È STUPRO IMPORRE A MOGLIE RAPPORTI SESSUALI ANALI
Giustizia(15/07/2010) – Compie una violenza sessuale chi costringe la propria moglie a subire rapporti sessuali anali. La Cassazione ha confermato la condanna inflitta a un 49enne dalla Corte d’appello di Salerno, ritenendolo responsabile di aver imposto, anche picchiandola, tali rapporti alla propria consorte, nell’ambito di una "situazione familiare degradata e conflittuale che aveva portato alla separazione coniugale e a una grave debilitazione psicofisica della donna", che aveva denunciato i fatti. Contro il verdetto di condanna, l’imputato si era rivolto alla Suprema Corte la quale, con la sentenza n.27587 della terza sezione penale, ha rigettato il suo ricorso.
"E’ stata attribuita piena attendibilità alla vittima", scrivono gli alti giudici, che "la riferito dei suoi continui rifiuti a pratiche sessuali contro natura alle quali veniva costretta con la forza dal marito, che, ignorando il suo dissenso, imponeva il suo corpo sopra quello della donna e talvolta la percuoteva per appagare la sua libidine". L’uomo, rilevano gli ‘ermellini’, "aveva ammesso che tali rapporti erano stati attuati dalla coppia anche prima del matrimonio, ma ciò, secondo i giudici di merito, non valeva a giustificare la condotta prevaricatrice quando era sopraggiunto il dissenso della moglie, implicitamente da lui confermato quando ha dichiarato che la stessa aveva abbandonato il letto coniugale andando a dormire in un’altra stanza sul divano o a terra, avvolgendosi in una coperta".
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