Dopo 24 ore la donna racconta la verità Tenta di strangolare la sua convivente racconto di un film dell’orrore a Vittoria
Vittoria – Un’aggressione in piena regola. Senza un motivo apparente. Violenza gratuita nei confronti della donna con cui vive, ormai da qualche tempo, nelle campagne tra Vittoria e Scoglitti. Un rumeno di 35 anni, Eugen Stanica (nella foto), di etnia rom, è stato arrestato ieri dalla Polizia.
L’uomo avrebbe picchiato a sangue la sua convivente, S.L. di 44 anni e l’avrebbe lasciato a terra, dolorante e svenuta.
I soccorsi solo al mattino successivo, quando nella casupola abitata dai due rumeni è arrivato il titolare dell’azienda agricola dove lavorano, che ha trovato la donna in condizioni molto serie e, insieme all’uomo, l’ha accompagnata in ospedale. Qui la donna ha raccontato una tesi quanto meno poco credibile, dicendo di essere caduta dal letto. Una tesi che, ovviamente, non ha convinto i medici, che hanno avvertito la Polizia. Gli agenti, nella mattinata dell’8 settembre, si sono recati in ospedale, ma la donna, alla presenza dell’uomo, confermava di essere caduta da letto. Solo l’indomani, quando l’uomo si è allontanato, la donna ha riferito agli agenti ciò che era veramente accaduto: una storia di violenza gratuita ed inaudita, senza motivo apparente.
L’uomo è rientrato a casa a tarda sera, chiaramente ubriaco ed ha iniziato a picchiare la donna: schiaffi, pugni, poi gli ha stretto le mani attorno al collo, nel tentativo forse di strangolarla. Infine, l’ha gettata a terra ed ha sbattuto la terra contro il pavimento. La donna è svenuta e l’uomo, l’ha lasciata a terra e si è messa a dormire.
La donna, nella notte, ha ripreso conoscenza e si è messa a letto. Qualche ora dopo, quando è arrivato il datore di lavoro, è apparso evidente che le sue condizioni non le consentivano di reggersi in piedi. Il datore di lavoro ed il suo compagno l’hanno quindi accompagnata in ospedale, dove è rimasta per più di 24 ore, continuando a raccontare la storia poco credibile della caduta dal letto. Ma le sue condizioni erano gravissime: lesioni e fratture in varie parti del corpo, la mandibola spostata, lividi attorno al collo ed al volto.
Poco dopo aver raccontato agli agenti ciò che era veramente accaduto, le condizioni della donna si sono aggravate ed è stata trasferita all’ospedale Cannizzaro di Catania. Pare che, la lesione alla trachea abbia provocato gravi conseguenze e che si sia formata una bolla d’aria, che rende difficoltosa la respirazione e che ha reso necessario un intervento specialistico.
Il suo compagno, nel frattempo, aveva fatto perdere le proprie tracce. In serata, però, gli agenti lo hanno avvistato nella zona della stazione feroviaria di Vittoria. L’uomo è stato bloccato e arrestato. L’accusa, per lui, è di tentato omicidio e lesioni personali. I particolari dell’operazione sono stati resi noti questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal vice dirigente del commissariato di Vittoria, Emanuele Giunta.
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