#19 #20 (Donna) – Lui uccide due donne e poi si suicida

Uccide due donne e poi si suicida
«Me l’ha ordinato la divinità»
Un italiano l’autore dei due delitti. Ignoti i motivi, forse sentimentali, ma non si esclude la pista di un «delirio» legato all’osservanza di un culto pseudo-religioso

Una sorta di disegno del destino da portare a compimento, che avrebbe previsto la morte di tre persone, compresa la sua. Potrebbe essere questo il «movente» che ha spinto nella notte Giancarlo Bossola, 60enne poliziotto in pensione di Alessandria, ad ammazzare due donne, a cui pare fosse legato da motivi sentimentali, per poi togliersi la vita dando fuoco a un’auto. E sarebbe stata proprio una delle due vittime, una signora cubana che frequentava, a «ordinargli» i delitti, perché questa sarebbe stata la volontà divina. Sia l’ex poliziotto che la cubana erano seguaci della Santeria, una religione molto diffusa a Cuba. Sul caso indagano la squadra mobile e la procura di Alessandria ma anche le autorità liguri. I crimini sarebbero stati premeditati almeno tre giorni fa. Entrambi sono avvenuti nella notte. Il primo nell’abitazione di Bossola e il secondo sull’autostrada Genova-Ventimiglia, a bordo di un’auto.
La segnalazione alla polizia
Tutto inizia a mezzanotte circa, quando alla polizia di Genova arriva una telefonata. E’ l’ex poliziotto che parla. «Andate a casa mia, in via Pascoli, e troverete una donna morta. Ucciderò ancora». L’indicazione corrisponde al vero. Nell’abitazione i poliziotti trovano, in camera da letto, il cadavere di una signora cubana. Bionda, alta circa un metro e sessanta. Non ha segni di colpi di arma da fuoco o lesioni da accoltellamento. Forse è stata soffocata o strangolata. Soltanto l’autopsia potrà confermarlo. Non è la compagna ufficiale dell’ex poliziotto, ma una donna che frequentava spesso, sia per motivi sentimentali che religiosi. Entrambi credevano nella Santeria e praticavano alcuni riti. La donna sosteneva di essere una sorta di medium, in grado di interpretare la volontà e gli ordini della divinità. E’ proprio in casa che gli inquirenti trovano un documento importante: una lettera scritta dall’ex poliziotto, in cui annuncia il compimento dei due delitti e anche l’intenzione di togliersi la vita dopo averli commessi. Bossola spiega anche il ruolo della donna cubana e la volontà della coppia di attuare “il disegno divino” che prevedeva le tre morti.
L’auto in fiamme e il secondo cadavere
Poche ore dopo il ritrovamento del primo cadavere, arriva una segnalazione. Sulla Genova-Ventimiglia, nei pressi di Finale, viene segnalata un’auto in fiamme. Dentro ci sono, carbonizzati, i corpi del poliziotto e di una donna italiana che era legata sentimentalmente a lui e che sarebbe la badante di una familiare dell’uomo. Il rogo sarebbe stato acceso da Bossola, che, dopo aver commesso il primo delitto, era arrivato a Genova su una macchina noleggiata dieci giorni fa ad Alessandria. Bossola aveva avuto un incidente d’auto e si serviva di questa seconda vettura nell’ultimo periodo.
Il rapporto con la Santeria
Nella lettera-testamento trovata dalla polizia nella casa di Bossola, l’uomo spiega di avere «eseguito» quanto la divinità avrebbe comunicato alla donna cubana in una sorta di dialogo mistico avvenuto tre giorni fa nella casa dell’ex poliziotto. Bossola riferisce anche di avere un padrino a Cuba, sempre in riferimento alla Santeria. «Era un signore molto tranquillo, di cui mi fidavo – racconta Patrizia, vicina di casa dell’ex poliziotto – alcuni giorni fa mi ha dato un passaggio in auto». «Viveva solo – racconta un altro vicino – se non sbaglio usa moglie era mancata. Frequentava molte donne, spesso una biondina cubana alta circa un metro e sessanta. Non ha mai fatto rumore né dato problemi». Nessun residente del palazzo sospettava ceh Bossola praticasse riti religiosi particolari.

http://www.corriere.it/cronache/15_aprile_15/uccide-due-donne-poi-si-suicida-mistero-motivi-4bc0678e-e33e-11e4-8e3e-4cd376ffaba3.shtml

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