ORRORE A CASTELFRANCO
Stuprata per ore da un branco di ubriachi
Una 40enne denuncia un gruppo di romeni. Attirata nella trappola da un uomo che frequentava. Individuati in tre
Vittima una quarantenne che si era fidata di un conoscente di dieci anni più giovane
CASTELFRANCO (Treviso) — Costretta a subire una violenza inaudita, in balia di un branco di romeni ubriachi che hanno abusato in gruppo del suo corpo fino a quando non ne hanno avuto abbastanza e l’hanno scaricata. La vittima del brutale stupro di gruppo, avvenuto lo scorso ottobre e che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati della procura di tre cittadini romeni, è un’operaia padovana di 40 anni. Tradita dall’uomo di cui si fidava. La donna aveva iniziato a uscire con un ragazzo romeno di 30 anni residente a Castelfranco.
Nullafacente, senza fissa dimora, un uomo che comunque le ispirava fiducia, e con il quale aveva forse l’intenzione di instaurare un rapporto.Lei nubile, lui più giovane di dieci anni, e un incontro casuale che sembrava potesse dare una svolta alla sua vita. Fino a quando la maschera è caduta rivelando il volto del mostro. La sera dello scorso 22 ottobre il romeno decide di portare la donna a casa di amici, in un appartamento alla periferia di Castelfranco, al confine con Salvatronda. «Beviamo qualcosa insieme a loro—la rassicura dolce quello che lei considerava il suo compagno — poi ce ne andiamo io e te».
La donna, non sapendo che varcando la porta sarebbe entrata nella tana del lupo, accetta senza pensarci troppo su. Ad accogliere i due un gruppo di connazionali amici del trentenne, tutti completamente ubriachi. I romeni su di giri hanno voglia di divertirsi, e la donna che è appena entrata rappresenta l’oggetto ideale per lo sfogo animalesco di cui il branco ha bisogno. Dopo pochi minuti scatta la violenza. In casa ci sono sei persone, ad abusare sessualmente della quarantenne e a picchiarla però sono in quattro, conoscente compreso.
Gli altri due assistono, impassibili, alla scena, senza intervenire. Non partecipano attivamente, ma non fanno nemmeno nulla per fermare la follia degli amici. Un incubo che dura dalle nove di sera fino alla mezzanotte, quando la vittima viene lasciata finalmente libera dall’orda di aguzzini. La donna, traumatizzata e ferita, esce da sola dall’appartamento. In stato di choc raggiunge l’ospedale di Castelfranco, dove viene accertata la violenza da parte dei medici che le danno una prognosi di cinque giorni.
È allora che scatta la denuncia dei carabinieri, i quali si mettono sulle tracce del branco. Guidati dal capitano Salvatore Gibilisco, i carabinieri di Castelfranco indagano per mesi e risalgono all’identità di tre dei responsabili, messi sotto indagine dalla procura. Oltre al trentenne, gli altri due stupratori sarebbero due giovani romeni di 26 e 19 anni, quest’ultimo residente proprio nell’appartamento dove si è consumato lo stupro. Su di loro la pesantissima accusa di sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo. Ora al mosaico manca ancora un tassello: il quarto uomo che avrebbe preso parte ai ripetuti abusi e che non sarebbe stato ancora identificato.
Ma la sua identità potrebbe venire presto svelata.Proseguono infatti serrate le indagini dei carabinieri che si concentrano nell’ambiente dei pregiudicati romeni della zona. Pare infatti che l’appartamento dove è avvenuto lo stupro di gruppo fosse una sorta di covo per nullafacenti e pregiudicati romeni, un punto di riferimento per l’amico nei guai con la giustizia, un tetto sotto cui dormire per il parente squattrinato che non aveva dove andare. E che una sera di ottobre si è trasformato in una casa dell’orrore. I carabinieri starebbero adesso per chiudere il cerchio assicurando alla giustizia anche l’ultimo complice che potrebbe venire rintracciato, se dovesse servire, anche attraverso l’utilizzo dell’esame del dna.
08 maggio 2010
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/8-maggio-2010/stuprata-ore-un-branco-ubriachi-1602981562356.shtml