Ancora stalking a Palermo, in manette 68enneUn altro caso di stalking a Palermo, concluso con l’arresto di un uomo, un commerciante 68enne, pregiudicato palermitano.Una relazione durata ben 30 anni, fino a quando la donna, 53 anni, ha deciso di interromperla, lasciando il 68enne, sposato e ormai con i figli adulti.
L’interruzione ha avuto luogo a marzo di quast’anno. Da allora, la donna ha vissuto una situazione insostenibile che l’aveva costretta a vivere segregata in casa, a uscire eccezionalmente per recarsi al lavoro, terrorizzata dal fatto che potesse incontrare quell’uomo.Lui la minacciava di morte, diverse volte l’uomo si era posizionato sotto la sua abitazione, nei pressi del villaggio Santa Rosalia, a bordo della sua yaris, per tenere la donna sottocontrollo.Ed era proprio a bordo della sua auto, a gironzolare sotto l’abitazione della donna, quando la vittima ha deciso di denunciare presso i carabinieri quanto stava accadendo.La donna ha così chiamato il 112.
Quando sul posto sono giunte due gazzelle del Nucleo Radiomobile ha raccontato tra le lacrime che poco prima si era affacciata dal balcone e lo aveva visto mentre girava intorno all’edificio.Ha poi rivelato ai militari dell’Arma la sua disperazione della situazione insopportabile che andava avanti proprio dal momento della rottura del rapporto.Da quell’istante non aveva avuto più pace, era continuamente minacciata e perseguitata da quell’uomo che viati i carabinieri è fuggito. La descrizione dettagliata fornita dalla 53enne ha permesso ai carabinieri di fermare il commerciante, trovato a poca distanza dall’abitazione.La donna in sede di denuncia ha dichiarato che non era la prima volta che l’uomo si era presentato sotto casa, che l’aveva chiamata al cellulare, al telefono fisso o le aveva inviato sms, in maniera sempre più frequente e assillante, per poi iniziare a seguirla e pedinarla per strada o raggiungerla sul posto di lavoro. Ogni volta la richiesta era sempre la stessa: quella di riprendere la relazione sentimentale. A ogni richiesta la donna aveva risposto di non volere più ritornare con lui, erano allora iiniziate le minacce di morte sia di persona sia al telefono. .L’uomo è stato condotto presso il carecere dell’Ucciardone
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