Italiano, libero professionista, accusato di aver perseguitato la ex moglie armato di un coltello

Stalking: perseguita l’ex moglie, arrestatoL’ex marito, armato di coltello, aveva cercato di rientrare nell’abitazione coniugale. È stato bloccato dai militari, avvisati dalla donna, prima che potesse fare del male a sè o ad altri. Si tratta di un 40enne liber professionista

Nella nottata di domenica 30 maggio i militari dell’Aliquota Radiomobile, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Busto Arsizio hanno tratto in arresto un uomo in flagranza di reato per atti persecutori (stalking) nei confronti della ex moglie. L’arrestato è un quarantenne, italiano, libero professionista.La vicenda prende origine dalla procedura di separazione dei due, tuttora in corso. L’uomo non si rassegna alla separazione e continua ad importunare in maniera ossessiva la ex-compagna che, in ragione dello stato di tensione in cui si è venuta a trovare aveva già provveduto, qualche giorno prima, a denunciare l’uomo per minaccia ed atti persecutori presso il locale Comando Stazione Carabinieri.

La scorsa notte invece i fatti sono precipitati. La donna ha chiamato con urgenza il 112 chiedendo un immediato intervento, perché l’uomo, aveva cercato di entrare nuovamente in quella che era la casa coniugale dove abita la donna, fortunatamente senza riuscirci.Giunta la pattuglia sul posto, l’uomo si era già allontanato, ma non era andato molto lontano. Alcuni testimoni che avevano assistito alla scena riferivano ai militari che un uomo si era nascosto dietro uno stabile poco lontano. A quale punto venivano svolti alcune perlustrazioni in zona, fino a quando intravedevano nascosto tra gli alberi un uomo che, alla vista dell’autoradio si nascondeva tra le fronde. I militari, facendo finta di niente si allontanavano, appostandosi poco lontano, in modo da vedere la scena senza essere visti. L’attesa è stata breve poiché, dopo alcuni minuti, l’uomo si avvicinava verso l’abitazione della donna con un coltello in mano.

A quel punto i militari lo chiudevano in maniera che non potesse fuggire. L’uomo brandendo il coltello, minacciava prima i militari e poi se stesso se non fosse stato lasciato libero di allontanarsi. Dopo alcuni attimi di tensione, i militari, approfittando di un attimo di titubanza dell’uomo, lo bloccavano e lo disarmavano.Ora l’uomo ritrova nel carcere di Busto Arsizio a disposizione del sostituto procuratore dott.ssa Ditaranto.

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