Torino: 32enne uccide la madre perché lo spingeva a cercare un lavoro. L’uomo perde la testa dopo una lite e la finisce a colpi di coltellate, dopodiché veglia sul suo cadavere per 3 giorni.
TORINO – Una nuova lite che sfocia in tragedia, quando a Torino un uomo di 32 anni, Claudio Zanino, uccide la madre Mriangela Panarotto, 61 anni, dopo i suoi continui rimproveri affinché il figlio si trovasse un lavoro. La donna è stata accoltellata dal figlio nella loro casa di San Mauro Torinese. Lo stesso Zannino ha confessato tutto ai carabinieri durante l’interrogatorio effettuato dal pm Laura Ruffino. L’uomo che adesso si trova in carcere era tuttavia affetto da disturbi psichiatrici. Intanto l’interrogatorio di garanzia del gip è previsto per lunedì prossimo.
L’omicida ha vegliato sul cadavere della donna per tre giorni, ignorando letteralmente il telefono dove sapeva che dall’altro capo c’era il padre, che inquietato da questo silenzio ha chiamato i parenti per capire cosa stesse accadendo. Così Claudio è stato arrestato appena i Carabinieri sono stati avvertiti, i quali, sfondando la porta, si sono trovati davanti l’intera scena del delitto.
http://www.news-24h.it/2012/07/torino-32enne-uccide-la-madre-perche-lo-spingeva-a-cercare-lavoro/
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Torino, uccide la madre: lo spingeva a cercare lavoro
Torino – Ha ucciso la madre perché lo spingeva a cercare un lavoro. Sembra sia questo il motivo alla base della lite tra Claudio Zanino (32 anni) e Mariangela Panarotto (61 anni), nel corso della quale il figlio ha ucciso la donna a coltellate nella loro abitazione di San Mauro Torinese. A rivelarlo è stato lo stesso Zanino, arrestato dai carabinieri, durante l’interrogatorio davanti al pm Laura Ruffino.
Il 32enne, affetto da problemi psichiatrici, è ora in carcere e l’interrogatorio di garanzia del gip si avrà luogo lunedì.
http://torino.ogginotizie.it/153621-torino-uccide-la-madre-lo-spingeva-a-cercare-lavoro/
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Uccide la madre
e la veglia per due giorni
A San Mauro: l’uomo, in cura da tempo per problemi psichici, ha colpito la donna con un coltello. Ai carabinieri, avvisati da un familiari, avrebbe confessato l’omicidio
Il luogo del delitto
Prima uccide la madre a coltellate, poi rimane per giorni a vegliarne il corpo. E’ successo a San Mauro Torinese, in un piccolo alloggio in via Boves 10. A fare la macabra scoperta, un familiare che di fronte alla scena – il ragazzo si trovava in casa, accovacciato vicino al cadavere della donna – ha subito avvisato i carabinieri.
Il giovane, Claudio Zanino, 32 anni, avrebbe poi ammesso ai militari di Chivasso di essere stato lui a ferire a morte la madre, Mariangela Panarotto, pensionata di 61 anni, con un coltello da pane.
Stando ai primi accertamenti medico legali il decesso risalirebbe a due o tre giorni fa e fino a oggi il cadavere della donna sarebbe rimasto nell’alloggio di via Boves. Il figlio, che per tutto il tempo ha vegliato il corpo, è affetto da problemi psichiatrici ed è stato arrestato per l’omicidio volontario. L’uomo, hanno accertato gli investigatori, aveva anche cercato di dare fuoco al cadavere utilizzando degli accendini.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/07/13/news/uccide-39016445/
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Uccide la madre e la veglia per 3 giorni, arrestato a San Mauro Torinese
Torino – (Adnkronos) – Il giovane è affetto da disturbi mentali. I parenti, in villeggiatura, avevano chiesto l’intervento dei Carabinieri perchè non riuscivano a mettersi in contatto con la donna che avrebbe dovuto raggiungerli
Torino, 13 lug. – (Adnkronos) – E’ stato arrestato per omicidio il giovane di 32 anni, affetto da disturbi mentali, trovato questo pomeriggio dai carabinieri a vegliare il cadavere della madre 61enne nello loro abitazione a San Mauro Torinese. All’arrivo dei militari il ragazzo ha subito raccontato di aver ucciso la madre con una coltellata martedi’ intorno alle 12,30, dopo l’ennesima lite. Circostanza avvalorata da un primo esame del medico legale.
I carabinieri erano stati chiamati dal marito e dai parenti della donna che si trovano al mare e non riuscivano a mettersi in contatto con lei: madre e figlio infatti erano rientrati a San Mauro dalla localita’ estiva in cui poi avrebbero dovuto tornare qualche giorno dopo per raggiungere i parenti, che pero’ avevano perso ogni contatto. Questo pomeriggio la macabra scoperta. Un coltello, probabilmente l’arma del delitto, e’ stato trovato dai militari nell’auto della famiglia parcheggiata sotto casa.
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Piemonte/Uccide-la-madre-e-la-veglia-per-3-giorni-arrestato-a-San-Mauro-Torinese_313501692925.html
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Uccide la madre
e la veglia in casa
per tre giorni
Claudio e Mariangela erano rientrati da pochi giorni dal mare. Il padre Sergio invece si era fermato ancora in Liguria. Non è chiaro cosa abbia scatenato la follia del ragazzo
Per quasi tre giorni è rimasto chiuso in casa a vegliare il cadavere della madre. L’ha uccisa con dieci coltellate all’addome e al torace, poi ha cercato maldestramente di dare fuoco al corpo con il liquido per accendini. Disteso sul divano, ha guardo la tivù sgranocchiando panini.
Claudio Zanino, 32 anni, disoccupato, affetto da disturbi mentali, ha trascorso gli ultimi giorni nell’appartamento di famiglia in via Boves 10, in una palazzina signorile non lontano dal centro di San Mauro Torinese. Chiuso in casa, in compagnia dei suoi incubi, col cadavere della madre Mariangela Panarotto, 61 anni, riversa sul pavimento del bagno. Dalle finestre ha sentito i bambini giocare tra le altalene del parco a due passi dal condominio. Come se nulla fosse. Non ha mai risposto al telefono, ignorando gli squilli. Sapeva che dall’altro capo c’era il padre Sergio, in vacanza in Liguria, in preda all’ansia per quell’insolito silenzio.
La tragedia è stata scoperta ieri pomeriggio, quando i carabinieri di San Mauro si sono fatti aprire la porta di casa. Il padre, ormai disperato, ha chiamato alcuni parenti, chiedendo loro di precipitarsi a casa. Trovando la porta sbarrata, sono andati subito in caserma.
L’uomo ha subito confessato. «Sono stato io». Il coltello da cucina è stato trovato all’interno dell’auto, una Fiat Punto, di proprietà del padre, parcheggiata lì vicino. Zanino, assistito dall’avvocato Roberto Capra, è stato poi interrogato dal pm Laura Ruffino. L’alloggio è stato esaminato dagli uomini della scientifica dei carabinieri del comando provinciale. Al sopralluogo ha partecipato il medico legale Roberto Testi.
Claudio Zanino e la madre la settimana scorsa si trovavano in Liguria. La donna sarebbe rientrata a casa venerdì 6, il figlio lunedì 9. Litigavano spesso. Lei era in apprensione per lui. «Mia madre ha rotto un bottiglia e mi sono ferito – ha detto – Abbiamo litigato, ho visto il sangue ed ho perso la testa». Martedì scorso, nel primo pomeriggio, Michele Donetti, un vicino di casa, ha sentito la donna urlare. Senza perdere tempo ha alzato la cornetta del telefono e ha chiamato la famiglia Zanino, preoccupato. Ha risposto Claudio: «Era la televisione alta, stiamo bene».
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/462367/