Uomo accusato di aver ucciso due donne, in italia e in spagna

Strangolò e seppellì 4 anni fa una donna a Busto

AVEVA GIA’ COLPITO NEL 2005

BUSTO ARSIZIO – Nel 2006 aveva ucciso la sua ex strangolandola e l’aveva sepolta a Olgiate Olona, in un bosco, dopo averla trasportata all’interno di una valigia. Datosi alla fuga è stato arrestato in Spagna, lo scorso aprile, dopo aver commesso un altro omicidio.Un omicida seriale che ha ucciso due donne, strangolandole, e che aveva già tentato di ucciderne una terza, sopravvissuta solo perché aveva finto di essere morta. Teofilo Apolinar Melendez Galarda, peruviano, di 39 anni, è stato arrestato lo scorso aprile a Malaga, in Spagna. L’uomo è stato fermato poco dopo aver ucciso una donna con cui aveva avuto una relazione. A seguito dei controlli delle autorità spagnole l’uomo ha confessato anche l’omicidio di una ragazza peruviana scomparsa quattro anni fa a Busto Arsizio. La sua confessione ha permesso agli uomini del Comando dei Carabinieri di Busto Arsizio, coordinati dal sostituto procuratore Sabrina Ditaranto, di ritrovare il corpo della donna in una grotta a Olgiate Olona.

LA SCOMPARSAIl giorno della scomparsa, il 14 luglio del 2006, Miriam Marilù Flores Gallardo aveva solo 23 anni. Quella sera Miriam si recò in casa di Galarza Apolinar, che le aveva chiesto un appuntamento, e non ne fece più ritorno. I due abitavano a poche centinaia di metri di distanza, in via Lamarmora, a Busto Arsizio. La relazione tra i due era finita da tempo a causa dell’aggressività dell’uomo, molto geloso della ragazza. Le indagini dei Carabinieri, allora coordinati dal pm Giovanni Polizzi, si concentrarono subito sull’uomo peruviano, irregolare in Italia, ma i 6 giorni trascorsi tra la scomparsa della ragazza e la denuncia del fatto alle autorità permisero all’uomo di scappare all’estero.

L’ARRESTOLo scorso aprile Galarza Apolinar è stato però arrestato dalle autorità spagnole a Malaga. L’accusa sempre quella di omicidio nei confronti di una ex. In questo caso l’uomo avrebbe strangolato la donna per strada, attirando l’attenzione di una persona che abitava nelle vicinanze, che avrebbe quindi chiamato la polizia. Nel 2006, al momento dell’archiviazione del fascicolo, le autorità italiane avevano inserito il nome dell’uomo nell’archivio Shengen, e proprio da lì sarebbe partita la telefonata delle autorità Spagnole a quelle bustocche. La procura di Busto Arsizio ha quindi risposto con un mandato di arresto europeo e un mandato di custodia cautelare.

LA CONFESSIONEIl Pm Sabrina Ditaranto è quindi volata a Marbellia, nel tribunale speciale spagnolo che si occupa dei crimini contro le donne, ad interrogare l’arrestato ottenendo una piena confessione e indicazioni per ritrovare il corpo della donna. Quella sera l’uomo l’aveva strangolata a mani nude e l’aveva chiusa in una borsa, facendosi poi portare in taxi a Olgiate. Questo, almeno, il suo racconto. Sempre con quella macraba valigia avrebbe aspettato l’alba nei boschi di Olgiate per poi seppellire sommariamente il corpo in una sorta di grotta artificiale, in via Molino del Sasso, in quello che era lo scolmatore del sistema fognario del comune di Olgiate. E proprio lì, il 1° giugno, i carabinieri di Busto Arsizio hanno ritrovato il corpo della donna. La piena sicurezza che si tratti proprio di lei si avrà solo tra qualche settimana, quando arriveranno i risultati degli esami sul Dna. Già ora, però, gli inquirenti si dicono quasi certi dell’identità del cadavere. Ora l’uomo attende di essere processato, sia in Spagna che in Italia, nel carcere di Granada.

http://www.varesenotizie.it/busto-e-valle-olona/55456-uccide-due-donne-soffocandole-arrestato-in-spagna.html 

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