Guardia medica stuprata in SiciliaRagusa, 53enne faceva il turno di notte
Una dottoressa 53enne che stava effettuando il turno di notte nella Guardia medica di Scicli, nel Ragusano, è stata minacciata con un coltello e violentata da un giovane, a quanto pare un nordafricano. E’ stata la stessa vittima a dare l’allarme ai carabinieri dopo aver subito la violenza: i militari hanno soccorso la donna, che ha riportato la frattura di una tibia ed è ora ricoverata all’ospedale di Modica, e poco dopo hanno fermato una persona.
Il medico ha raccontato che il giovane era entrato e uscito dalla sede della Guardia medica per buona parte della serata, mentre la donna stava facendo il suo turno di servizio. Continuava a gironzolare lì senza dire niente. A un certo punto, ha raccontato la donna, l’uomo ha fatto irruzione nel suo studio e l’ha minacciata con l’arma. L’ha poi strattonata con forza costringendola a subire violenza. I militari hanno sentito anche alcuni testimoni, che avrebbero visto l’agressore uscire dalla Guardia medica.
Il sindaco di Scicli: "Sono sconvolto""Sono sconvolto. Provo rabbia, amarezza e dolore". Lo dice il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, commentando lo stupro nella guardia medica. Il prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo, ospite a Scicli in Municipio, per un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato nei giorni scorsi, dice: "Come donna non ho parole per commentare l’efferatezza di quanto è successo. Qualunque episodio di violenza è un momento di dolore e di sofferenza per la collettività. Da tempo avevo indetto la riunione del comitato, con ospiti i sindaci di Scicli, Modica, Pozzallo e Ispica, per sentire e stare a stretto contatto con i primi cittadini, per avere momenti di verifica e controllo. Se è vero che gli organici delle forze dell’ordine non sono sufficienti, un’azione sinergica può contribuire a impedire che fatti di tale gravita’ abbiano a ripetersi".
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