Picchiata selvaggiamente e sequestrata a Bari una donna ungherese da un amico italiano
Salvata dagli uomini delle Volanti di Bari e dalla Polfer di Barletta
Picchiata, sequestrata e infine liberata dalla polizia di Bari con il supporto della Polfer di Barletta, dopo una interminabile mattinata di violenza cieca. Vittima una donna ungherese ma residente a Bari che ha vissuto un lunghissimo incubo. Autore dell’aggressione un suo conoscente, M. M., nato a Canosa, ma residente a San Ferdinando di Puglia.
E’ cominciato tutto verso le 7,45 di ieri, mercoledì 15 settembre, quando alla centrale operativa delle Volanti è arrivata la segnalazione di un violento litiglio in corso in viale Enaudi a Bari. A chiamare il 113 erano state due donne che hanno raccontato di essersi chiuse in bagno, mentre una loro amica che si trovava in un altro ambiente della casa, veniva violentemente picchiata da un giovane suo conoscente.
Immediatamente gli agenti hanno raggiunto l’appartamento, trovando le due giovani donne in lacrime, che hanno raccontato che una loro amica, cittadina ungherese, dopo essere stata violentemente picchiata da un suo amico, era stata costretta con minacce e violente percosse, perfino tirandola per i capelli e trascinandola, ad allontanarsi contro la propria volontà dall’appartamento.
Inoltre le due giovani donne, una ventisettenne ungherese ed una trentaduenne italiana, coinvolte nelle fasi concitate dell’aggressione, hanno aggiunto che il giovane, risiedeva in un paese della provincia di Barletta-Andria-Trani e viaggiava a bordo di un furgoncino di colore bianco.
Sulla base di quest’ultima indicazione, comincia una vera e propria caccia all’uomo sulla Statale 16 bis in direzione Nord. Le ricerche del malfattore e della vittima sono andate avanti per tutta la mattinata. Nel frattempo, gli investigatori sono riusciti a risalire alle generalità dell’aggressore.
Poi, intorno alle 11,30, la svolta. La donna rapita, approfittando della distrazione del suo sequestratore, con un altro telefonino che aveva nascosto in borsa è riuscita a mettersi in contattato con una delle amiche, che al momento si trovava proprio in Questura per la denuncia. La vittima ha raccontato che in quel momento si trovavano fermi presso una stazione ferroviaria del Nord barese.
Immediatamente le unità operative delle Volanti venivano inviate presso i più importanti snodi ferroviari della nuova provincia. Chiesta anche la collaborazione della Polizia Ferroviaria di Barletta che, difatti, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla Sala Operativa, ha immediatamente rintracciato i due. Contemporaneamente sul posto sono giunte le Volanti della Questura di Bari.
Il giovane, non contento di quello che aveva già fatto, con tono minaccioso, in presenza degli agenti di Polizia ha continuato ad inveire contro la vittima chiedendole di stare zitta e non riferire né firmare nulla. A questo punto la vittima è stata allontanata e messa in sicurezza dagli stessi agenti.
Ai poliziotti, nonostante fosse ancora terrorizzata, ha raccontato di essere stata ripetutamente picchiata, anche durante il viaggio verso Barletta, prima di scoppiare in un pianto liberatorio, ringraziando gli agenti per averla salvata.
All’esterno della stazione ferroviaria, intanto, è stato anche rinvenuto il veicolo utilizzato dal giovane, un furgone VW Caddy di colore Bianco, prontamente recuperato e sottoposto a sequestro.
Dopo aver sottoscrito la denuncia negli uffici della Questura di Bari, la donna è stata colta da malore ed è stata accompagnava presso il pronto soccorso del locale Policlinico dove è stata giudicata guaribile in 25 giorni per “Trauma cranio facciale e frattura composta della falange ungueale del 3° dito mano sinistra”.
L’aggressore, accompagnato presso il Carcere di Trani è ora ha disposizione del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di turno presso il Tribunale di Trani.
http://www.barilive.it/news/news.aspx?idnews=18340