Salento, politica e pedofilia: consigliere comunale indagato per abusi su una quindicenne
Un consigliere comunale di un paese del Salento è indagato dalla procura di Lecce per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 15 anni con la quale avrebbe avuto una relazione dal dicembre 2009. L’uomo è sposato e ha figli.
L’indagine è partita per la denuncia del padre della ragazzina insospettito per le continue telefonate tra l’uomo e la figlia e anche per le voci che si erano diffuse in paese. Sulla vicenda era stato presentato in procura anche un esposto anonimo che ha anticipato la denuncia dell’uomo.
1 ottobre 2010
Salento, politica e pedofilia: consigliere comunale indagato per abusi su una quindicenne
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Nord salento: violenze sessuali su una 15enne, indagato assessore
Sabato 02 Ottobre 2010 06:43
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tribunale di lecce large
Lecce (salento) – Un assessore comunale di un piccolo paese del Nord Salento è indagato dalla Procura per abusi sessuali su una quindicenne. Non sarebbe stata l’unica adescata dal 55enne. Tutto ha avuto inizio, quando un padre ha iniziato a insospettirsi dei comportamenti della figlia, e ha scoperto la “relazione” denunciando tutto ai carabinieri.
(Veronica Valente) – Un assessore comunale di un piccolo paese del Nord Salento è indagato dalla Procura per abusi sessuali su una quindicenne. Ma, sembra che la ragazzina sia stata solo una delle tante minorenni a cui si sarebbe “accompagnato” il cinquantacinquenne. Che, probabilmente col savoir faire di uomo vissuto, affascinante e potente si è concesso il lusso di ritornare all’adolescenza.
Sposato e con figli, si sarebbe dilettato a corteggiare, non limitandosi naturalmente solo a questo, giovani con quarant’anni meno di lui.
Tutto ha avuto inizio, quando un padre ha iniziato a insospettirsi dei comportamenti della figlia, che spesso si appartava, con fare furtivo, per parlare al telefono o per scambiare sms. E così, l’uomo, preoccupato, ha deciso di vederci chiaro, spulciando nel cellulare, per poi fare la triste scoperta. Al di là della cornetta, non c’era un compagno di classe, ma un adulto molto noto e affermato in paese. Viene da sé pensare che il genitore abbia voluto scavare nella faccenda, spinto non dalla naturale gelosia di un papà verso la figlia che diventa donna, ma da segnali di disagio manifestati dalla ragazzina. Che, alla fine, davanti all’evidenza, non ha potuto negare e ha confessato la relazione con l’assessore, iniziata nel dicembre dello scorso anno.
A quel punto il genitore si è recato nella caserma dei carabinieri più vicina e ha sporto denuncia nei confronti dell’uomo, riferendo, con estremo coraggio, i dettagli della dolorosa vicenda. Quella scoperta ha quindi segnato la fine della storia tra i due, durata poco più di sette mesi. Ed è quindi rafforzata l’ipotesi che l’assessore sia venuto a conoscenza delle ragioni che hanno indotto una delle sue prede a troncare il rapporto. Anche perchè, la voce si è diffusa in fretta nel paese e con questa la preoccupazione di tante famiglie. Che quell’uomo col fare da latin lover abbia violato anche l’innocenza di nostra figlia? si saranno chiesti in tanti.
Ma andiamo per gradi: siamo ad agosto. Solo un mese prima era arrivato un esposto anonimo, dove venivano segnalate le discutibili “condotte” che negli ultimi tempi l’amministratore comunale avrebbe avuto con più ragazzine, non solo del posto. Ma la Procura non mette bocca sulla vicenda a tutela della quindicenne già ascoltata e delle altre giovani che pare abbiano già reso alcune dichiarazioni “scottanti”. Il più delle volte casi come questo vengono taciuti dalle vittime, o perchè credono di amare il loro aguzzino, e lo tutelano col silenzio, o per paura della reazione che potrebbe avere la famiglia, qualora scoprisse tutto.
Va dato atto quindi del coraggio avuto dal genitore che ha messo da parte l’onta e il dispiacere, permettendo alla giustizia di fare il suo corso.
D’altronde poco importa se le vittime fossero o meno consenzienti. Che ammaliate da un latin lover di bella presenza e dai modi galanti si siano lasciate adescare, confondendolo col principe azzurro. Codice alla mano l’assessore dovrà rispondere del reato di violenza sessuale poichè avrebbe “abusato delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto”.
http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8633:nord-salento-violenze-sessuali-su-una-15enne-indagato-assessore&catid=71:cronaca&Itemid=121
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Accuse di abusi sessuali per un assessore del Nord Salento
tribunale
55 anni lui (sposato e con figli), 15 lei: avrebbero avuto una relazione per sette mesi. Indaga la Procura
A carico di un assessore comunale del Nord leccese è stata formalizzata l’accusa di violenza sessuale. L’uomo avrebbe abusato “delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto”.
Infatti: 55 anni lui (sposato e con figli), 15 lei: avrebbero avuto una relazione per sette mesi, fino a quando, la storia non è stata scoperta dal padre della ragazzina. Anzi è stata proprio lei a confessare al genitore tutti i particolari della vicenda.
Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe rivolto le sue attenzioni anche su altre minori.
http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=12473
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Abusi su una 15enne?
Indagato assessore
di Francesco Oliva
Simpatico, affabile, un pò tenebroso. Una sorta di latin lover con un bel biglietto da visita: assessore nel comune di residenza. Poi lo smacco: un’inchiesta con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una quindicenne.
L’amministratore comunale, di cui, vista la delicatezza delle indagini, si può dire solo che è di un comune del nord Salento, e che ha 55 anni, avrebbe adescato una ragazzina del posto, con la quale sarebbe riuscito ad intrecciare una relazione, iniziata nel dicembre dello scorso anno e conclusa solo ad agosto, quando i genitori della minore hanno cominciato a capire che c’era qualcosa di sospetto nell’atteggiamento della figlia e hanno deciso di vederci chiaro.
Ora il suo nome è formalmente iscritto sul registro degli indagati. Su di lui la polizia giudiziaria sta raccogliendo ogni tipo di informazione, da porre al vaglio del pubblico ministero Stefania Mininni, titolare dell’inchiesta. Da quel che si sussurra, l’uomo, qualche mese fa, sarebbe stato anche vittima di un atto di ritorsione, ma che l’episodio possa essere legato alla sua vita privata o all’attività di amministratore, adesso è tutto da chiarire.
La denuncia, si diceva, risale a poco più di un mese fa. Ad agosto, infatti, padre e madre della ragazza avrebbero preteso spiegazioni. Troppo strane quelle lunghe telefonate, gli scambi di sms e la reticenza della figlia nel voler dire chi fosse la persona della quale, a quanto pare, si era innamorata. L’insistenza di quei genitori preoccupati ha avuto la meglio. E lei ha raccontato ogni cosa: quella voce adulta che a volte si percepiva dall’altro capo del telefono era di un uomo molto in vista, lì in paese,per di più sposato e con figli. «Ostacoli», diciamo così, che non gli avrebbero impedito l’approccio dal quale sarebbero nate un’amicizia e, col tempo, una relazione.
Superato lo choc, il padre della ragazza si è recato dai carabinieri, denunciando l’assessore e facendo aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di abusi sessuali nei confronti di minore, per quanto la ragazza fosse consenziente. La minorenne è stata già ascoltata una prima volta, ma sul contenuto del colloquio c’è il più stretto riserbo. Da quel che trapela, però, la condotta dell’uomo non sarebbe stata irreprensibile, al punto che ancor prima, nel mese di luglio, sempre in caserma, sarebbe arrivato un esposto anonimo con il quale si segnalava una condotta alquanto censurabile del 55enne notato più e più volte in compagnia di ragazzine, che, affascinate dai suoi modi, avrebbero intrecciato con lui amicizie molto intime. Qualcuna di quelle ragazze sarebbe già stata identificata e, a quanto se ne sa, sarebbe stata sentita dai carabinieri, seppur in maniera sommaria, per capire quanto ci fosse di vero in quel che riferiva l’anonimo. Che pure parlava di corteggiamenti nella piazza centrale o davanti alle scuole.
Alla Procura il compito di scavare. L’inchiesta è solo alle prime battute.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=371520&IDCategoria=1