Stalking e tentata aggressione a Venegono Superiore
VENEGONO SUPERIORE – Sembra la scena di un film, quella accaduta domenica pomeriggio e ripetuta martedì a Venegono Superiore al parco Pratone. Un uomo sulla sessantina insegue ua donna, che scappa nonostante lui la chiami per nome insistentemente. I due non sono innamorati, quello che sta accadendo è l’ultimo episodio di una brutta storia di stalking.
L’APPELLO AI TESTIMONIIl fatto è di domenica pomeriggio, ma solo oggi la signora vittima dell’aggressione ha trovato la forza di confidarsi con il proprio medico, che l’ha convinta a parlare dell’accaduto. La signora vuole mantenere l’anonimato, ma è davvero spaventata e lancia un appello: “domenica pomeriggio, per sfuggire al malintenzionato, mi sono fatta aiutare da una famiglia che stava passando di lì – racconta, ancora scossa per l’accaduto – Mi sono nascosta dietro un signore, che si è preso anche qualche spintone nel tentativo di sottrarmi a quel personaggio che ha cercato di mettermi le mani addosso. Ho avuto fortuna nel trovare aiuto, altrimenti temo che ora starei a raccontare qualcosa di diverso”. La paura della signora è comprensibilissima, e il racconto che fa della vicenda rende fin troppo bene l’idea: “quando l’uomo finalmente se ne è andato, mi sono fatta accompagnare a casa. Lì ho chiuso la porta dietro le spalle e ho chiamato i Carabinieri per sporgere denuncia. Loro, però, mi hanno detto che per procedere devono avere elementi più concreti. Per questo chiedo ai signori che mi hanno aiutata domenica, che non conosco, di raccontare l’accaduto ai Carabinieri di Castiglione Olona. La loro testimonianza può essere fondamentale per fermare questo folle. Per evitare che possa far del male ancora a me o ad altre donne”.
PERSEGUITATA DA UN ANNO E MEZZOLa signora conosce solo di vista il suo aggressore, un uomo instabile e alcolizzato. Da oltre un anno e mezzo la perseguita: la pedina, la chiama a qualunque ora, staziona davanti a casa sua. Una volta, addirittura, l’ha trovato sul pianerottolo. “All’inizio non ci facevo caso. Poi è diventato sempre più pressante e fastidioso. Non aveva mai cercato di mettermi le mani addosso, però”. Ora la donna ha paura: “domenica era giorno e ho trovato delle persone che mi hanno aiutato. Ma cosa posso fare se lo incontro da sola? Devo chiudermi in casa? Spero solo che i Carabinieri riescano ad intervenire, liberandomi da questa angoscia”. La legge per punire lo stalking c’è ed è già stato dimostrata la sua utilità. La signora di Venegono Superiore ora chiede elementi per poterla applicare. Saranno, se vorranno, i suoi "salvatori" di domenica pomeriggio ad aiutarla.
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