Assale l’amica con la roncolaarrestato giovane tunisinoPrima ha cercato di violentarla, poi l’ha presa a pugnie l’ha colpitaIl dirigente Pino Balestrieri con l’arma dell’aggressioneIl dirigente Pino Balestrieri con l’arma dell’aggressione
VICENZA – Prima l’ha invitata a cena a casa di una coppia di amici, poi ha tentato di violentarla aggredendola con due pugni al volto e poi colpendola con una roncola. La donna, una vicentina di 42 anni che vive in provincia, è riuscita a scappare chiamando la polizia che arrivata sul posto ha arrestato con l’accusa di tentata violenza sessuale e lesioni un tunisino clandestino di 27 anni, Aimen Arfawi. La vicenda risale alla notte tra domenica e lunedì e ha come teatro un piccolo appartamento ai margine del centro storico di Vicenza. I due, secondo la testimonianza raccolta, si conoscevano da circa un mese.
Nella serata di domenica si sono incontrati per caso in città e hanno passato qualche ora insieme. Poi il ventisettenne ha deciso di proporre a Laura (il nome è di fantasia) di seguirla a casa di un connazionale che è sposato con un’italiana. Lei forse si è sentita rassicurata da quella presenza e così ha accettato l’invito e con l’amico si è diretta verso via Vico.I quattro hanno cenato con un kebab senza però eccedere con l’alcol e hanno passato una piacevole serata chiacchierando del più e del meno per diverse ore. Nulla, secondo quanto raccontato, avrebbe fatto presagire quello che di lì a poco sarebbe successo. Dopo mezzanotte i due coniugi hanno deciso di andare a dormire lasciando i due ospiti in sala da pranzo a parlare.
Sembra infatti che il tunisino senza fissa dimora soggiornasse a casa dell’amico in qualche occasione. Non appena i due sono rimasti soli Arfawi avrebbe iniziato a fare delle proposte sessuali alla quarantaduenne che, di risposta, ha subito allontanato il ragazzo rifiutando le sue avances. Quest’ultimo però ha insistito tentando di slacciarle la cintura dei pantaloni. La donna, probabilmente anche intimorita da quella situazione, ha scostato con garbo le mani del tunisino che però non ha accettato quel rifiuto. Senza pensarci due volte il ventisettenne ha sferrato prima un destro e poi un sinistro al volto della donna che è caduta a terra completamente stordita. Approfittando della sua condizione lo straniero non ha esitato un attimo e ha cercato di spogliarla. Lei però ha urlato con tutta la forza che aveva riuscendo ad allontanarsi.
Per costringerla ad assecondare i sui desideri, dopo averla picchiata, il tunisino ha afferrato anche una roncola, che si trovava in casa, e l’ha minacciata colpendola sulle gambe con la parte non tagliente dell’arma lunga 30 centimetri. Probabilmente in quel frangete Laura ha capito che se fosse rimasta lì le cose sarebbero andate davvero male per lei e così è scappata dalla porta principale arrivando fino in strada. Nel frattempo i due coniugi erano stati svegliati dalle urla della donna che arrivata fuori dalla palazzina è riuscita a fermare un taxi. Resasi conto di aver dimentico il cellulare prima di rientrare in quell’appartamento si è fatta prestare il telefono del tassista e ha chiamato il 113. Quando sono arrivati sul posto gli agenti hanno raccolto la testimonianza della vicentina e una volta entrati nell’appartamento hanno trovato il tunisino con in tasca il cellulare della donna e lo hanno arrestato con l’accusa di tentata violenza sessuale e lesioni. Nel frattempo quest’ultimo si era procurato dei tagli ad un braccio sporcando di sangue la maglietta dell’amica cercando forse di simulare una colluttazione ai suoi danni.
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