Torna il vis grata puellae: assolto perchè lei ha detto no a rapporto iniziato!

«Ha detto “no” tardi: non è stupro»

03 aprile 2010

La denuncia, secondo il pubblico ministero, è stata presentata soprattutto perché la donna si è sentita «usata», dopo un incontro «fugace». Ma poiché fino a un certo punto è stata d’accordo e ha detto (eventualmente) “no” troppo tardi, cade l’accusa di violenza sessuale mossa nei con fronti dell’uomo che aveva deciso di proseguire: «Il fatto che la partner all’inizio fosse consenziente – scrive la Procura, chiedendo di archiviare il procedimento a carico del presunto violentatore – aggrava il dubbio sulla chiarezza e del dissenso, e sulla reticenza». Essersi fermata quando si era già piuttosto “avanti”, in questo caso, non è stata insomma una ragione sufficiente per considerarsi violentata.

E, implicitamente, si “giustifica” il comportamento dell’uomo che ha continuato.Con queste motivazioni, nei giorni scorsi, il pubblico ministero Gabriella Marino ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del procedimento a carico di F. D., muratore di 47 anni residente a Pontedecimo, assistito in tutta la vertenza dall’avvocato Andrea Ciurlo. L’uomo per quasi due anni era stato iscritto sul registro degli indagati per violenza sessuale, dopo che A. B., oggi cinquantottenne, aveva sporto una dettagliata querela ai carabinieri.

Secondo Fernanda Contri, avvocato e magistrato, ex giudice della Corte Costituzionale, interpellata dal Secolo XIX, in questi casi «ci si addentra davvero in un ginepraio: è sufficiente precisare che le versioni dei protagonisti, e l’assenza di altri riscontri raccolti da chi indaga, impediscono di avere provecerte sulla colpevolezza dell’indagato».

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2010/04/03/AMDGgWZD-tardi_detto_stupro.shtml 

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