La donna uccisa e gettata nel lago: il marito rischia tantissimo
Rischia tanto. Tantissimo. Una condanna severa in base all’ordinamento giudiziario ticinese. Marco Siciliano, 32enne fisioterapista di origini italiane di Castel San Pietro, dovrà rispondere delle accuse di assassinio (paragonabile al nostro omicidio premeditato ndr) e di interruzione punibile di gravidanza, altro reato contemplato nel codice penale svizzero.
Accuse da ergastolo per il ragazzo, in carcere dallo scorso mese di aprile. Siciliano tra qualche mese – probabilmente nei primi del 2011 – sarà davanti ai giudici dell’Assise di Lugano per il pubblico processo.
Ad aprile per sua stessa ammissione ha ucciso la moglie Beatrice Sulmoni, incinta di tre mesi (ma lo si è scoperto solo dopo l’autopsia), 36 anni, infermiera. Ha cercato di decapitare il corpo e poi l’ha portato fino ad Argegno dove ha scaraventato il cadavere nelle acque del lago. Il ritrovamento è avvenuto poche ore dopo a Laglio. Ora l’inchiesta è formalmente conclusa e Siciliano sa che a breve sarà davanti al giudice per rispondere di questo orrendo delitto. Avvenuto dopo un litigio con la donna, forse perchè lei le aveva rivelato che stava aspettando il secondo figlio. La coppia ha un bambino di sette anni, ora affidato ai nonni materni.
http://www.ciaocomo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=16106&Itemid=113