Bassa: violenza sessuale tra minori
11 maggio 2010(red.)
Una torbida vicenda a sfondo sessuale tra giovanissimi minorenni ha portato nel carcere minorile Beccaria di Milano due ragazzi di soli 16 anni, residenti in una località della Bassa bresciana.I due giovani, sulla cui identità viene mantenuto il più stretto riserbo, sono cugini e per loro l’accusa è molto grave: violenza sessuale di gruppo e violenza privata.Non semplice bullismo, quindi, ma qualcosa di assai più pesante.La vittima è un coetaneo e compagno di scuola dei due ragazzi, che secondo l’accusa avrebbero approfittato della sua inferiorità psicologica.
Perseguitandolo con angherie e minacce a sfondo sessuale, costringendolo a mangiare cibo per cani e usando su di lui varie forme di violenza.Gli episodi più gravi sarebbero però avvenuti lo scorso gennaio, in due occasioni distinte: un sabato sera e un pomeriggio.La giovane vittima sarebbe stata condotta dai suoi presunti persecutori in un capanno sul fiume, dove sarebbe avvenuta la violenza. Il ragazzo sarebbe cioè stato costretto a compiere atti sessuali su se stesso, sotto la minaccia di sevizie con un bastone.
Secondo la ricostruzione, ci sarebbero anche stati dei testimoni. E proprio uno di questi ha parlato. Prima raccontando la vicenda agli amici e poi confidandosi con i propri genitori.La voce ha cominciato a girare e del fatto è stato informato un carabiniere della stazione di Carpenedolo.Da lì sono scattate le indagini che hanno trovato gli opportuni riscontri e individuato i responsabili. I quali non si aspettavano certo l’arresto, ordinato dai magistrati del Tribunale dei minori, e sono stati colti di sorpresa dall’intervento dei militari per quella che consideravano poco più che una bravata.Allibiti e senza parole anche i genitori, che erano naturalmente all’oscuro di tutto.
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