Uccide la ex, poi tenta suicidioUn uomo ha ucciso a coltellate l’ex convivente a Spinea (Venezia) e poi ha tentato il suicidio06 luglio, 18:48
VENEZIA – Un uomo ha ucciso a coltellate l’ex convivente a Spinea (Venezia) e poi ha tentato il suicidio. E’ accaduto nel negozio di alimentari biologici di proprieta’ della donna, Roberta Vanin, di 43 anni. Nella stessa attività lavorava anche Andrea Donaglio, di 47, anch’egli di Spinea, nonostante la relazione fosse finita da un paio di anni.Dopo la separazione, ognuno era andato a vivere per conto proprio, ma con il trascorrere dei mesi i rapporti sul luogo di lavoro erano diventati piuttosto tesi e le liti erano quasi quotidiane. Non erano, comunque, mai arrivate ad una soglia di preoccupazione o sfociate in denunce.
Pero’ la situazione tra i due era ormai precipitata, soprattutto quando Roberta aveva intrapreso una nuova storia sentimentale. Lui invece era ancora single e avrebbe tentato, in piu’ di una occasione, di riallacciare i rapporti con l’ex, senza alcun risultato.L’omicidio e’ avvenuto durante la pausa pranzo. Donaglio con un coltello, simile a quelli che si usano in cucina, ha colpito piu’ volte Roberta Vanin tra l’addome e il collo. Poi, con la stessa lama si e’ ferito piu’ volte, stramazzando sul pavimento in un bagno di sangue.
A scoprire la tragedia il padre dell’omicida che non vedendo arrivare il figlio a casa per pranzo si e’ recato nel negozio. Ha aperto con le chiavi, un secondo mazzo che teneva per le emergenze, e ha trovato i due corpi distesi davanti al bancone.A quel punto l’uomo ha chiamato il 118. Sul posto sono arrivati i soccorsi e i medici non hanno potuto che constatare la morte della donna. Il ferito invece e’ stato trasportato d’urgenza in ambulanza all’ospedale dove e’ stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono considerate gravi. Attualmente e’ piantonato dai carabinieri nel nosocomio di Mirano e l’accusa nei suoi confronti e’ di omicidio volontario.
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VENEZIAUccide la ex convivente e tenta il suicidioLavoravano insieme anche dopo separazioneRoberta Vanin, 43 anni, accoltellata a morte da Andrea Donaglio, 47, che continuava a darle una mano nel suo negozio di alimenti "bio", a Spinea. A scoprire l’accaduto il padre di lui, che lo ha bloccato mentre, già ferito, cercava di farla finita. Operato, è in prognosi riservata
VENEZIA – A Spinea, un negozio di alimenti "bio" si trasforma nello scenario di una storia d’amore dal finale insanguinato. Roberta Vanin, 43 anni, titolare dell’attività, è morta dopo essere stata accoltellata ripetutamente dall’ex compagno, Andrea Donaglio, 47 anni, che dopo il delitto ha cercato di uccidersi a sua volta. Sottoposto a intervento chirurgico, ora è ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale di Mirano, piantonato a vista dai carabinieri. Non sarebbe in pericolo di vita.A fare la scoperta dell’accaduto il padre dello stesso Donaglio. Non vedendolo rientrare per pranzo, e preoccupato per il tono di una telefonata ricevuta poco prima da Roberta Vanin, nel primo pomeriggio l’uomo si è recato al negozio, dove suo figlio continuava a lavorare anche dopo la fine della relazione con la titolare, alternando gli alimenti bio all’insegnamento.
Una volta dentro, vede la donna a terra nel sangue, poco lontano il figlio, ferito e con il coltello ancora in mano. Immediata la chiamata al 118 e l’intervento dei carabinieri. Ai militari, il padre ha raccontato che suo figlio, vedendolo, ha cercato di provocarsi altre ferite ma è riuscito a bloccarlo.Al momento non sono stati adottati specifici provvedimenti restrittivi nei riguardi di Andrea Donaglio. L’ipotesi è di omicidio volontario. In queste ore, i carabinieri stanno sentendo amici, parenti e conoscenti per cercare di ricostruire nei dettagli i rapporti che legavano vittima e assassino. Gli affari non andavano male, quindi tutto rientrerebbe in questioni personali.
Il movente più probabile dell’omicidio con tentativo di suicidio è quello del rapporto d’amore finito, con uno dei due protagonisti che non riesce a mettere la parola fine. Stavolta, però, dalla storia di Roberta e Andrea non sembrano emergere precedenti episodi di violenza, o comunque segnali di una vicenda dal finale a rischio. A sentire i bene informati, i rapporti tra la vittima e l’ex compagno non erano mai andati al di là della lite. Nessuna denuncia, secondo quanto finora accertato dagli investigatori, da quando si erano separati e ognuno aveva scelto una casa per conto proprio. Per Andrea, forse, continuare a lavorare nel negozio della ex era anche un modo per tenere viva la speranza di poter riallacciare il rapporto. Speranza finita con l’ultima lite, sfociata in tragedia.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/06/news/uccide_la_ex_e_tenta_il_suicidio-5435505/