Uomo, accusato di aver aggredito tre donne e aver tentato di violentarle

Aggrediva donne di mezza età, dopo 24 ore di ricerche preso un ecuadorianoLa Spezia. Tre episodi nello spazio di 24 ore e l’accusa di violenza sessuale consumata e tentata. Sono i pesanti capi di accusa che pendono sulla testa di un ecuadoriano di 23 anni, sottoposto questa notte a fermo di indiziato di delitto.

La storia comincia il 18 luglio scorso alle 6.45 del mattino quando un’infermiera dell’ospedale civile Sant’Andrea stava timbrando il cartellino di entrata al lavoro: si è sentita aggredita da dietro, letteralmente avvinghiata dalle mani di qualcuno che si spostano dal gluteo alla bocca fino al braccio per immobilizzarla. Poi viene sbattuta al suolo.Ma la mattinata dell’infermiera era già iniziata male poco prima, quando l’uomo aveva già tentato di circuirla al cancello d’ingresso dell’ospedale.La donna ha raccontato ciò che le era accaduto ad una collega poi è stata chiamata la polizia.

Il medico di turno al pronto soccorso ha confermato che effettivamente l’uomo si era portato in ospedale intorno alle 5.30 col volto tumefatto, pieno di ferite e lordo di sangue ed era stato accompagnato in radiologia dove ha dato i primi segni di squilibrio, molestando verbalmente perfino alcune donne in barella.Ma dopo la denuncia dell’infermiera si è venuto a sapere che perfino una sua collega era stata assalita all’atto di entrare in turno: fortunatamente era riuscita a sottrarsi senza l’aiuto di nessuno e non aveva sporto alcuna querela.Chiaro che da quel momento è partita la caccia all’uomo: che fosse completamente fuori di testa lo dimostra il fatto che l’uomo aveva lasciato il suo documento in ospedale. Gli inquirenti hanno potuto agire sapendo bene di chi si trattava, un 23enne ecuadoriano irregolare sul territorio nazionale, con un domicilio spezzino dal quale ovviamente sono partite le ricerche.

Senza esito inizialmente, la città è stata controllata ovunque, sono stati interrogati connazionali ma soltanto nella notte appena trascorsa l’operazione si è chiusa. Alle 2 arriva alla centrale operativa la telefonata di un uomo che spiega ai poliziotti che la madre aveva appena subito un’aggressione in Via Veneto. Aggressione sì, ma questa volta con coltello: l’uomo era talmente eccitato che quando la donna butta a terra la borsa non la guarda nemmeno, pericolosamente intento a scrutare la sua preda con l’arma in mano.Fortunatamente le urla fragorose della donna lo immobilizzano e lei ha tutto il tempo di rientrare nel portone.

L’uomo viene intercettato poco più tardi in Piazza Europa sotto i portici e nella successiva perquisizione domiciliare emergono gli indumenti ancora sporchi di sangue delle presunte precedenti aggressioni. E’ stato così portato negli uffici per l’identificazione: su di lui pendeva peraltro l’ordine di espulsione dal territorio nazionale, dispositivo verso il quale aveva fatto appello, allungando i tempi di permanenza fino a settembre.Un’indagine chiusa in tempo record, anche perchè il rischio è che potesse colpire ancora, sempre più agguerrito verso persone vulnerabili. Un lavoro portato a termine, sotto la supervisione della dottoressa Serafina Di Vuolo, dall’ispettore capo Tommaso Russo, dall’assistente capo Francesco Esposito, dall’assistente Manuel Triches, dall’assistente Gianni Carmosino con la collaborazione del vice-dirigente delle volanti Davide Di Novi.

http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cronaca/Aggrediva-donne-di-mezza-eta-dopo-24-65058.aspx 

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