LA DECISIONE È STATA PRESA DAL GUP DEL CAPOLUOGO. LE INDAGINI FURONO SVOLTE DAGLI AGENTI DELLA QUESTURA
Perseguitava la mogliea giudizio
CAMPOBASSO Un cinquantenne dovrà presentarsi in aula. É accusato di stalking
Avrebbe, stando alle accuse che adesso saranno verificate in giudizio, preseguitato la moglie per anni. Oltre a reiterate violenze psicologiche (sfociate nel recente reato di stalking), una donna della provincia di Campobasso è stata anche più volte minacciata ed in alcuni casi picchiata dall’ex marito. E così, per quest’ultimo, è scattata la denuncia. La donna, stanca delle reiterate minacce, non ha retto alle continue pressioni e così ha deciso di farsi forza e denunciare il tutto. Si è recata in Questura e ha raccontato cosa accadeva.
Ha descritto minuziosamente le violenze psicologiche che era costretta a subire. E così gli uomini della Questura si sono messi al lavoro e al termine di una attenta attività di indagine, hanno raccolto elementi «a sufficienza» ed hanno portato il fascicolo in Tribunale. L’uomo, dunque, faceva vivere la ex consorte in un costante clima del terrore.Negli ultimi tempi, come detto, avrebbe posto in essere comportamenti minacciosi e persecutori nei confronti dell’ ex-moglie, sfociati talvolta in vere e proprie aggressioni. Una vicenda che adesso approderà in Tribunale. L’uomo, infatti, è stato rinviato a giudizio. E dovrà presentarsi il prossimo anno presso il Palazzo di Giustizia del capoluogo per difendersi dall’accusa mossa nei suoi confronti dagli inquirenti. Si tratta, per la cronaca, di uno dei primi casi in Molise di rinvio a giudizio per atti persecutori nei confronti della consorte.
Ma cos’è lo stalking? Stalking è un termine inglese (letteralmente: persecuzione) che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola ed ingenerandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.Questo tipo di condotta è penalmente rilevante in molti ordinamenti; in quello italiano la fattispecie è rubricata come atti persecutori, riprendendo una delle diverse locuzioni con le quali è tradotto il termine stalking. Il fenomeno è anche chiamato sindrome del molestatore assillante. La persecuzione avviene solitamente mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata.
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