condizioni, non parla ed è sotto effetto di sedativi. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Roma.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/articoli/1052210/roma-turista-australiana-aggredita-alla-stazione-termini-forse-e-stata-stuprata.shtml
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Gioco erotico o stupro? Il giallo dell’australiana soccorsa a Termini
(AGI) – Roma, 12 lug. – Per quasi un intero giorno Roma ha convissuto ancora una volta con l’incubo dello stupro ai danni di una turista, questa volta una 22enne australiana. E’ stato da quando, all’alba di ieri, la giovane era stata vista camminare sanguinante e senza una meta, nei pressi della stazione Termini. Soccorsa e trasportata al policlinico Umberto I, e’ stata operata per fermare un’emorragia interna e suturare lesioni agli organi genitali. La giovane aveva anche un tasso alcolemico elevato, hanno riferito i medici che sono intervenuti. Da quel momento e’ cominciata la caccia al presunto violentatore, le reazioni politiche in citta’ sono state quelle proprie di vicende analoghe accadute in passato, con rimpallo di accuse e responsabilita’. Alla fine pero’ sembra che la verita’ sia saltata fuori: nessun stupro, era stato invece un rapporto consenziente quello avuto dalla ragazza. E la polizia ha rintracciato il compagno di una notte della turista australiana: un tunisino.
I due avevano trascorso alcune ore insieme in locali della zona e poi hanno scelto l’intimita’. Per un rapporto sessuale – non si sa dove consumato – con modalita’ andate forse oltre il previsto, ma non era stato uno stupro. L’esito delle indagini della Questura di Roma ha fatto chiarezza, la ragazza stessa l’ha confermato.
Determinante e’ stato l’esame delle immagini registrate dalle numerose telecamere collocate nell’area dove la ragazza e’ stata trovata ieri mattina. Malgrado le dichiarazioni della Questura, restano ancora dei dubbi sull’effettiva volontarieta’ del rapporto sessuale estremo. Qual e’ il limita tra sesso violento e stupro? In una nota diffusa nella serata di ieir la Questura ha spiegato: “Le indagini condotte dalla Squadra Mobile con la collaborazione del commissariato Viminale hanno permesso di chiarire che la vicenda non ha evidenziato alcun comportamento violento ai danni della ragazza straniera.
Gli elementi acquisiti dagli uffici investigativi della Questura di Roma e che hanno portato a tale conclusione – si legge nella nota – derivano sia dalle numerose testimonianze raccolte sia dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere collocate nella zona teatro della vicenda”. Elementi che hanno portato anche all’identificazione “di tutti i soggetti protagonisti della stessa, compreso colui con il quale ha la giovane australiana ha, volontariamente, trascorso la serata e gran parte della notte”. Una ricostruzione, “gia’ evidente dall’esame degli elementi raccolti”, che come detto e’ stata confermata anche nel pomeriggio dalla ragazza “che ha escluso ogni forma di violenza”. Gli investigatori della squadra mobile di Roma hanno rintracciato l’immigrato tunisino, l’hanno sentito e non e’ emerso alcun reato a suo carico. Gli investigatori hanno raccolto anche le testimonianze delle amiche della 22enne.
Tutto chiarito dunque, almeno ufficialmente, anche se resta comunque lo sviluppo drammatico di quella che doveva essere una serata e una nottata diversa per la giovane turista. Eppure per lunghe ore Roma e’ stata al centro dell’attenzione mediatica per il presunto stupro, con i siti web dei principali quotidiani che ‘sparavano’ in evidenza la notizia. Grazie anche al fatto che i medici che avevano preso in cura la ragazza ne parlavano come di di chi “e’ stata probabilmente vittima di violenza sessuale” e di “vittima di un atto violento a sfondo sessuale”.
E alle polemiche politiche non ha mancato di fare riferimento quindi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che nel dirsi “molto contento che alla stazione Termini non sia avvenuta nessuna violenza alla giovane turista australiana” e che l’accertamento dei fatti e’ stato possibile grazie alla registrazione delle telecamere, “a dimostrazione che nella citta’ si moltiplicano gli apparati di sicurezza e controllo”, ha sottolineato “sono invece dispiaciuto per lo sciacallaggio che ancora una volta e’ stato messo in atto dalla sinistra”. “Con squallida puntualita’ e con l’amplificazione mediatica – ha aggiunto il primo cittadino – i soliti personaggi hanno provato a sfruttare quella che per una giovane donna poteva essere una terribile disgrazia”.
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201207120823-ipp-rt10013-stupro_o_sesso_estremo_il_giallo_della_22enne_australiana_a_roma
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Stupro Roma Termini, la ragazza: “Nessuna violenza”
Appena sveglia dall’operazione, la 22enne australiana in vacanza a Roma, trovata ieri mattina svenuta e ricoperta di sangue in via Milazzo, dietro la stazione Termini, ha smentito quanto si era creduto fino a poche ore prima: non è stata violentata.
Nessuno stupro, ma un rapporto sessuale violento ma consenziente consumato con un giovane marocchino conosciuto la sera prima. Anche gli amici della studentessa confermano di aver visto i due allontanarsi insieme mano nella mano, completamente ubriachi, a fine serata. La versione contrasta con quanto avevano riferito i medici del reparto di ginecologia del Policlinico Umberto I dove era ricoverata la turista per un’emorraggia interna. Il responsabile del pronto soccorso, Claudio Modini, proprio ieri aveva detto all’Ansa che senza ombra di dubbio si trattava di uno stupro (leggi qui).
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Il ragazzo marocchino, subito identificato dalle telecamere di sorveglianza della stazione Termini e raggiunto dalla polizia, ha confermato di aver consumato un rapporto sessuale con la 22enne totalmente consenziente. L’incontro tra i due è stato comunque ripreso dalle telecamere e dimostra che non c’è stata alcuna violenza. La squadra mobile, diramando un comunicato ufficiale, ha chiarito che: “Le immagini delle telecamere hanno permesso di chiarire che la vicenda non ha evidenziato alcun comportamento violento ai danni della ragazza straniera”.
Non verrà mossa alcuna denuncia nei confronti del marocchino che, come dimostrano le immagini, ha tentato anche di soccorrere la ragazza sanguinante, ma che ha rifiutato le cure trascinandosi per 300 metri prima di perdere conoscente ed essere avvistata da una passante che ha poi chiamato il 118.
http://magazine.excite.it/stupro-roma-termini-la-ragazza-nessuna-violenza-N125047.html
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Roma, australiana non è stata stuprata
Roma, 11 lug. (LaPresse) – E’ stata trovata senza sensi e in una pozza di sangue. Quello che per quasi tutta la giornata era sembrata l’ennesima emergenza stupri a Roma, in serata ha avuto una svolta. La ragazza australiana, di 22 anni, trovata esanime, in via Milazzo, all’alba, a due passi dalla stazione Termini, non ha subito uno stupro, ma le lesioni sono state frutto “di un atto sessuale violento ma consensuale”. Con un ragazzo tunisino, conosciuto poco prima del dramma, che spaventato si è dato alla fuga. E’ stata la stessa ragazza a riferirlo agli agenti della mobile, che indagano sul fatto. La vittima è stata interrogata dopo molte ore dall’operazione chirurgica cui è stata sottoposta all’Umberto I.
“Su di me non è stata fatta violenza”, ha detto agli inquirenti, confermando di fatto la versione del ragazzo che, per ora, è stato indentificato, ma sul quale non è stato emesso alcun provvedimento. La 22enne, che ora si trova nel reparto di ginecologia, ha avuto dei punti di sutura, segno incontrovertibile della violenza. Stando a quanto riferiscono gli inquirenti, il rapporto sessuale, che si è consumato per strada, è stato brutale: una sorta di gioco erotico, sfociato nel dramma. Tanto che lei, a un certo punto, si è piegata dal dolore, ha avuto un’emorragia, ha perso sangue ed è svenuta. Così il ragazzo, in preda al panico, è scappato. Il giovane è stato identificato grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza e poi è stato sentito confermando la consensualità del rapporto.
In particolare, un filmato mostrerebbe i due insieme nella zona, a testimonianza del fatto che hanno passato insieme tutta la serata e parte della notte. La giornata investigativa è stata in salita. Il quadro clinico risultava incontrovertibile, tanto da spingere il direttore del Dea dell’Umberto I a dire: “La ragazza ha subito un atto sessuale violento”. Ipotesi queste corroborate dalle testimonianze dei commercianti ambulanti di via Milazzo, che per primi hanno visto la ragazza rannicchiata in una pozza di sangue e hanno dato l’allarme. Ma con il passare delle ore il quadro degli investigatori è stato chiarito: grazie ai filmati e anche agli interrogatori delle amiche con cui l’australiana stava trascorrendo le sue vacanze romane.
Il fatto di cronaca, ha, come sempre rinfocolato la polemica politica. Quando ancora si parlava di stupro, una nota del Pd capitolino recitava: “Ormai Termini si è trasformata, a causa dell’incuria e dell’indifferenza dell’amministrazione Alemanno, in una terra di nessuno. L’area limitrofa è pericolosa come il Bronx, come pericoloso è diventato il solo transitarci soprattutto nelle ore notturne”. In serata, quando viene identificato il ragazzo tunisino, il contrattacco del Pdl non si fa attendere. “Nella fretta di emettere le solite parole ciclostilate – dice un comunicato del Pdl romano – il Pd non ha nemmeno atteso che gli inquirenti facessero piena luce sull’accaduto. L’ennesima prova di un comportamento irresponsabile, scorretto e non consono a chi si candida ad amministrare la capitale d’Italia”.
http://www.lapresse.it/cronaca/roma-australiana-non-e-stata-stuprata-1.188951
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Esanime in strada:tunisino,consenziente
Pm valutano per lui reato lesioni
(ANSA) – ROMA, 11 LUG – ”Era consenziente, non c’e’ stato abuso”. Ha detto alla polizia il giovane tunisino di 22 anni che ieri sera era in compagnia della giovane australiana ricoverata al Policlinico Umberto. Gli agenti lo hanno identificato grazie alle immagini delle telecamere nella strada.
Anche la turista australiana, ascoltata dalla polizia, avrebbe accennato ad una consensualita’. Gli inquirenti non escludono che al tunisino possa essere contestato il reato legato alle lesioni avute dalla ragazza.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/lazio/2012/07/11/Esanime-strada-tunisino-consenziente_7174885.html
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Roma, un gioco erotico in strada
La turista: sesso violento, nessuno stupro
La ragazza operata d’urgenza. I medici avevano ipotizzato lo stupro
di Maria Lombardi e Paola Vuolo
ROMA – La ragazza con le treccine bionde si trascina sul marciapiede, ogni passo è una goccia di sangue. Non sa nemmeno lei dove sta andando, vaga in lacrime con le gambe così sporche da ingannare chi la vede da lontano, sembra che indossi dei pantaloni rossi.
Il dolore più forte della paura, le fitte via via più intense fermano la fuga senza meta. Una macchia sull’asfalto segna il punto in cui si accascia, accanto agli scatoloni del mercato di via Varese. È un’alba inquietante alla stazione Termini. Chi sta aprendo i banchi vede quella ragazzetta minuta sanguinante e in lacrime, immagina che qualcuno le abbia fatto del male. Il primo pensiero è la violenza.
«Era sotto choc, non capivamo quello che diceva. Piangeva, piangeva». Un’ambulanza la porta in ospedale, codice rosso. L’australiana di 22 anni è grave, la operano d’urgenza: lacerazioni estese, emorragia tale da richiedere una trasfusione, anche i medici sospettano uno stupro. Non è andata così. La straniera racconterà più tardi di non aver subito alcuna aggressione, nessuno l’ha violentata, lei voleva starci con quel ragazzo appena conosciuto. Poi quel rapporto violento e doloroso, il sangue, la paura e la fuga. Lo stesso racconto del tunisino di 22 anni, a lui al momento non viene contestato alcun reato.
L’australiana è a Roma da tre giorni, in viaggio con quattro amiche. Alloggiano in una pensione vicino alla stazione Termini, martedì sera escono e vanno in giro per divertirsi. In un locale di via Marsala incontrano il tunisino, distribuisce volantini per pubblicizzare pub crawl, di bar in bar a bere: il tour alcolico con sei tappe costa venti euro. Le amiche ci stanno e cominciano a passare da un bancone all’altro, tra birre e cocktail. Ormai è notte fonda, la ragazza con le treccine passeggia accanto al tunisino, a un cento punto i due si allontanano e le amiche tornano in albergo. Il video registrato da una telecamera di via Vicenza riprende i due che camminano vicini, sfiorandosi le braccia.
Si appartano in via di Villafranca, su un tavolino in strada di una pizzeria chiusa fanno sesso in modo violento. Anche lì c’è un occhio elettronico a riprenderli. Sono tutti e due ubriachi, la ragazza ha un tasso alcolico molto alto, 2,7. Lei comincia a perdere sangue, tanto. Macchie sui vestiti e sulle gambe. I ragazzi si impauriscono, lei terrorizzata scappa e lui cerca di rincorrerla per soccorrerla. Ma la perde di vista e l’australiana sconvolta continua a camminare tra le vie deserte intorno alla stazione.
Un automobilista la incrocia, capisce che quella ragazza che barcolla forse sta male, scambia le tracce di sangue per pantaloni rossi. La giovane straniera non si ferma, continua a trascinarsi per circa 300 metri nonostante l’emorragia fino a quando le gambe non si piegano. Sono passate le 5,30, l’australiana viene soccorsa in lacrime e portata in ospedale. Al pronto soccorso dell’Umberto I arriva alle 5,45. È sotto choc, ha perso molto sangue. La operano a chirurgia d’urgenza e poi la trasferiscono nel reparto di Ginecologia. È sedata, non può raccontare cosa è accaduto. Il direttore del Dea, Claudio Modini, dice che le lesioni della ragazza fanno pensare a una violenza sessuale. Una lacerazione di 15 centimetri.
Nel giro di poche ore gli investigatori della squadra mobile di Roma, diretta da Renato Cortese, riescono a rintracciare il tunisino. Sono le amiche della ragazza ferita a raccontare come è andata la serata, dicono dell’incontro con l’organizzatore di pub crawl e del giro per locali a bere. Il ventiduenne viene ascoltato in questura. «Nessuna violenza – dice – si è trattato di un rapporto consenziente. Anche io mi sono spaventato quando ho visto tutto quel sangue, ho cercato di aiutarla ma lei si è allontanata».
Nel pomeriggio gli investigatori raccolgono anche la testimonianza della ragazza le cui condizioni vanno migliorando. Lei conferma tutto, non c’è stato alcun abuso. La Procura di Roma al momento non ha aperto alcun fascicolo d’indagine: i pm attendono una relazione da parte degli investigatori della Squadra mobile. Gli inquirenti non escludono che al tunisino possa invece venir contestato il reato di lesioni. Si continuerà a indagare sull’attività del tunisino che organizza tour alcolici che sono vietati da un’ordinanza del Campidoglio. Ma accade di tutto nelle notti intorno alla stazione Termini, anche che si faccia sesso sui tavoli all’aperto e che sull’asfalto resti il sangue.
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=207793&sez=ITALIA
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Ragazza australiana, si riapre il giallo
La psicologa: «E’ stata stuprata»
Forse a una svolta l’inchiesta. La dottoressa Bruni del Policlinico: «Non ha ammesso la violenza per vergogna». Torna in bilico la posizione del tunisino
PER APPROFONDIRE australiana, ragazza, sangue
ROMA – La vicenda della ragazza australiana, trovata con una forte emorragia nei pressi della stazione Termini dopo aver avuto un rapporto con un tunisino, potrebbe nascondere una violenza.
La giovane, ricoverata ieri al Policlinico, «ha subito uno stupro», ma ha deciso di «non denunciarlo». Ne è convinta Pamela Bruni, psicologa del pronto soccorso dell’Umberto I, che in queste ore è stata vicino alla donna dopo essere stata soccorsa dal 118.
«La giovane – spiega la psicologa – ha deciso di non denunciare la violenza subita per un sentimento di vergogna. Immagino che l’abbia fatto per liberarsi dal peso mediatico che l’ha circondata immediatamente in queste ore e per evitare la trafila giudiziaria che l’avrebbe attesa. Una risposta emotiva diffusa tra le donne che subiscono aggressioni di questo tipo».
«Credo di non essere tanto lontana dalla verità – prosegue Bruni – rispetto all’avvenuto abuso sessuale, perchè per la giovane ammettere la violenza si sarebbe tradotto anche nel dovere rimanere a Roma, mentre non vede l’ora di andare via dall’Italia e lasciarsi alle spalle l’intera vicenda».
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/la_psicologa_del_policlinico_la_ragazza_australiana_ha_subito_uno_stupro/notizie/207968.shtml
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Turista trovata ferita a Roma
La ragazza: “Nessuno stupro
ma rapporto consenziente”
Identificato partner tunisino
Investigatori: tesi confermata da telecamere e testimoni. L’uomo: nessuna violenza VIDEO La psicologa dell’ospedale: “E’ stato un atto violento”
Nessuna violenza subita. E’ stata la stessa turista australiana, trovata stamattina vicino alla stazione Termini in un lago di sangue, a dirlo agli investigatori. Identificato il partner tunisino
Ragazza aggredita a Roma, psicologa: “E’ stato un atto violento”
Roma, ragazza trovata senza sensi: il racconto della soccorritrice
Roma, ragazza di 22 annitrovata in terra nel sangueMedici: sospetta violenza
Roma, 11 luglio 2012 – Nessuna violenza subita. E’ stata la stessa turista australiana, trovata stamattina vicino alla stazione Termini in un lago di sangue, a dirlo agli investigatori. Lo rende noto la Questura di Roma. “Le indagini condotte dalla Squadra Mobile con la collaborazione del Copmm.to Viminale – si legge nella nota – hanno permesso di chiarire che la vicenda non ha evidenziato alcun comportamento violento ai danni della ragazza straniera. Gli elementi acquisiti dagli uffici investigativi della Questura di Roma e che hanno portato a tale conclusione, derivano sia dalle numerose testimonianze raccolte sia dalla visione delle immagini registrate dalle telecamere collocate nella zona teatro della vicenda”.
“Elementi – spiega ancora la Questura – che hanno portato anche all’identificazione di tutti i soggetti protagonisti della stessa, compreso colui con il quale ha la giovane australiana ha, volontariamente, trascorso la serata e gran parte della notte. Tale ricostruzione, già evidente dall’esame degli elementi raccolti, è stata confermata anche nel pomeriggio odierno dalla ragazza che ha escluso ogni forma di violenza”.
I PRIMI RISCONTRI – Durante la giornata si erano rincorse diverse ipotesi sull’accaduto. Alle prime considerazioni dei medici, che avevano sollevato la possibilità di una violenza sessuale, aveva fatto seguito la cautela degli investigatori. A propendere per la natura violenta del rapporto anche la psicologa che ha assistito la ragazza al Policlinico Umberto I.
IDENTIFICATO UN TUNISINO – Intanto gli investigatori della squadra mobile di Roma hanno rintracciato l’uomo, un immigrato tunisino, che nella serata di ieri ha avuto il rapporto sessuale con la turista australiana di 22 anni. Lo straniero è stato ascoltato dalla polizia e a suo carico non si ipotizzano reati. Secondo quanto ricostruito, infatti, il rapporto sarebbe stato consenziente. Gli investigatori hanno raccolto anche le testimonianze delle amiche della ventiduenne.
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/07/11/742645-turista-australiana-sesso-consenziente-roma-tunisino-telecamere-investigatori.shtml
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Tunisino indagato per stupro a Roma
Avrebbe abusato della giovane australiana con rapporto violento
E’ stato uno stupro, ora non ci sono più dubbi. A scioglierli è stata la Procura di Roma che ha indagato per violenza sessuale il ragazzo tunisino che ieri mattina all’alba ha abusato e poi abbandonato in una pozza di sangue, a due passi dalla stazione Termini, una giovane turista australiana al termine di una notte ad alto tasso alcolico. Ieri entrambi avevano parlato di un rapporto consenziente, tanto che gli stessi magistrati avevano deciso di non emettere capi d’accusa nei confronti del ragazzo nordafricano, confortati anche dalle immagini di una telecamera di vigilanza che ritraeva i due giovani mano nella mano. Quel video però era probabilmente solo il prologo dell’abuso che di lì a poco si sarebbe consumato.
La conferma arriva anche dal racconto di quella notte che la stessa 22enne australiana ha fatto oggi pomeriggio a Pamela Bruni, la psicologa del Policlinico Umberto I. “La ragazza ha voluto nascondere l’abuso per la vergogna e la difficoltà di trovarsi in un paese straniero – dice la dottoressa -. Forse era consenziente inizialmente, ma non credo lo sia stata anche dopo.
Hanno fatto un giro dei locali notturni ed è normale che possa scattare il desiderio di intimità, ma da lì ad arrivare in camera operatoria ce ne corre”. Intanto oggi la ragazza, ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale romano, ha ricevuto la visita di tutte le sue amiche che, zaino in spalla, sono state con lei gran parte della giornata. Intorno alle tre del pomeriggio, davanti al reparto, è arrivato anche un ragazzo straniero, probabilmente lo stesso tunisino che in serata è stato indagato per stupro. “Aveva pinocchietti, capelli ricci, occhiali da sole ed un cappellino, un tipo poco raccomandabile – racconta Terenzio Boni, il medico ginecologo che ha in cura la giovane -, ha detto di essere il fidanzato. La ragazza però ci ha risposto di non avere fidanzati e di far allontanare quella persona che, di buon grado, ha accettato di essere accompagnato all’esterno dell’ospedale”. Le condizioni dell’australiana sono migliorate ed è stata messa in dimissioni già per domani mattina, quando probabilmente lascerà l’Umberto I. “Da quello che mi è sembrato di capire, lei e le sue amiche hanno intenzione di continuare il loro viaggio – continua Boni -. Dovrebbero andare a Firenze e poi in Grecia. Io però le ho consigliato di restare a Roma per precauzione almeno un paio di giorni”. Non è escluso anche che in questi giorni, forse già domani, gli inquirenti tornino a sentire la ragazza per capire realmente cosa sia accaduto in quella drammatica notte romana.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/07/12/Tunisino-indagato-stupro-Roma_7180616.html
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Australiana trovata in strada, caso riaperto
Indagato per stupro l’uomo che era con lei
La procura apre un fascicolo contro il tunisino che ha passato la notte con la 22enne: per lui accusa di violenza sessuale. La psicologa: lei non voleva denunciare per vergogna
Via Milazzo, dove è stata trovata la ragazza (Proto)
ROMA – Sembrava chiusa la vicenda del presunto stupro, poi smentito dalla polizia al termine di una giornata di indagini, di una studentessa australiana nei pressi della Stazione Termini all’alba di martedì scorso. Sembrava perché a riaprirla è il procuratore aggiunto Maria Monteleone, titolare del pool per i reati sessuali che giovedì sera ha aperto un fascicolo con l’accusa di stupro nei confronti del tunisino che nella notte tra martedì e mercoledì era in compagnia della 22enne australiana. L’uomo ora è indagato per il reato di violenza sessuale.
Il portone dove è stata trovata la 22enne (Proto)
LE INDAGINI – Inizialmente il tunisino era stato scagionato dopo essere stato interrogato a lungo. A farlo credere innocente erano state non solo le dichiarazioni della stessa ragazza che aveva parlato con gli agenti di un «rapporto consenziente» ma anche i filmati delle telecamere posizionate nel luogo dove era avvenuto il presunto stupro. Ma fin dall’inizio anche i primi soccorritori dell’australiana – e in particolare gli operatori commerciali del mercato rionale di via Milazzo, dove la giovane si era trascinata in stato di choc chiedendo aiuto – avevano avuto la netta impressione che la ventenne fosse stata aggredita e non fosse reduce da un rapporto volontario con qualcuno. Ora il colpo di scena che potrebbe essere legato al fatto che l’australiana era completamente ubriaca e incapace di reagire all’approccio del tunisino che avrebbe così approfittato di lei.
Termini, ragazza australiana ferita, forse violenza
I FILMATI VIDEO – Giovedì il tunisino si aggirava dalle parti della stazione Termini ripetendo che la giovane «ci stava, non l’ho violentata». La polizia lo aveva rintracciato già mercoledì grazie ai filmati video delle telecamere di un hotel e di alcuni negozi fra via Villafranca e via Vicenza che avevano ripreso tutta la scena del rapporto sessuale sui tavoli all’aperto di un ristorante, dei momenti precedenti e di quelli successivi, quando la ragazza colta da una violenta emorragia era fuggita terrorizzata. Fotogrammi drammatici nei quali si vede sì il giovane accompagnatore soccorrere l’australiana con una bottiglietta d’acqua presa nella hall dell’albergo vicino, ma anche subito dopo togliersi la maglietta macchiata di rosso e gettarla via con le scarpe dell’australiana anch’esse sporche di sangue. Un comportamento sospetto che ora il tunisino dovrà spiegare, come molte altre cose.
IL «PUB CRAWL» – A inchiodare il tunisino, sono state le testimonianze delle altre ragazze australiane, coinvolte nel «pub crawl», il giro alcolico dei pub: «Ci ha dato lui i volantini del tour». Il nome del locale dal quale la 22enne e l’uomo si sono allontanati martedì notte è il primo della lista stampata sul foglietto e il ragazzo lavora proprio in quel pub, frequentato ogni sera da decine di giovani stranieri e che potrebbe essere chiuso nelle prossime ore dalla questura, che negli ultimi mesi ha già sospesa l’attività di 38 locali notturni per risse e stupefacenti.
LA PSICOLOGA – Sempre giovedì c’erano state le dichiarazioni di Pamela Bruni, psicologa del Policlinico Umberto I, che dopo il ricovero della giovane, colpita da una violenta emorragia dopo un rapporto sessuale con l’immigrato conosciuto nella notte precedente nel corso di un tour alcolico per i locali del centro, è rimasta vicina alla paziente.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_luglio_12/australiana-termini-psicologa-denuncia-stata-violentata-201987743868.shtml
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Sesso e violenza a alla stazione Termini
Svolta nelle indagini, tunisino indagato
Il rapporto sessuale è avvenuto, dopo una notte a base di alcol, in via Milazzo. La giovane era stata poi trovata a terra sanguinante e trasportata all’Umberto I dove è ancora ricoverata
E’ stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma il tunisino identificato dalla polizia per aver trascorso la notte tra martedì e mercoledì insieme alla turista australiana di 22 anni soccorsa poi all’alba per una emorragia. Anche se gli accertamenti degli investigatori hanno evidenziato un rapporto sessuale consenziente tra i due, gli inquirenti della procura di Roma del pool reati sessuali, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno deciso di iscrivere il tunisino nel registro degli indagati con l’ipotesi del reato di violenza sessuale per poter compiere più approfonditi accertamenti.
Mercoledì i due ragazzi avevano parlato di un rapporto consenziente, tanto che gli stessi magistrati avevano deciso di non emettere capi d’accusa nei confronti del ragazzo nordafricano, confortati anche dalle immagini di una telecamera di vigilanza che ritraeva i due giovani mano nella mano. Quel video però era probabilmente solo il prologo del presunto abuso che di lì a poco si sarebbe consumato.
Una possibile conferma arriva anche dal racconto di quella notte, che la stessa 22enne australiana ha fatto a Pamela Bruni, la psicologa del Policlinico Umberto I. “La ragazza ha voluto nascondere l’abuso per la vergogna e la difficoltà di trovarsi in un paese straniero – ha detto la dottoressa -. Forse era consenziente inizialmente, ma non credo lo sia stata
anche dopo. Hanno fatto un giro dei locali notturni ed è normale che possa scattare il desiderio di intimità, ma da lì ad arrivare in camera operatoria ce ne corre”.
“Sei pub in 4 ore, poi la nostra amica è sparita”
La ragazza, ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale romano, ha ricevuto oggi la visita di tutte le sue amiche che, zaino in spalla, sono state con lei gran parte della giornata. Intorno alle tre del pomeriggio, davanti al reparto, è arrivato anche un ragazzo straniero, probabilmente lo stesso tunisino che poi è stato indagato per stupro. “Aveva pinocchietti, capelli ricci, occhiali da sole ed un cappellino, un tipo poco raccomandabile, ha detto di essere il fidanzato.- ha raccontato Terenzio Boni, il medico ginecologo che ha in cura la giovane – la ragazza però ci ha risposto di non avere fidanzati e di far allontanare quella persona che, di buon grado, ha accettato di essere accompagnato all’esterno dell’ospedale”.
Le notti del suk Termini
Le condizioni dell’australiana sono migliorate ed è stata messa in dimissioni già per domani mattina, quando probabilmente lascerà l’Umberto I. “Da quello che mi è sembrato di capire, lei e le sue amiche hanno intenzione di continuare il loro viaggio – ha continuato Boni -. Dovrebbero andare a Firenze e poi in Grecia. Io però le ho consigliato di restare a Roma per precauzione almeno un paio di giorni”. Non è escluso anche che in questi giorni, forse già domani, gli inquirenti tornino a sentire la ragazza per capire realmente cosa sia accaduto in quella drammatica notte romana.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/07/12/news/sesso_e_violenza_a_termini_tunisino_indagato_per_stupro-38963272/?ref=HREC1-11
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IL COLPO DI SCENA: L’UOMO ERA STATO SCAGIONATO DALLE IMMAGINI DELLE TELECAMERE
Australiana trovata in strada, caso riaperto
Indagato per stupro l’uomo che era con lei
La procura apre un fascicolo contro il tunisino che ha passato la notte con la 22enne: per lui accusa di violenza sessuale. La psicologa: lei non voleva denunciare per vergogna
ROMA – Sembrava chiusa la vicenda del presunto stupro, poi smentito dalla polizia al termine di una giornata di indagini, di una studentessa australiana nei pressi della Stazione Termini all’alba di martedì scorso. Sembrava perché a riaprirla è il procuratore aggiunto Maria Monteleone, titolare del pool per i reati sessuali che giovedì sera ha aperto un fascicolo con l’accusa di stupro nei confronti del tunisino che nella notte tra martedì e mercoledì era in compagnia della 22enne australiana. L’uomo ora è indagato per il reato di violenza sessuale.
LE INDAGINI – Inizialmente il tunisino era stato scagionato dopo essere stato interrogato a lungo. A farlo credere innocente erano state non solo le dichiarazioni della stessa ragazza che aveva parlato con gli agenti di un «rapporto consenziente» ma anche i filmati delle telecamere posizionate nel luogo dove era avvenuto il presunto stupro. Ma fin dall’inizio anche i primi soccorritori dell’australiana – e in particolare gli operatori commerciali del mercato rionale di via Milazzo, dove la giovane si era trascinata in stato di choc chiedendo aiuto – avevano avuto la netta impressione che la ventenne fosse stata aggredita e non fosse reduce da un rapporto volontario con qualcuno. Ora il colpo di scena che potrebbe essere legato al fatto che l’australiana era completamente ubriaca e incapace di reagire all’approccio del tunisino che avrebbe così approfittato di lei.
Termini, ragazza australiana ferita, forse violenza
I FILMATI VIDEO – Giovedì il tunisino si aggirava dalle parti della stazione Termini ripetendo che la giovane «ci stava, non l’ho violentata». La polizia lo aveva rintracciato già mercoledì grazie ai filmati video delle telecamere di un hotel e di alcuni negozi fra via Villafranca e via Vicenza che avevano ripreso tutta la scena del rapporto sessuale sui tavoli all’aperto di un ristorante, dei momenti precedenti e di quelli successivi, quando la ragazza colta da una violenta emorragia era fuggita terrorizzata. Fotogrammi drammatici nei quali si vede sì il giovane accompagnatore soccorrere l’australiana con una bottiglietta d’acqua presa nella hall dell’albergo vicino, ma anche subito dopo togliersi la maglietta macchiata di rosso e gettarla via con le scarpe dell’australiana anch’esse sporche di sangue. Un comportamento sospetto che ora il tunisino dovrà spiegare, come molte altre cose.
IL «PUB CRAWL» – A inchiodare il tunisino, sono state le testimonianze delle altre ragazze australiane, coinvolte nel «pub crawl», il giro alcolico dei pub: «Ci ha dato lui i volantini del tour». Il nome del locale dal quale la 22enne e l’uomo si sono allontanati martedì notte è il primo della lista stampata sul foglietto e il ragazzo lavora proprio in quel pub, frequentato ogni sera da decine di giovani stranieri e che potrebbe essere chiuso nelle prossime ore dalla questura, che negli ultimi mesi ha già sospesa l’attività di 38 locali notturni per risse e stupefacenti.
LA PSICOLOGA – Sempre giovedì c’erano state le dichiarazioni di Pamela Bruni, psicologa del Policlinico Umberto I, che dopo il ricovero della giovane, colpita da una violenta emorragia dopo un rapporto sessuale con l’immigrato conosciuto nella notte precedente nel corso di un tour alcolico per i locali del centro, è rimasta vicina alla paziente.
«NON VUOLE DENUNCIARE»- Secondo il medico la ragazza «ha subìto uno stupro ma ha deciso di non denunciarlo per un sentimento di vergogna. Immagino – ha aggiunto la psicologa – «che l’abbia fatto per liberarsi del peso mediatico che l’ha circondata immediatamente e per evitare la trafila giudiziaria che l’avrebbe attesa. Una risposta emotiva diffusa fra le donne che subiscono aggressioni di questo tipo. Credo comunque – conclude il medico – di non essere molto lontana dalla verità rispetto all’abuso sessuale perché per la giovane ammettere la violenza si sarebbe tradotto anche nel dover restare a Roma mentre invece non vede l’ora di andare via dall’Italia e lasciarsi alle spalle l’intera vicenda».
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_luglio_12/australiana-termini-psicologa-denuncia-stata-violentata-201987743868.shtml
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Il racconto: «Avevamo bevuto insieme
Ci stavo, poi quel dolore pazzesco»
ROMA- «Abbiamo bevuto tanto, poi ci siamo allontanati dal gruppo. Volevamo restare soli. Non mi ha violentata, io ci stavo. Ma ho provato un dolore pazzesco e ho avuto tanta paura quando ho visto tutto quel sangue». Le trecce bionde e il viso da bambina, sul letto d’ospedale la ragazza australiana sembra molto più piccola dei suoi 22 anni. È ancora spaventata, e anche un po’ intontita dai sedativi.
Agli agenti della Mobile racconta come ha conosciuto il tunisino, dice che tra lei e il giovane che organizza pub crawl è nata subito una simpatia. «Lui mi piaceva, c’è stato subito un feeling. Mi guardava e io anche guardavo lui». I ricordi diventano immagini, l’australiana rivive la notte passata a bere nei pub con le amiche e il tunisino tra la stazione Termini e via Nazionale, fino al momento in cui sono arrivati in via Vicenza, dove il gruppo del pub crawl si è sciolto. «L’abbiamo lasciata con l’organizzatore e siamo tornate in albergo», dicono le amiche della ragazza, «era chiaro che tra loro era nata una simpatia e abbiamo capito che volevano restare da soli».
Un flirt, nessuna poteva immaginare che potesse finire così. «Eravamo tranquille quando siamo andate via, ci siamo subito fidate di quel ragazzo». L’organizzatore del tour a base di birre e cocktail aveva conquistato la loro fiducia. «Avevamo preso il volantino che lui ci ha dato, ma non eravamo subito convinte di fare il giro di locali. Ci abbiamo pensato un poco e poi siamo tornate indietro».
Una birra dietro l’altra. Tutti avevano bevuto tanto, si rideva e si scherzava in quella notte un po’ esagerata finita male. Mentre la ragazza è in ospedale sedata dopo l’operazione, le amiche si trovano in questura e raccontano quel che sanno.
L’australiana con le treccine bionde, così minuta da sembrare un’adolescente, arriva al policlinico Umberto I alle 5,45. Codice rosso, ha perso tanto sangue, ha un’emorragia in corso. La ragazza è in stato di choc, annotano i medici nel referto, le viene fatta una trasfusione e poi di corsa in sala operatoria nel reparto di chirurgia d’urgenza del Dea. Le condizioni sono gravi: ha lacerazioni interne estese, i medici le suturano e riescono a fermare l’emorragia. L’intervento riesce bene.
La ragazza viene trasferita alla clinica Ginecologica, al primo piano. Due poliziotti sono all’ingresso del reparto. I primi esami medici facevano pensare a uno stupro. Secondo un primo parere di Terenzio Boni – il ginecologo che ha operato la ragazza – probabilmente si era trattato «di una violenza sessuale, ma spetta al medico legale deciderlo. Noi abbiamo avviato il protocollo che si segue in casi del genere». La lesione di 15 centimetri, lo stato di choc facevano pensare a un’aggressione e a un rapporto sessuale violento.
Nel pomeriggio la ragazza si è ripresa ed è riuscita a raccontare agli investigatori la serata folle a base di alcol e sesso violento. Ha confermato tutto quello che già era stato riferito dal tunisino. «Non c’è stato alcun abuso, lei era consenziente». Lo confermano le immagini delle telecamere della zona: si vedono i due che camminano l’uno accanto all’altro o mano nella mano. Viene ripreso anche il rapporto violento e disinibito per strada. Ma i video registrano anche altro. «Prima di andarsene il tunisino ha buttato nel cassonetto sia la maglietta sia le scarpe che avevano tracce di sangue – racconta chi ha visto le immagini – non solo non l’ha soccorsa ma sperava che nessuno lo riconoscesse». Nella zona il ventiduenne è conosciuto da tutti, organizza i giri dei locali che consentono di bere senza misura e a prezzo fisso. Il Campidoglio li ha vietati, ma dalle parti della stazione Termini c’è ancora chi si ubriaca a tappe senza spendere tanto.
La notte hard di via di Villafranca diventa anche un caso politico e scatena la polemica tra Pd e Pdl. L’opposizione, quando ancora si parlava di un possibile stupro, descrive il centro di Roma come un «Bronx» ed il sindaco Gianni Alemanno, dopo che le indagini delineano i contorni esatti della vicenda, parla del «solito sciacallaggio della sinistra».
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/il_racconto_avevamo_bevuto_insieme_ci_stavo_poi_quel_dolore_pazzesco/notizie/207794.shtml
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La psicologa: «Ha subito uno stupro»
La ragazza: «Voglio lasciare roma e andare presto a Londra»
di Paola Vuolo
ROMA – «La ragazza australiana ricoverata al Policlinico per una emorragia ha subìto uno stupro, ma ha deciso di non denunciarlo, dice che si è trattato di un rapporto consensuale perché vuoleandare via da Roma il prima possibile».
La psicologa del pronto soccorso dell’Umberto I, Pamela Bruni, è convinta che la storia tra la turista e il tunisino nasconda un’altra verità. La giovane di 22 anni ha raccontato di avere conosciuto il ragazzo per caso in via Marsala martedì scorso, e di averlo seguito in un tour alcolico: «Ci siamo piaciuti e alla fine del giro dei pub siamo rimasti soli – ha detto agli agenti della Mobile – non mi ha violentata, ma ho provato un dolore pazzesco e ho avuto paura quando ho visto tutto quel sangue».
La ragazza ha subìto delle lacerazioni profonde, ha perso molto sangue. «Le ho parlato, ha deciso di non denunciare la violenza per un sentimento di vergogna, credo che fosse consenziente all’inizio, poi non più – dice ancora la psicologa – immagino che non denunci lo stupro per liberarsi dal peso mediatico che l’ha circondata immediatamente in queste ore e per evitare la trafila giudiziaria che l’avrebbe attesa. Lei sa benissimo che denunciare uno stupro significa poi sottoporsi a una serie di passaggi che richiedono tempo. E lei non vuole restare qui. E neppure affrontare un processo e magari sentirsi dire che è stata colpa sua, che potrebbe essere stata lei a provocare il ragazzo. Non denunciare una violenza sessuale è una risposta emotiva diffusa tra le donne che subiscono aggressioni di questo tipo».
La dottoressa Bruni ci tiene a precisare che questa è solo una sua supposizione, ma dice pure di essere certa che non è tanto lontana dalla verità. «Ho avuto modo di stare vicino alla ragazza – racconta – Anche se non sono io a seguirla, ho potuto constatare che ha subìto traumi psicologici, ma non vuole ammetterlo. Cerca di mostrarsi forte e di fare credere a tutti che riuscirà a superare presto quello che le è successo, ma non è così. Lei ha solo fretta che tutto questo finisca il prima possibile».
Parla poco la ragazza, bionda e minuta. Non vuole assolutamente ricordare il dolore e la paura che ha provato. Le amiche le sono vicine e la rassicurano, le dicono che ora sta bene e lei aspetta di potere lasciare l’ospedale e la città. «Roma è solo la prima tappa – ha detto la turista – non vedo l’ora di ripartire per visitare Firenze, poi con le mie amiche andrò in Olanda e mi fermerò a Londra. Tornerò a casa a novembre».
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/la_psicologa_ha_subito_uno_stupro/notizie/208000.shtml
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Termini, indagato per stupro
“Fatemi vedere la fidanzata”
Alcol e sesso, in procura svolta nelle indagini. La psicologa: “Ho parlato con la ragazza, ha subìto violenza”. Il magrebino va a trovarla in ospedale ma lei lo respinge. Allontanato dal chirurgo in reparto
Ora il giovane tunisino è indagato per il reato di violenza sessuale. C’è dunque una svolta nella vicenda. E quello che per oltre un giorno era stato incasellato in un rapporto consenziente, seppur estremo, consumato all’alba di mercoledì non lontano dalla stazione Termini, ieri sera si è trasformato in tutt’altro.
Le motivazioni che potrebbero aver fatto virare la vicenda, spingendo il magistrato che segue il caso ad iscrivere nel registro degli indagati il nordafricano, potrebbero annidarsi nello
stato in cui si trovava la ragazza in quel momento, con un tasso alcolico nelle vene ben oltre il limite consentito e dunque “debole” psicologicamente. Una cosa di cui parla anche Pamela Bruni, la psicologa dell’Umberto I che sempre ieri ha incontrato la 22enne australiana. “Dal colloquio che ho avuto con la ragazza emergerebbe un possibile stupro che la giovane ha voluto nascondere per la vergogna e la difficoltà di trovarsi in un paese straniero”, dice la psicologa “forse era consenziente inizialmente – aggiunge Bruni – ma non credo lo sia stata anche dopo”.
Intanto ieri pomeriggio quello stesso ragazzo avrebbe cercato di incontrare la turista australiana. “Sono il fidanzato, fatemi entrare, la voglio vedere”. Tratti somatici nordafricani, pantaloni tagliati sotto il ginocchio e cappello in testa. Ma soprattutto molto
insistente. Per lo staff medico dell’Umberto I non ci sono stati dubbi: ieri alle 16, puntuale per l’orario delle visite nel reparto di ginecologia, il giovane tunisino si è presentato in ospedale. Mentre la ragazza australiana è ancora ricoverata e dovrebbe essere dimessa oggi. L’uomo ha insistito per vederla ma lei ha rifiutato: “Non ho il fidanzato. Non lo conosco e non lo voglio vedere “, ha detto la 22enne ai dottori del reparto. In quel momento con lei c’era anche Terenzio Boni, il ginecologo che ha suturato con alcuni punti l’emorragia nella zona genitale dell’australiana, arrivata al pronto soccorso mercoledì all’alba sotto shock e sanguinante. È stato lui a vietare l’ingresso al giovane. “Dobbiamo tutelare il paziente prima di ogni cosa. Non possiamo chiedere i documenti ma, dai tratti somatici e dall’insistenza, ho capito che poteva essere quel tunisino. Così ho provveduto ad allontanarlo”.
La giovane sta meglio. In mattinata le sue amiche sono tornate a trovarla. Hanno chiacchierato del loro viaggio italiano e deciso i prossimi spostamenti. Anche il console australiano ha voluto incontrarla. Poi la visita inaspettata. “Era un nordafricano, continuava a dire di essere il fidanzato e di volerla vedere. Mi sono insospettito anche per la particolarità del caso e poi la ragazza ripeteva che non voleva incontrarlo. Sono stato costretto a vietargli l’ingresso – ha raccontato Boni – Ora la paziente è in buone condizioni, tanto che ho disposto le dimissioni per oggi. Ma le ho consigliato di non allontanarsi troppo. Sarebbe più opportuno che restasse ancora qualche giorno a Roma”.
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