Il gip allontana lo stalker incallito:
7 mila chiamate in 3 mesi alla ex
Nella mezz’ora in cui la donna stava sporgendo denuncia ha ricevuto dall’ex (violento) 50 telefonate e 43 sms
Nei soli 30 minuti trascorsi davanti ai carabinieri per fare la denuncia, il suo ex convivente l’ha tempestata con 50 telefonate e 43 sms al cellulare. Una persecuzione cominciata a metà maggio e proseguita anche nei successivi tre mesi (i militari hanno «contato» quasi 7.000 chiamate) ma che da oggi, forse, avrà fine. È infatti scattata oggi la misura chiesta dalla Procura di Bologna per fermare uno stalker di appena 20 anni, di origini meridionali, che da tre mesi a questa parte tormenta in modo ossessivo la sua ex ragazza con minacce (anche di morte) e insulti, fino ad oggi solo telefonici (è infatti tornato a vivere al Sud). La vittima, che ha fatto denuncia a inizio luglio, è una ragazza sui vent’anni che vive a Loiano, in provincia di Bologna, con i genitori e con il bambino, di appena un anno, avuto dal 20enne. Da oggi, come stabilito dal gip Alberto Gamberini, il suo ex convivente ha il divieto di mettere piede, e tanto più di vivere, lì. Le accuse per lui sono stalking e maltrattamenti e, se dovesse trasgredire la misura, il pm Laura Sola è pronta a chiedere la custodia cautelare in carcere.
LA VICENDA – L’incubo della ragazza è cominciato a metà maggio, ma in realtà il carattere violento del 20enne si era già manifestato molto tempo prima. Ai Carabinieri, quando si è decisa a fare denuncia, la giovane ha parlato di numerosi episodi di violenza fisica, partiti all’incirca da quando i due sono andati a convivere, all’inizio del 2008. La trattava male davanti agli amici e una volta l’aveva schiaffeggiava davanti ai genitori. Dopo una «pausa» alle violenze durante la gravidanza, aveva ripreso l’atteggiamento violento poco dopo, tanto che lei in maggio ha deciso di dire da basta. Da allora è iniziato l’incubo.
VIOLENZE – Gli episodi di violenza raccontati per filo e per segno dalla giovane sono tanti: una volta, poco dopo la nascita del bambino, il 20enne era andato su tutte le furie e le aveva rotto lo specchietto retrovisore della macchina, l’aveva insultata e più tardi le aveva anche dato un violento calcio facendola sbattere contro la saracinesca del garage. Un’altra volta le aveva dato una sberla davanti al padre (che lo aveva rimproverato); le aveva lanciato contro il telecomando e in un’altra occasione l’aveva trattata male davanti agli amici, sbattendole la porta in faccia. A quel punto, a metà maggio, la giovane ha deciso di chiudere la storia con lui e mandarlo via di casa. La denuncia fatta ai militari all’inizio di luglio non è servita a calmare il 20enne, che in luglio e agosto ha continuato a tempestarla di migliaia e migliaia di telefonate. La maggior parte delle volte la ragazza non rispondeva ma, se lei o i suoi genitori lo facevano, dall’altra parte partivano minacce e ingiurie. A fine agosto la giovane è tornata in lacrime dai militari (raccontando di cento telefonate al giorno) e spiegando che quella notte l’aveva chiamata una parente dell’uomo, avvisandola che il 20enne era in viaggio per Bologna deciso a vendicarsi. Il giudice Gamberini, nell’ordinanza, ordina il divieto di dimora a Loiano, come chiesto dal pm, ritenendola la misura «minima» necessaria a salvaguardare la giovane (dovrebbe impedire ogni contatto tra i due). A renderla necessaria, secondo il giudice, è il «numero assai rilevante di molestie, minacce, ingiurie» che il 20enne ha messo in atto, ma anche la sua personalità, dotata di «un’indole violenta e prevaricatrice» e totalmente «incapace di relazionarsi in modo adeguato con le persone di sesso opposto».
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2010/8-settembre-2010/ex-violento-perseguita-allontanato-faceva-fino-50-telefonate-mezz-ora–1703723371527.shtml
Pingback: Uomo, accusato di stalking nei confronti dell’ex convivente « Centro Antiviolenza Thamaia – News