Italiano accusato di maltrattamenti e stalking nei confronti della sua ex e del figlio

Carrù: arrestato 34enne per maltrattamento e stalking

E’ stato arrestato ieri S.A un uomo di 34 anni abitante a Carrù con l’accusa di stalking e maltrattamenti verso convivente e figlio.

“Ti ammazzo, ti sfregio se chiami i carabinieri ti lascio per terra ti ammazzo non ho paura di farmi trentanni “ erano solo alcune delle frasi di un vasto repertorio che l’uomo rivolgeva ormai da tempo alla sua convivente una ragazza di 25 anni umiliata e sottomessa che ha trovato però il coraggio di raccontare la sua vicenda al comandante della stazione dei carabinieri di Carrù il Maresciallo Perseo.

Le aveva anche rigato la macchina con un cacciavite e la minacciava di morte continuamente insultandola e picchiandola spesso con schiaffi anche in presenza del figlio di due anni il quale nel contesto di una furibonda lite aveva avuto delle crisi convulsive. Sono stati i carabinieri di Carrù a porre la parola fine su questa incresciosa e drammatica vicenda che era in atto già da alcuni mesi: l’uomo non si rassegnava alla fine della sua relazione e spesso si recava sotto l’abitazione della donna molestandola e ingenerandole paura e preoccupazione per la sua incolumità oltre a quella del piccolo figlio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri le minacce sarebbero proseguite anche con continui smse sulle utenze dei genitori della convivente; in alcune occasioni aveva con uno spray imbrattato i mobili, distrutto un computer, strappato vestiti e tagliato il divano con un coltello con una lama lunga 20 cm che l’arrestato era solito portare con sé. L’ordinanza con la quale il dottor Baudinelli ha richiesto la misura del carcere ha pienamente tenuto conto delle risultanze investigative prodotte dai carabinieri di Carrù che stavano seguendo con molta attenzione la vicenda da tempo e si sono anche interessati della sistemazione e assistenza tramite l’intervento dei servizi sociali di Carrù che hanno preso a cuore con molto impegno la vicenda.

In un episodio la convivente ha dichiarato ai militari di aver scoperto delle siringhe che l’uomo utilizzava per drogarsi e somme di denaro destinate all’acquisto dello stupefacente facendo degenerare la situazione già drammatica. Dice il capitano Biagio Frabrizio Carillo comandante la Compagnia di Fossano: “Siamo in presenza di una triste vicenda umana con veri e propri atti persecutori : dalla narrazione che la donna ci ha fatto risultano chiaramente integrati gli elementi dell’odioso reato dalla descrizione delle minacce, la molestia, l’intrusione nella sfera privata della donna.Tutto questo le ha creato un perdurante stato di ansia e stress psicologico tale da farle cambiare il suo stile di vita.

In altre parole siamo in presenza di un classico caso di stalking come il reato di atti persecutori viene da un punto di vista sociologico definito , un comportamento assillante con appostamenti e intrusioni nella vita privata con telefonate, pedinamenti ripetuti nel tempo e con un grado di frequenza tale da generare nella vittima uno stato di totale soggezione, bisogna assolutamente interrompere queste vicende drammatiche e dare il giusto aiuto a queste ragazze“ Su versante proprio dello stalking tra l’altro proseguono sul territorio fossanese gli incontri del comandante della compagnia sulla violenza domestica che vedono la partecipazione numerosa di molte persone.

http://www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=81785&cat_code=1 

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