Ancora ricerche su Sarah

SARAH, IPOTESI SEQUESTRO.
ORA SPUNTA UN TESTIMONE

È stato rintracciato ed ascoltato dai carabinieri un testimone che ha visto per ultimo la quindicenne Sara prima che la ragazzina scomparisse nel nulla il 26 agosto scorso.

Si tratta di un ragazzo di Erchie (Brindisi) che quel giorno, poco dopo le 14.30, percorreva in auto da solo via Kennedy ad Avetrana in direzione della Litoranea. Il ragazzo – a quanto si è saputo – ha riferito ai carabinieri di aver visto Sara che camminava a piedi sul marciapiede alla sua destra. È lo stesso marciapiede che porta alla casa della cugina della ragazza, Sabrina, con la quale è accertato che avesse appuntamento per recarsi al mare. Il testimone ha proseguito in auto senza notare nulla di strano. Solo due giorni dopo, ha riferito sempre ai carabinieri, sfogliando i giornali, ha visto la foto di Sara che era scomparsa e successivamente si è ricordato del momento dell’avvistamento. Il luogo indicato dal ragazzo dista circa 200 metri dall’abitazione della cugina di Sara, dove però la ragazzina non è mai arrivata.

UN TESTIMONE I carabinieri stanno cercando di identificare un ragazzo di Erchie (Brindisi) che il 26 agosto scorso potrebbe aver visto la quindicenne Sara attraversare la strada nelle vicinanze della abitazione della cugina prima di scomparire nel nulla. Lo si è appreso da fonti investigative. La presenza del giovane sarebbe stata segnalata agli inquirenti, ma l’individuazione del possibile testimone appare ancora difficile. Alle indagini stanno collaborando anche i tecnici della polizia specializzati in ricerche informatiche, che stanno esaminando i profili sul web intestati alla ragazzina scomparsa. Sono state intanto nuovamente sospese a causa del maltempo le ricerche con sommozzatori ed elicottero dei carabinieri avviate stamani sul litorale e nei canali adiacenti al fiume Chidro.

DAVIDE, L’AMORE DI SARA Aveva un solo grande amore, Sara, la quindicenne di Avetrana scomparsa nel nulla dal 26 agosto scorso: almeno così dicono insegnanti e amici, un ragazzo di due anni più grande, Davide, che non la filava proprio perchè ha già una ragazza. Sara per Davide, perciò, piangeva, riempiva le pagine dei suoi diari e parlava sempre con le amiche. Davide vive con la sua famiglia nel vicino paese di Manduria e, come Sara, frequenta l’Istituto alberghiero. In una intervista all’emittente salentina Telerama parla di Sara e dice che sapeva della «cottà della ragazzina: »Sapevo che mi voleva – dice, incalzato sul tema dalla cronista – ma io ero fidanzato…«. Sembra riservato, Davide, pur se lusingato dall’amore suscitato. Alcuni amici andavano persino a dirgli che la piccola Sara piangeva per lui: »…a me dispiaceva, però non ci potevo fare niente. Io ero fidanzato, e la mia fidanzata andava pure nella stessa scuola…«. Dice che Sara la conosceva poco, »di vista«: »Ci dicevamo ciao, ogni tanto scambiavamo quattro chiacchiere, come stai, che fai, niente di più«. Incontri nei corridoi e al bar della scuola, mai fuori dell’istituto. »Era una ragazza – aggiunge – tranquilla, calma. Quando ho saputo della scomparsa ci sono rimasto male, molto male…« Le ha scritto anche un messaggio su Facebook: »Ho scritto: ‘ritorna al più presto, che ti stanno aspettando tutti quantì«. Ma che pensa Davide di questa storia? Che cosa crede sia successo? »Non lo so, all’inizio – dice – ho pensato che se n’era scappata per i fatti suoi, però mò è tanto che non torna, quindi non penso che se ne sia scappata«. E se tornasse, Sara, che farebbe Davide? »Le chiederei che cosa è successo. L’abbraccerei forte forte e poi ci passerei un pò di tempo insieme…«.

RIPRESE LE RICERCHE Sono riprese sul litorale ionico-salentino con sommozzatori e l’ausilio di un elicottero dei carabinieri di Bari, le ricerche di Sara, la ragazzina quindicenne di Avetrana scomparsa il 26 agosto scorso. Le perlustrazioni puntano in particolare alla zona adiacente il fiume Chidro e i canali vicini. Le ricerche con subacquei erano state avviate ieri mattina e poi sospese a causa del maltempo. Contemporaneamente proseguono le ricerche a terra da parte dei carabinieri in pozzi e casolari abbandonati. Gli investigatori ormai hanno tralasciato l’ipotesi della fuga volontaria della ragazzina e ipotizzano un sequestro di persona

SEQUESTRO E NON FUGA Sara quasi certamente non e’ fuggita da casa, Sara quasi certamente e’ stata rapita: e’ il convincimento che nelle ultime ore si e’ fatto largo negli inquirenti che indagano sulla scomparsa della ragazzina quindicenne di Avetrana, svanita nel nulla il 26 agosto.

La Procura della Repubblica di Taranto ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, sono state avviate ricerche anche in mare con l’ausilio di due sommozzatori del Nucleo carabinieri di Bari (ma nella tarda mattinata il maltempo ha costretto a sospenderle, riprenderanno domani), mentre si continuano a perlustrare palmo dopo palmo pozzi e casolari abbandonati, anche sotto la pioggia e senza ausilio di unita’ cinofile: di Sara, pero’, fino ad ora non e’ stato trovato uno straccio di traccia.

Cosi’ il ventaglio delle ipotesi legate ad un sequestro prende decisamente piede. ”Ci sono ipotesi privilegiate rispetto ad altre, anche se non trascuriamo nulla, neppure di piu’ remoto”, ha detto oggi ai giornalisti il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio. Il capo della procura tarantina ha presieduto nella caserma dei carabinieri di Avetrana una riunione alla quale hanno preso parte il pm titolare dell’inchiesta, Mariano Buccoliero, il comandante provinciale di Taranto dei carabinieri, col. Giovanni Di Blasio, e altri ufficiali dell’Arma.

Ad Avetrana sono giunti anche i carabinieri del Rac, il Reparto analisi criminologiche del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche (Racis) di Roma. Il reparto e’ specializzato nella ricerca di elementi di connessione o analogia con altri fatti delittuosi e nella valutazione del profilo criminologico degli autori dei delitti, eseguendo studi e ricerche sulle tecniche di esame della scena del crimine.

Da domani i carabinieri (ne sono impegnati una cinquantina, ma dovrebbero arrivare rinforzi) torneranno a perlustrare l’abitato di Avetrana partendo dal centro sino alle estreme case di periferia, nella zona cioe’ dove Sara otto giorni fa e’ scomparsa all’improvviso mentre si recava ad un appuntamento con la cugina ventiduenne. Ma le ricerche saranno estese anche ad alcuni centri limitrofi delle province di Brindisi e Lecce.

I carabinieri stanno analizzando attentamente tutto cio’ che emerge sia dall’ambiente familiare di Sara sia dalle sue amicizie e dalle due comitive che frequentava, quella composta da ragazzi piu’ o meno coetanei (alcune sue amiche avevano aperto profili su Facebook a suo nome) e l’altra formata da adulti, tra i quali la stessa cugina. Ma per gli investigatori otto giorni sono decisamente troppi per una fuga volontaria senza soldi, documenti e bagaglio.

Da stabilire, invece, di che tipo di sequestro si tratti: a scopo sessuale, di ritorsione o di estorsione. Anche oggi sono arrivate segnalazioni su presunti ‘avvistamenti’ di Sara, persino da una chiaroveggente, che indicava la ragazzina legata a una sedia in un paese di montagna del Potentino. Solo visioni, perche’ nulla ancora e’ stato trovato che faccia capire dove Sara sia finita.

NEGATIVE RICERCHE IN MARE Sono state avviate anche in mare, ma sono state interrotte nella tarda mattinata a causa della pioggia, le ricerche di Sarah, la ragazzina di 15 anni di Avetrana scomparsa nel primo pomeriggio del 26 agosto. I carabinieri del nucleo subacquei di Bari hanno perlustrato per un breve lasso di tempo le acque del litorale jonico-salentino, ma con risultati negativi. Continuano invece le ricerche nelle campagne, in casolari e pozzi abbandonati, alle quali partecipano una cinquantina di militari con l’ausilio di unità cinofile. Nessun segnale dal telefonino della ragazza, che risulta spento dalle 14.42 del 26 agosto.

L’APPELLO DEL SINDACO Un appello a tutti i cittadini di Avetrana perchè, se sanno qualcosa sulla scomparsa di Sara lo comunichino anche in forma anonima, è stato rivolto oggi dal sindaco di Avetrana, Mario de Marco, che ha tenuto una conferenza stampa convocata in accordo con la famiglia della ragazzina scomparsa e le forze dell’ordine. L’ amministrazione comunale ha anche fatto stampare 2.000 volantini con la foto di Sara e 5.000 cartoline che vengono distribuite ovunque in paese e nelle zone limitrofe. Il sindaco ha inoltre chiesto a tutti coloro che sono proprietari di fabbricati rurali e di terreni in campagna, di collaborare con gli investigatori controllando le loro proprietà, per verificare se ci siano tracce che possano in qualche modo contribuire a far ritrovare Sara.

IL GIALLO DELLA SCOMPARSA Dodici minuti. È racchiusa in questo periodo di tempo la chiave che risolve il giallo sulla scomparsa di Sarah Scazzi, avvenuta il 26 agosto scorso ad Avetrana, un centro di settemila anime a due passi dal litorale ionico tarantino. Della quindicenne si hanno notizie certe fino alle 14.30, quando Sara esce da casa per raggiungere l’abitazione della cugina, Sabrina Misseri, di 22 anni, che l’aspetta per andare al mare. Le tracce si perdono definitivamente alle 14.42, quando il cellulare di Sara viene spento e non sarà mai più riacceso. La famiglia della giovane pensa che Sara sia stata rapita, pista questa che è «seriamente» presa in considerazione dai carabinieri che da sei giorni, con il solo aiuto dei volontari della protezione civile e, in un caso, dei vigili del fuoco, cercano con esito negativo la quindicenne anche nelle cave, nei casolari, nei canali e nei pozzi. Il teste-chiave di questa storia che non promette nulla di buono è Sabrina Misseri, a casa della quale Sara praticamente viveva. Sara e Sabrina sono amiche per la pelle tanto che la quindicenne, dal dicembre scorso, frequenta anche il gruppo di amici della cugina che hanno fatto di Sara la loro mascotte. Gli elementi di partenza di questo giallo di fine estate sono gli orari e il racconto di Sabrina, una ragazza forte e determinata che sogna di fare l’estetista ma che è abituata al duro lavoro nelle campagne. La ricostruzione dei fatti fornita della ventiduenne è confermata dai riscontri ottenuti dai militari attraverso i tabulati e le celle telefoniche. Sara esce da casa alle 14.30. Poichè non ha credito sul cellulare, comèè sua consuetudine fa uno squillo convenzionale sul telefonino della cugina per dirle che sta arrivando.
Da via Verdi (vico secondo), dove abita Sara, a via Grazia Deledda, dove vive Sabrina, occorre camminare per 5-600 metri. Bisogna percorrere un serpentone di strade, deserte per la calura estiva, alla periferia della città. Sara ha gli auricolari alle orecchie e ascolta musica. Non può sentire rumori nè se un’auto la segue. Sabrina sostiene che Sara sia stata rapita appena è uscita da casa, appena ha girato l’angolo tra il vico in cui abita e via Verdi. «Perchè – racconta – a 50 metri di distanza abita un’altra zia di Sara che avrebbe sentito urlare la nipote. Poi, a 200 metri di distanza, erano al lavoro degli operai nel cortile esterno della scuola media». Insomma, qualcuno si sarebbe accorto del rapimento di una quindicenne. Dopo aver ricevuto lo squillo alle 14.30, Sabrina alle 14.35 viene raggiunta sotto casa sua dall’amica Mariangela che guida l’auto con la quale le tre ragazze devono raggiungere il mare, il ‘Villaggio Aurorà che si trova sulla strada per la vicina San Pietro in Bevagna. Sabrina vede che Sara non arriva e chiede all’amica se l’ha incontrata per strada. «Non ho visto nessuno», le risponde Mariangela. Sabrina si preoccupa subito perchè Sara solitamente impiega cinque minuti per arrivare a casa sua. «È un tipo veloce, scattante», sottolinea. Afferra il cellulare e chiama la cuginetta. Il telefono squilla per cinque-sei volte, poi la chiamata viene respinta e scatta la segreteria telefonica. Sabrina non si dà per vinta. Ricompone il numero ma questa volta il cellulare di Sara è spento. Sono le 14.42.

http://www.leggo.it/articolo.php?id=78096

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Una risposta a Ancora ricerche su Sarah

  1. roberta spalluto scrive:

    ritrovatela in fretta seno nn ci sara piu nulla niente da fare

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